Svariati disturbi, origine ansiosa?
Egregi dottori
Cerco di riassumere brevemente la mia vicenda prima di farvi qualche domanda.
A 19 anni, ( ora ne ho 28) tornando da una vacanza ho cominciato a stare male.I sintomi che hanno contraddistinto questo periodo reputo fossero di ansia(Senza attacchi di panico se non due)e profondo senso di depersonalizzazione e soprattutto derealizzazione. Dopo visite per eliminare problemi fisici e la visita con uno psichiatra sono giunto alla conclusione che si trattasse appunto di ansia, che però ,stupidamente non ho mai curato ne con farmaci ne con psicoterapia. Ho iniziato a stare meglio quando ho trovato un buon lavoro a tempo pieno e ancora meglio quando sempre per lavoro 5 anni fa mi son trasferito da milano a roma. Ho per tanto tempo accusato questa sensazione di derealizzazione (diventata poi solo un sottofondo non invalidante) ma ho diciamo imparato a conviverci serenamente e ad accettarla come una mia visione delle cose. Ho trascorso qui a roma 5 anni molto stressanti lavorativamente, finché ad aprile ho dato le dimissioni pur senza avere già un altro lavoro né altri programmi, pregustando già il periodo in cui mi sarei dedicato alla mia casa, al mio compagno, al mio cane, a fare attivita fisica che non ho mai fatto etc. Ma già dopo pochi giorni ho cominciato ad accusare malessere, emicrania con aura come in passati episodi ma più frequentemente , altri disturbi come una prostatite cronica ma soprattutto la derealizzazione (non mi sentivo in realtà però ne ansioso ne preoccupato, anzi, aspettavo questo momento). Questa volta però non so perché non ce lho fatta a resistere e ho iniziato una cura con 6 gocce di xanax al gg divise in due volte, anche perché come in passato ho cominciato a non stare bene in posti affollati. Il sintomo più preoccupante però è arrivato due mesi fa quando nel corso di una influenza con bronchite ho iniziato a sentire un dolorino toracico, che, una volta amplificato ed esteso anche a dx e al centro mi ha spinto al ps. Ho fatto nelle scorse due settimane due lastre toraciche, ecg, ecocardiogramma, analisi, senza nessun valore anomalo. Ho provato il Gaviscon per un probabile reflusso ma niente. In più da circa due settimane oltre al fastidio e dolore toracico presente tutto il di si è aggiunta anche una dispnea molto fastidiosa, che diventa molto forte verso le 18,19 e poi si allevia quasi sempre, ma è cmq presente in altri momenti della giornata a volte leggera altre volte sento anche come una stretta alla bocca del stomaco e ovviamente non riesco a fare quel respirone a pieni polmoni per il quale mi servono due o tre tentativi. La mia domanda dottori è se questo dolore toracico costante (sempre localizzato nella parte alta del torace, diciamo sopra ai capezzoli.. a volte solo sx, dx o centro o a volte su tutto il petto) e questa dispnea possano essere sintomi di ansia generalizzata e secondo voi se potrei trovare giovamento da alcune sedute con una psicologa o psichiatra. Vi ringrazio per il vostro tempo prezioso
Cerco di riassumere brevemente la mia vicenda prima di farvi qualche domanda.
