Disturbi alimentari
Salve , sono una ragazza, ho 19 anni e scrivo qui per chiedere aiuto.
Da quando ho 13 anni il cibo e il peso hanno occupato la maggior parte dei miei pensieri, delle mie attenzioni e della mia vita. Fin da bambina sono stata in grande sovappeso, gia dall'età di 10 anni la Pediatra cercò di farmi seguire una ''dieta'', che non era altro che un'alimentazione adatta ad una bambina della mia età. Le diete vere e proprie iniziarono a 14 anni, quando dopo le innumerevoli prese in giro passate e gli insulti legati al mio peso, decisi che non mi andavo bene piu. A 15 anni riuscì a perdere 15 kg, chili che furono ripresi in neanche 3 mesi a causa delle abbuffate incontrollate ricorrenti. Mangiavo, mangiavo, questo mi portava a stare male e non voler uscire di casa, e di nuovo mangiavo per il dispiacere che mi causava la mia immagine. A 17 anni persi 10 kg, e ancora una volta, dopo neanche 2 mesi ripresi tutti i kg, anche di piu. Così per tutti questi anni ho alternato diete fai da te, digiuni, abbuffate, diete fatte da nutrizionisti etc.., fino a quando la situazione non è peggiorata. A giugno di quest'anno decisi di cambiare, iniziai di nuovo a mangiare meglio, e iniziai a muovermi, camminate di 1 ora che poi diventarono 1 ora emmezza per poi diventare 2 ore, 3 al giorno. Persi qualche kg e questo mi diede la spinta per diminuire il cibo. Ad agosto decisi di ritentare quello che avevo tentato gia a 15 anni che non si è più verificato: vomito autoindotto. E da un tentativo mi ritrovo ora dopo 5 mesi intrappolata in un vortice dal quale non riesco a uscire. Digiuno tutto il giorno pensando che posso resistere, tanto a cena mi abbufferò e vomiterò tutto quanto, tutti i giorni. È il mio pensiero fisso, il digiuno, il vomito, le abbuffate. Ho frequenti attacchi in cui non riesco a respirare e scoppio in un pianto. Non riesco a smettere, qualche giorno fa dopo un brutto momento mi sono provocata dei tagli sul polso, mi sembrava di non essere in me. Non riesco a guardarmi allo specchio, non riesco ad uscire di casa, a stare tra le persone. Se mangio sento il mio corpo che si allarga, mi sento e vedo enorme. Se digiuno riesco meglio ad affrontare la giornata, posso uscire, mi vedo meno enorme. Se non digiuno, vomito e se non vomito, digiuno. Non riesco a concentrarmi, non riesco neppure ad andare all Università. Non so che fare, mi sento in trappola. Nessuno conosce questi problemi, non potrei dirlo ai miei genitori, non ho coraggio. Grazie
Da quando ho 13 anni il cibo e il peso hanno occupato la maggior parte dei miei pensieri, delle mie attenzioni e della mia vita. Fin da bambina sono stata in grande sovappeso, gia dall'età di 10 anni la Pediatra cercò di farmi seguire una ''dieta'', che non era altro che un'alimentazione adatta ad una bambina della mia età. Le diete vere e proprie iniziarono a 14 anni, quando dopo le innumerevoli prese in giro passate e gli insulti legati al mio peso, decisi che non mi andavo bene piu. A 15 anni riuscì a perdere 15 kg, chili che furono ripresi in neanche 3 mesi a causa delle abbuffate incontrollate ricorrenti. Mangiavo, mangiavo, questo mi portava a stare male e non voler uscire di casa, e di nuovo mangiavo per il dispiacere che mi causava la mia immagine. A 17 anni persi 10 kg, e ancora una volta, dopo neanche 2 mesi ripresi tutti i kg, anche di piu. Così per tutti questi anni ho alternato diete fai da te, digiuni, abbuffate, diete fatte da nutrizionisti etc.., fino a quando la situazione non è peggiorata. A giugno di quest'anno decisi di cambiare, iniziai di nuovo a mangiare meglio, e iniziai a muovermi, camminate di 1 ora che poi diventarono 1 ora emmezza per poi diventare 2 ore, 3 al giorno. Persi qualche kg e questo mi diede la spinta per diminuire il cibo. Ad agosto decisi di ritentare quello che avevo tentato gia a 15 anni che