Senso di ineguatezza e paura dell'abbandono
Buonasera,
per molto tempo ho frequentato un ragazzo a cui mi sono affezionata moltissimo e lui altrettanto a me. Pur non avendo mai ufficializzato il nostro rapporto c'era molta complicità tra di noi, lui si era inserito molto bene nella mia cerchia di amici ed anche io conoscevo i suoi. Il nostro rapporto era talmente bello che tutti pensavano stessimo insieme visto che tutte le mie amiche sono fidanzate e spesso ci trovavamo ad uscire con tutte le coppie.La nostra da fuori poteva sembrare veramente la coppia perfetta, ma il fatto che il nostro rapporto non fosse ancora ufficializzato un po' mi faceva stare male, così, quando ho provato a metterlo alle strette, mi ha risposto che non riusciva a fare il passo avanti che gli stavo chiedendo per via delle regole troppo rigide che mi impongono i miei genitori e che per il momento, se le cose come stavano cominciavano a farmi stare male, forse sarebbe stato meglio allentare un po' il nostro rapporto pur continuando ad essere amici perchè la mia presenza era importante per lui. Io ho accettato di allontanarci e di rimanere comunque amici, anche se non era la cosa che volevo, ma l'ho fatto per lui, perchè le regole che mi impongono i miei stanno strette anche a me e non volevo essere un peso. Pensavo che da quel punto ci saremmo allontanati, invece lui ha continuato a cercarmi, all'inizio un po' di meno rispetto a quanto facevamo prima ma comunque ci sentivamo tutti i giorni, fino ad arrivare a ritornare allo stesso rapporto di prima. Credo che mi voglia davvero bene e che anche per lui sia difficile staccarsi completamente da me, ma nonostante ciò so che al momento non ho nessun diritto di essere arrabbiata nel caso in cui iniziasse a frequentarsi con un'altra o uscisse con un'altra anche solo per una serata. Ho paura di non riuscire a gestire la situazione, sono gelosa e sono arrabbiata perchè so che tutto questo non dipende da me...Non è che non gli piaccia, ho solo delle regole troppo severe da seguire che per una persona più che maggiorenne sono quasi ridicole. Ad esempio posso uscire solo il sabato sera fino un determinato orario, non posso andare a cena fuori con un eventuale amico/ragazzo etc...Ho provato a parlare con i miei ma ci finisco sempre per litigare, in questo periodo ho litigato molto con loro fino a ritrovarmi isolata a casa mia, evitata. Riesco ad andare d'accordo con i miei solo se faccio quello che dicono loro. Per il momento lui è un ragazzo davvero carinissimo, continua a cercarmi, mi sta accanto, usciamo insieme e fa di tutto per farmi stare bene, però spesso capita che nei giorni in cui non posso uscire la sera lui esca con le mie amiche ed i loro fidanzati e questo mi mette a disagio perchè anche io vorrei essere lì con loro, sento quasi un senso di inferiorità ed ho davvero paura che lui, vedendo il rapporto che le mie amiche hanno con i loro ragazzi, possa capire che quello che vuole è un rapporto come il loro che io non posso dargli al momento. Non so come comportarmi.