A 19 anni, ( ora ne ho 28) tornando da una vacanza ho cominciato a stare male.I sintomi che hanno contraddistinto questo periodo reputo fossero di ansia(Senza attacchi di panico se non due)e profondo senso di depersonalizzazione e soprattutto derealizzazione. Dopo visite per eliminare problemi fisici e la visita con uno psichiatra sono giunto alla conclusione che si trattasse appunto di ansia, che però ,stupidamente non ho mai curato ne con farmaci ne con psicoterapia. Ho iniziato a stare meglio quando ho trovato un buon lavoro a tempo pieno e ancora meglio quando sempre per lavoro 5 anni fa mi son trasferito da milano a roma. Ho per tanto tempo accusato questa sensazione di derealizzazione (diventata poi solo un sottofondo non invalidante) ma ho diciamo imparato a conviverci serenamente e ad accettarla come una mia visione delle cose. Ho trascorso qui a roma 5 anni molto stressanti lavorativamente, finché ad aprile ho dato le dimissioni pur senza avere già un altro lavoro né altri programmi, pregustando già il periodo in cui mi sarei dedicato alla mia casa, al mio compagno, al mio cane, a fare attivita fisica che non ho mai fatto etc. Ma già dopo pochi giorni ho cominciato ad accusare malessere, emicrania con aura come in passati episodi ma più frequentemente , altri disturbi come una prostatite cronica ma soprattutto la derealizzazione (non mi sentivo in realtà però ne ansioso ne preoccupato, anzi, aspettavo questo momento). Questa volta però non so perché non ce lho fatta a resistere e ho iniziato una cura con 6 gocce di xanax al gg divise in due volte, anche perché come in passato ho cominciato a non stare bene in posti affollati. Il sintomo più preoccupante però è arrivato due mesi fa quando nel corso di una influenza con bronchite ho iniziato a sentire un dolorino toracico, che, una volta amplificato ed esteso anche a dx e al centro mi ha spinto al ps. Ho fatto nelle scorse due settimane due lastre toraciche, ecg, ecocardiogramma, analisi, senza nessun valore anomalo. Ho provato il Gaviscon per un probabile reflusso ma niente. In più da circa due settimane oltre al fastidio e dolore toracico presente tutto il di si è aggiunta anche una dispnea molto fastidiosa, che diventa molto forte verso le 18,19 e poi si allevia quasi sempre, ma è cmq presente in altri momenti della giornata a volte leggera altre volte sento anche come una stretta alla bocca del stomaco e ovviamente non riesco a fare quel respirone a pieni polmoni per il quale mi servono due o tre tentativi. La mia domanda dottori è se questo dolore toracico costante (sempre localizzato nella parte alta del torace, diciamo sopra ai capezzoli.. a volte solo sx, dx o centro o a volte su tutto il petto) e questa dispnea possano essere sintomi di ansia generalizzata e secondo voi se potrei trovare giovamento da alcune sedute con una psicologa o psichiatra. Vi ringrazio per il vostro tempo prezioso
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Gentile utente, lei senza dubbio ha già provveduto a fare una visita cardiologica e una pneumologica con relative lastre e analisi. In caso di negatività di questi esami può valutare altre ipotesi con l'aiuto di un fisioterapista, di un posturologo, di un massaggiatore esperto di shiatsu. Eventuali contratture, curabili in parte con l'aiuto degli specialisti citati, potrebbero avere come origine quella che lei definisce ansia, ma per la quale non fa riferimento a una diagnosi specialistica. Come mai? Chi le ha prescritto lo Xanax, con relativa posologia? L'abbandono precoce del lavoro potrebbe essere di per sé una causa di malessere. Lei non fa cenno a quali siano le sue risorse economiche, ma perfino nella felice congiuntura del poter vivere di rendita, la mancanza di un lavoro costante determina una serie di disagi, primo fra tutti la perdita di quella sorta di analgesia naturale rappresentata dalla distrazione dal proprio stato fisico. Ci dia maggiori elementi per poterla aiutare. Con molti auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
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Utente
Buongiorno dottoressa,
Grazie per la sua gentile risposta.
