Le mie giornate sul letto, depresso
Salve, vi racconto il mio problema. Sono un ragazzo di 25 anni, 1 anno fa conobbi una ragazza, e subito abbiamo stretto amicizia e siamo diventati molto amici. Era bello per me parlare con lei, raccontarci le nostre vite, le nostre relazioni passate, mi sentivo molto libero di parlare con lei. Premetto che quando l'ho conosciuta, ero molto preso da un altra mia amica, quindi non davo molto peso al fatto che effettivamente lei mi piacesse, fino a quando non ha iniziato ad uscire con un ragazzo...da li mi è scattato qualcosa, ho iniziato sempre a cercare un pretesto per litigare con lei, fino a quando decisi di non parlarle più, non dandole alcuna spiegazione, anzi peggio, decidi di litigare con lei proprio nel giorno del suo compleanno (metà Luglio). Era Agosto, e mentre ero in vacanza decisi di inviarle un messaggio spiegandole i motivi che mi avevano portato a comportarmi così: le dissi che poteva sembrare assurdo, ma che lei mi piaceva, e che il vederla assieme a quell'altro ragazzo mi dava enormemente fastidio...lei mi rispose arronzandomi o comunque scrivendo molto frettolosamente (si evinceva ciò dal fatto che nessuna parola in pratica era scritta in maniera corretta) che se erano questi i motivi del mio comportamento, non aveva senso parlarne in chat, ma che avremmo dovuto parlarne al mio ritorno dalle vacanze. Per tutto il mese di Agosto non l'ho sentita, lei non ha contattato me ne io l'ho contattata, fino a quando decisi di ricontattarla al mio ritorno dalle vacanze...abbiamo parlato sempre via chat dei tempi passati, e abbiamo deciso di rivederci anche con altri amici per passare una sera assieme; di ciò che le avevo detto non ne abbiamo mai più parlato, e in tutto ciò da allora continiamo a vederci e parlarci come amici, nonostante io sia palesemente turbato e depresso da questa situazione, ho l'impressione che lei non se ne accorga per nulla, o peggio faccia finta di non vedere...io intanto passo le mie giornate sul letto, depresso e senza voglia di vivere ne di fare altro se non dormire, sempre con il cellulare in mano a controllare i suoi social sperando che in quel momento non stia con qualche altro ragazzo a fare chissa cosa. Credo che tutto ciò non vada affatto bene, che in qualche modo io debba parlargliene e che comunque, appreso definitivamente che per me non prova niente, tagliare ogni contatto con lei; il problema è che ho paura a farlo, non so come introdurre il discorso, e anche se ci riuscissi, ho una terribile paura di rimanere solo, e di dare preoccupazioni ai miei genitori, che rimarrebbero straniti dal fatto che non uscirei più di casa.
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Gentile utente, in pratica lei si è accorto di tenerci troppo alla sua amica... solo quando lei si è interessata ad un altro! E l'altra ragazza, quella a cui lei stesso era interessato, che fine ha fatto? In questi termini la sua storia è la storia abbastanza comune di un innamoramento cresciuto all'insaputa dello stesso interessato. Tuttavia alcune cose fanno pensare a reazioni un po' troppo infantili, un po' troppo incontrollate. La gelosia l'ha condotta a maltrattare la sua amica, perfino a litigare con lei fino a non vederla più per qualche tempo. Come mai non ha pensato invece di farle la corte? Un turbinio di pensieri tormentosi prende il posto del normale agire adulto. Lei non dice se lavora o ancora studia, ma la sua ipotesi di chiudersi in casa fa pensare ad una condizione alquanto anomala. Prenda in seria considerazione l'idea di farsi consigliare da uno psicologo che la aiuti a districarsi da questi nodi emotivi ancora adolescenziali, per conquistare sentimenti e vissuti adulti. Con molti auguri.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.6k visite dal 04/12/2017.
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