non si è più verificato: vomito autoindotto. E da un tentativo mi ritrovo ora dopo 5 mesi intrappolata in un vortice dal quale non riesco a uscire. Digiuno tutto il giorno pensando che posso resistere, tanto a cena mi abbufferò e vomiterò tutto quanto, tutti i giorni. È il mio pensiero fisso, il digiuno, il vomito, le abbuffate. Ho frequenti attacchi in cui non riesco a respirare e scoppio in un pianto. Non riesco a smettere, qualche giorno fa dopo un brutto momento mi sono provocata dei tagli sul polso, mi sembrava di non essere in me. Non riesco a guardarmi allo specchio, non riesco ad uscire di casa, a stare tra le persone. Se mangio sento il mio corpo che si allarga, mi sento e vedo enorme. Se digiuno riesco meglio ad affrontare la giornata, posso uscire, mi vedo meno enorme. Se non digiuno, vomito e se non vomito, digiuno. Non riesco a concentrarmi, non riesco neppure ad andare all Università. Non so che fare, mi sento in trappola. Nessuno conosce questi problemi, non potrei dirlo ai miei genitori, non ho coraggio. Grazie
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
18.6k 598
Gentile utente,
è da tanti anni che vive con questa sofferenza.
Ora non ce la fa più,
e forse proprio per questo si trova la spinta per risalire.
I disturbi del comportamento alimentare generalmente sono la risposta a un disagio e a una sofferenza personali, ma ben presto si strutturano in un disturbo complesso, che coinvolge il corpo, la psiche, i comportamenti, le relazioni.
Per questo riteniamo che una équipe multidisciplinare - che comprende lo/a psicologo/a ma anche altri specialisti - sia maggiormente efficace.
In ogni regione, anche nella Sua provincia funziona ottimamente il "Centro per i disturbi del comportamento almentare", presso l'Azienda sanitaria.
Per rivolgersi ad esso non occorre attendere di avere disturbi alimentari gravi, ma solo di ritenere che si potrebbe ... fare di meglio per sè.
Può averne informazioni dettagliate digitando:
centro-disturbi-comportamento-alimentare, seguito dalla sigla della Sua provincia e dalla sigla della azienda sanitaria (mi esprimo in tale maniera per tutelare rigorosamente la Sua privacy).
Per saperne di più, Le allego una mia News:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6999-anoressia-bulimia-binge-eating-come-sconfiggere-i-dca.html
Se ritiene,
ci faccia sapere.
Saluti cordiali.
è da tanti anni che vive con questa sofferenza.
Ora non ce la fa più,
e forse proprio per questo si trova la spinta per risalire.
I disturbi del comportamento alimentare generalmente sono la risposta a un disagio e a una sofferenza personali, ma ben presto si strutturano in un disturbo complesso, che coinvolge il corpo, la psiche, i comportamenti, le relazioni.
Per questo riteniamo che una équipe multidisciplinare - che comprende lo/a psicologo/a ma anche altri specialisti - sia maggiormente efficace.
In ogni regione, anche nella Sua provincia funziona ottimamente il "Centro per i disturbi del comportamento almentare", presso l'Azienda sanitaria.
Per rivolgersi ad esso non occorre attendere di avere disturbi alimentari gravi, ma solo di ritenere che si potrebbe ... fare di meglio per sè.
Può averne informazioni dettagliate digitando:
centro-disturbi-comportamento-alimentare, seguito dalla sigla della Sua provincia e dalla sigla della azienda sanitaria (mi esprimo in tale maniera per tutelare rigorosamente la Sua privacy).
Per saperne di più, Le allego una mia News:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6999-anoressia-bulimia-binge-eating-come-sconfiggere-i-dca.html
Se ritiene,
ci faccia sapere.
Saluti cordiali.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 10/12/2017.
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Approfondimento su DCA: Disturbi del Comportamento Alimentare
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