Diciamo che per me abbandonare il lavoro e stato difficile, nel senso che qui a roma costituiva praticamente tutta la mia vita, poiché occupava la maggior parte della giornata,ma allo stesso tempo non mi ha permesso di farmi un nuovo gruppo di amicizie come a milano, mi ha tenuto lontano dai miei affetti (dei quali però devo dirle con sincerità non ho mai sentito grave mancanza con conseguente tristezza o malinconia se non sporadicamente). Economicamente al momento non ho problemi, nel senso che vivo discretamente e non mi manca nulla (la mia idea di non mancarmi nulla coincide con le cose quotidiane economicamente parlando, non ho grandi pretese). Ho una relazione direi sana e serena e convivo da quasi 3 anni. Mi sto dando qualche mese per cercare con calma lavoro proprio perché mi sono reso conto che quello precedente non era il lavoro giusto per me è lho lasciato proprio pensando che la serenità che cercavo fosse più importante di un bello stipendio, ma in realtà adesso sento come se averlo lasciato mi abbia procurato tutti questi mali. Sono in ballo con una causa legale per problemi odontoiatrici e questo mi tiene molto in ansia. Una cosa che contraddistingue una parte del mio carattere é il non riuscire ad attendere, in generale, che alcune situazioni, come questa della causa, restino li incombenti senza sapere come andranno (anche per esempio l'attesa di fare delle visite o di avere il risultato di alcune analisi mi fanno stare interi giorni a pensare a quali malattie avrò e come reagiro psicologicamente a queste). Qui a roma ho un medico di base privato che collabora anche con uno studio psichiatrico e mi ha sempre detto di essere ansioso e dopo mesi mi ha consigliato queste gocce che prendo da 7 mesi. Diciamo che mi aiutano a scacciare quel senso di confusione, irrealta e ubriachezza che le descrivevo nel mio consulto. A volte mi convinco di andare da una psicologa, ma poi stupidamente min dico che già so di essere ansioso e che un periodo come questo giustifica i miei malesseri, ma poi non riesco comunque a stare bene e questo mi fa sentire un po idiota :) e poi sembra che in questo periodo Capitino tutte a me, come se ogni giorno mi capitasse un nuovo disturbo.. da aprile emicrania, la prostatite, mi hanno trovato un'ernia che mi ha obbligato ad abbandonare l'attività fisica che ho iniziato con tanta speranza di migliorare e ora questo dolore toracico ch ovviamente mi fa pensare al peggio (mi manca solo la visita gastro che farò oggi e la pneumologica che farò il 15).
Grazie mille per la sua attenzione nel leggere la mia risposta. Le auguro buon weekend.
Grazie per la sua gentile risposta.
Diciamo che per me abbandonare il lavoro e stato difficile, nel senso che qui a roma costituiva praticamente tutta la mia vita, poiché occupava la maggior parte della giornata,ma allo stesso tempo non mi ha permesso di farmi un nuovo gruppo di amicizie come a milano, mi ha tenuto lontano dai miei affetti (dei quali però devo dirle con sincerità non ho mai sentito grave mancanza con conseguente tristezza o malinconia se non sporadicamente). Economicamente al momento non ho problemi, nel senso che vivo discretamente e non mi manca nulla (la mia idea di non mancarmi nulla coincide con le cose quotidiane economicamente parlando, non ho grandi pretese). Ho una relazione direi sana e serena e convivo da quasi 3 anni. Mi sto dando qualche mese per cercare con calma lavoro proprio perché mi sono reso conto che quello precedente non era il lavoro giusto per me è lho lasciato proprio pensando che la serenità che cercavo fosse più importante di un bello stipendio, ma in realtà adesso sento come se averlo lasciato mi abbia procurato tutti questi mali. Sono in ballo con una causa legale per problemi odontoiatrici e questo mi tiene molto in ansia. Una cosa che contraddistingue una parte del mio carattere é il non riuscire ad attendere, in generale, che alcune situazioni, come questa della causa, restino li incombenti senza sapere come andranno (anche per esempio l'attesa di fare delle visite o di avere il risultato di alcune analisi mi fanno stare interi giorni a pensare a quali malattie avrò e come reagiro psicologicamente a queste). Qui a roma ho un medico di base privato che collabora anche con uno studio psichiatrico e mi ha sempre detto di essere ansioso e dopo mesi mi ha consigliato queste gocce che prendo da 7 mesi. Diciamo che mi aiutano a scacciare quel senso di confusione, irrealta e ubriachezza che le descrivevo nel mio consulto. A volte mi convinco di andare da una psicologa, ma poi stupidamente min dico che già so di essere ansioso e che un periodo come questo giustifica i miei malesseri, ma poi non riesco comunque a stare bene e questo mi fa sentire un po idiota :) e poi sembra che in questo periodo Capitino tutte a me, come se ogni giorno mi capitasse un nuovo disturbo.. da aprile emicrania, la prostatite, mi hanno trovato un'ernia che mi ha obbligato ad abbandonare l'attività fisica che ho iniziato con tanta speranza di migliorare e ora questo dolore toracico ch ovviamente mi fa pensare al peggio (mi manca solo la visita gastro che farò oggi e la pneumologica che farò il 15).
