Si metterà in lista per l' operazione alla prostata

Buongiorno vi scrivo per conto di mio.papa 75 enne sempre stato in buona salute, a settembre dopo un controllo per la prostata molto ingrossata gli é stato scoperto un piccolo carcinoma renale operato il 27 ottobre operazione andata a buon fine e dimesso con follie up tra 6 mesi, il problema è che prima dell' operazione faticava ad urinare per prostata ingrossata ed era in cura con urorec e avodart, e fino all' operazione aveva cominciato a urinare regolarmente, dopo l' operazione gli é stato messo il catetere vescicale, dopo 3 settimane hanno.provato a toglierlo ma al pomeriggio urinare poco e ora della notte abbiamo dovuto portarlo al pronto soccorso perché gli bruciava tantissimo dopo la visita hanno dovuto rimettere il catetere e appena é stato messo ha rilasciato 700 ml di urina sentendosi subito bene, dopo una settimana hanno riprovato a togliere di nuovo il catetere ma dopo 3 ore glielo hanno dovuto rimettere. L"urologo il giorno successivo gli ha dato un altra supposta in aggiunta alle altre pastiglie per la prostata dicendo che probabilmente l' operazione gli ha infiammato di più la prostata gia molto grossa e ora l' 11 dicembre si fara l' ultimo tentativo, se anche questo non andra a buon fine , lo.si metterà in lista per l' operazione alla prostata. Il problema ora è che glia l' urologo gli ha anticipato che nel caso di un operazione i tempi saranno lunghi, e lui non accetta di avere sto catetere, continua a dire a tutti che non può aspettare tutto quel tempo che non può stare con il catetere per tutto quei mesi, che devono.operarlo subito , non dorme di notte e continua a pensare cosa si potrà fare e cosa succederà con conseguenza di stress anche per noi familiari, prima era sempre in giro a passeggio a prender legna ora è apatico, depresso non sorride più non ha interesse più di nulla se non del suo problema della prostata, ogni persona che lo viene a trovare ripete sempre le stesse cose,mia mamma non ce l' ha fa più. Vi chiedo un consiglio su come procedere. Io non vivo con i.miei genitori ma sento mia mamma regolarmente e mi dice che é diventata davvero una cosa pesante e ingestibile.
Grazie per avermi ascoltato
Aspetto un vostro consiglio
Grazie
Alessia
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

a qualsiasi età la malattia fa paura,
e si pensa che l'intervento la "estirpi" e tutto torni come prima..
Non è così purtroppo.

Per il momento, considerata anche l'età,
si potrebbe pensare ad un supporto farmacologico
che sostenga il tono dell'umore abbassando l'ansia.
Occorre una visita psichiatrica o, meglio, presso uno psico-geriatra.

Credo che nel capoluogo della Vostra regione ci sia.

Saluti cordiali.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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