per molto tempo ho frequentato un ragazzo a cui mi sono affezionata moltissimo e lui altrettanto a me. Pur non avendo mai ufficializzato il nostro rapporto c'era molta complicità tra di noi, lui si era inserito molto bene nella mia cerchia di amici ed anche io conoscevo i suoi. Il nostro rapporto era talmente bello che tutti pensavano stessimo insieme visto che tutte le mie amiche sono fidanzate e spesso ci trovavamo ad uscire con tutte le coppie.La nostra da fuori poteva sembrare veramente la coppia perfetta, ma il fatto che il nostro rapporto non fosse ancora ufficializzato un po' mi faceva stare male, così, quando ho provato a metterlo alle strette, mi ha risposto che non riusciva a fare il passo avanti che gli stavo chiedendo per via delle regole troppo rigide che mi impongono i miei genitori e che per il momento, se le cose come stavano cominciavano a farmi stare male, forse sarebbe stato meglio allentare un po' il nostro rapporto pur continuando ad essere amici perchè la mia presenza era importante per lui. Io ho accettato di allontanarci e di rimanere comunque amici, anche se non era la cosa che volevo, ma l'ho fatto per lui, perchè le regole che mi impongono i miei stanno strette anche a me e non volevo essere un peso. Pensavo che da quel punto ci saremmo allontanati, invece lui ha continuato a cercarmi, all'inizio un po' di meno rispetto a quanto facevamo prima ma comunque ci sentivamo tutti i giorni, fino ad arrivare a ritornare allo stesso rapporto di prima. Credo che mi voglia davvero bene e che anche per lui sia difficile staccarsi completamente da me, ma nonostante ciò so che al momento non ho nessun diritto di essere arrabbiata nel caso in cui iniziasse a frequentarsi con un'altra o uscisse con un'altra anche solo per una serata. Ho paura di non riuscire a gestire la situazione, sono gelosa e sono arrabbiata perchè so che tutto questo non dipende da me...Non è che non gli piaccia, ho solo delle regole troppo severe da seguire che per una persona più che maggiorenne sono quasi ridicole. Ad esempio posso uscire solo il sabato sera fino un determinato orario, non posso andare a cena fuori con un eventuale amico/ragazzo etc...Ho provato a parlare con i miei ma ci finisco sempre per litigare, in questo periodo ho litigato molto con loro fino a ritrovarmi isolata a casa mia, evitata. Riesco ad andare d'accordo con i miei solo se faccio quello che dicono loro. Per il momento lui è un ragazzo davvero carinissimo, continua a cercarmi, mi sta accanto, usciamo insieme e fa di tutto per farmi stare bene, però spesso capita che nei giorni in cui non posso uscire la sera lui esca con le mie amiche ed i loro fidanzati e questo mi mette a disagio perchè anche io vorrei essere lì con loro, sento quasi un senso di inferiorità ed ho davvero paura che lui, vedendo il rapporto che le mie amiche hanno con i loro ragazzi, possa capire che quello che vuole è un rapporto come il loro che io non posso dargli al momento. Non so come comportarmi.
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Buongiorno,
Dobbiamo dividere il consulto in due parti:
La sua coppia, o non coppia
Il suo essere figlia
“ha risposto che non riusciva a fare il passo avanti che gli stavo chiedendo per via delle regole troppo rigide che mi impongono i miei genitori e che per il momento, se le cose come stavano cominciavano a farmi stare male, forse sarebbe stato meglio allentare un po' il nostro rapporto pur continuando ad essere amici perchè la mia presenza era importante per luI”
Quando si ama, non spaventa nulla, se non è deciso, forse dovrebbe riflettere su altro di voi.
Lei ha ben 19 anni, forse dovrebbe contrattare la sua libertà e qualità di vita.
Se non riesce a farlo cerchi di capire cosa la rende così dipendente.
Dobbiamo dividere il consulto in due parti:
La sua coppia, o non coppia
Il suo essere figlia
“ha risposto che non riusciva a fare il passo avanti che gli stavo chiedendo per via delle regole troppo rigide che mi impongono i miei genitori e che per il momento, se le cose come stavano cominciavano a farmi stare male, forse sarebbe stato meglio allentare un po' il nostro rapporto pur continuando ad essere amici perchè la mia presenza era importante per luI”
Quando si ama, non spaventa nulla, se non è deciso, forse dovrebbe riflettere su altro di voi.
Lei ha ben 19 anni, forse dovrebbe contrattare la sua libertà e qualità di vita.
Se non riesce a farlo cerchi di capire cosa la rende così dipendente.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 919 visite dal 03/12/2017.
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