Grazie mille per la sua attenzione nel leggere la mia risposta. Le auguro buon weekend.
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Gentile utente, non ha parlato di cardiologo né di pneumologo: a posto su quel versante? Per l'ernia, lo specialista valuterà l'entità e le consiglierà eventualmente la fisioterapia. E con questo, affidandosi in buone mani, lei dovrebbe deporre le sue preoccupazioni... tuttavia sono un po' stupita che nessuno specialista consultato le abbia prescritto una psicoterapia. Rilegga le sue parole: "A volte mi convinco di andare da una psicologa, ma poi stupidamente mi dico che già so di essere ansioso e che un periodo come questo giustifica i miei malesseri, ma poi non riesco comunque a stare bene e questo mi fa sentire un po' idiota". L'intera formulazione rimanda ad idee errate sul ruolo e sulla funzione dello psicologo, quanto ad equivoci sulla sua malattia: l'ansia non è qualcosa di inevitabile e fatale, che DEVE presentarsi con la stessa forza e le stesse modalità ogni volta che si attraversa un periodo di cambiamenti. La vorrei invitare a cercare su Internet qualche informazione sulla Terapia Razional Emotiva, sigla RET o REBT (da behaviour, comportamento). Scoprirà così che l'ansia si cura. Auguri, e a risentirci.
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Utente
Gentile Dottoressa
Grazie per le sue gentili parole e per il suo tempo. Gli accertamenti cardiologici non hanno evidenziato nulla, per quanto riguarda lo pneumologo ci andrò settimana prossima e sarà mio piacere aggiornarla.
Effettivamente mi rendo conto sia sbagliato considerare l'ansia come qualcosa di cui io non mi possa liberare ma che puntualmente debba colpirmi in maniera giustificata solo a causa di alcuni periodi meno facili che tutti attraversiamo, forse ho sbagliato ad abituarmici ma posso assicurarle che la voglia di parlarne con uno psicologo si sta facendo sempre più forte e che quindi seguirò il suo consiglio. Cercherò notizie della terapia che mi ha consigliato, grazie!
La ringrazio molto per avermi risposto e le auguro una buona serata. Cordialmente.
Grazie per le sue gentili parole e per il suo tempo. Gli accertamenti cardiologici non hanno evidenziato nulla, per quanto riguarda lo pneumologo ci andrò settimana prossima e sarà mio piacere aggiornarla.
Effettivamente mi rendo conto sia sbagliato considerare l'ansia come qualcosa di cui io non mi possa liberare ma che puntualmente debba colpirmi in maniera giustificata solo a causa di alcuni periodi meno facili che tutti attraversiamo, forse ho sbagliato ad abituarmici ma posso assicurarle che la voglia di parlarne con uno psicologo si sta facendo sempre più forte e che quindi seguirò il suo consiglio. Cercherò notizie della terapia che mi ha consigliato, grazie!
La ringrazio molto per avermi risposto e le auguro una buona serata. Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.2k visite dal 09/12/2017.
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