Impotenza e anorgasmia

Buonasera Dottori,

Da circa poco meno di un anno vivo una relazione con un meraviglioso ragazzo. Lui sembra essere tutto quello che ho sempre cercato in un uomo e siamo una coppia molto affiatata, se non fosse per un problema che sta minando la nostra serenita' e che si manifesta ogni qual volta proviamo ad avere un rapporto sessuale, ovvero la sua incapacità a raggiungere l'orgasmo e, da qualche mese, a conservare l'erezione.
L'anorgasmia si è manifestata sin dalla prima volta che abbiamo provato ad avere un rapporto ma non volli dare importanza alla cosa attribuendone la ragione al fatto che dovevamo abituarci l'uno alla fisicita' dell'altro e che probabilmente la cosa si sarebbe risolta "rodando" la coppia. Nei primi tempi ho evitato di parlarne anche per non metterlo in imbarazzo, un imbarazzo che percepivo chiaramente nonostante cercasse di dissimularlo.
Pensavo si sentisse sotto pressione giudicandomi "con più esperienza" e ho cercato di assecondarlo nelle sue inclinazioni, senza prendere alcuna iniziativa a letto, ma senza risultato: il rapporto finiva puntualmente quando io raggiungevo l'orgasmo e se provavo a concentrarmi su di lui percepivo in lui un fastidio, finché si divincolava e ritornava a mettere me al centro dell'attenzione.
Dopo qualche mese non è stato più possibile non ammettere l'esistenza di un problema e abbiamo cominciato a parlarne: mi ha detto che raggiunge senza sforzo l'orgasmo quando si masturba o nei rapporti occasionali avuti in passato, e che questa situazione si è manifestata ogni qual volta il rapporto coinvolgeva la sfera emotiva.
Abbiamo convenuto che il mezzo migliore per comprendere quello che stava accadendo è intraprendere un percorso di psicoterapia, ma essendo lui molto riluttante non ho voluto fargli fretta, continuando a rassicuralo sul mio appoggio e sulla disponibilita' a "seguire i suoi tempi".
Da allora le cose sono addirittura peggiorate: perde l'erezione non gia' durante il rapporto, ma appena si toglie i pantaloni e mi ha confessato che l'idea stessa di avere un rapporto sessuale ora lo riempie d'ansia.

Ora, mi rendo benissimo conto che deve essere lui ad affrontare il percorso psicologico per capire da cosa derivino questi blocchi, come mi rendo conto che non sara' un percorso breve. Ciò che mi domando è cosa posso fare io per rendere meno arduo tutto ciò e cosa posso fare per non caricare ogni rapporto sessuale (che dovrebbe essere qualcosa di giocoso e appagante per entrambi) di ansie immotivate che rendono lui sempre più fragile e insicuro ed io sempre più frustrato.
Mi chiedo anche se non sia il caso di tentare la via farmacologica (benché non crediamo che le cause siano biologiche visto che raggiunge senza problemi sia l'erezione sia l'eiaculazione attraverso la masturbazione) o se questa sia, in base alla vostra esperienza, sconsigliabile in questi casi.

Grazie per l'attenzione.
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

il problema di lui che Lei ci pone è precedente alla formazione della Vostra coppia.
E dunque non dipende da essa.

A quanto sembra, Lei ha tenuto un comportamento non giudicate e non censurante,
ma non è servito.

Se "questa situazione si è manifestata ogni qual volta il rapporto coinvolgeva la sfera emotiva"
e se anche nella Vostra coppia sta scivolando verso il basso,
confermo la proposta che avevate concordato:
"intraprendere un percorso di psicoterapia" specificamente sessuale,
con uno psicologo/a anche psicoterapeuta meglio se perfezionato in sessuologia clinica (Albo in Fissonline).

La via farmacologica si può sempre tentare su prescrizione medica, anche se i "blocchi" non ne facilitano l'efficacia..
Sarà l'occasione per effettuare una approfondita visita uro/andrologica.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Buongiorno,
Prima di iniziare un’eventualmente psicoterapia bisogna fare la diagnosi clinica, e nel vostro caso manca del tutto una diagnosi andrò-sessuologica.

Le allego del materiale da poter consultare ed ha video intervista

https://m.youtube.com/watch?v=2C-f9gHy-jE

Li guardi e ne riparliamo. Consideri che ci sono 5 gradi di gravità dell’e.r/anorgasmia, tutti da analizzare con cura ed a 4 mani.

Il d.e può esse causa o conseguenza dell’e.r e cambia di molto la diagnosi e la terapia, anche combinata.

Trova tutto nel materiale che le ho allegato


https://www.valeriarandone.it/eiaculazione-ritardata-cause-cure/

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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