rapporti amore-odio?
Salve,
Sono una ragazza di 20 anni.
Da tempo mi pongo una domanda..
È normale che più si ami una persona più allo stesso tempo la si odi? E perché succede questo?
Mi verrebbe da dire che l'odio che si prova per una persona o il nervosismo che questa provoca sia direttamente proporzionale al bene che gli si vuole.
Spesso mi fermo ad osservare i rapporti con delle persone fondamentali nella mia vita, quali possono essere i miei genitori. Mi rendo conto che ci sono volte in cui mi fanno talmente arrabbiare o innervosire per niente, che potrei dire di odiarli, ma in realtà non è affatto così e non penso sia neanche necessario dirlo, è chiaro che amo i miei genitori, anche più della mia stessa vita.
La stessa cosa mi succede con un'amica carissima che conosco da tantissimo tempo e che è decisamente parte di me, condividiamo tutto, forse troppo. Spesso però provo quasi odio quando mi fa innervosire, e ciò mi porta addirittura a pentirmi di un rapporto cosi forte e a desiderare un amicizia mediocre.
È bruttissimo quando succede tutto ciò, e non riesco veramente a capire se sia normale, se questo faccia parte del pacchetto. So anche però che se dei rapporti profondi comportano questo preferirei di gran lunga, anche se può risultare triste, dei rapporti più insignificanti.
Spero non vi abbia fatto perdere tempo con questa domanda che può risultare stupida.
Ringrazio in anticipo
Sono una ragazza di 20 anni.
Da tempo mi pongo una domanda..
È normale che più si ami una persona più allo stesso tempo la si odi? E perché succede questo?
Mi verrebbe da dire che l'odio che si prova per una persona o il nervosismo che questa provoca sia direttamente proporzionale al bene che gli si vuole.
Spesso mi fermo ad osservare i rapporti con delle persone fondamentali nella mia vita, quali possono essere i miei genitori. Mi rendo conto che ci sono volte in cui mi fanno talmente arrabbiare o innervosire per niente, che potrei dire di odiarli, ma in realtà non è affatto così e non penso sia neanche necessario dirlo, è chiaro che amo i miei genitori, anche più della mia stessa vita.
La stessa cosa mi succede con un'amica carissima che conosco da tantissimo tempo e che è decisamente parte di me, condividiamo tutto, forse troppo. Spesso però provo quasi odio quando mi fa innervosire, e ciò mi porta addirittura a pentirmi di un rapporto cosi forte e a desiderare un amicizia mediocre.
È bruttissimo quando succede tutto ciò, e non riesco veramente a capire se sia normale, se questo faccia parte del pacchetto. So anche però che se dei rapporti profondi comportano questo preferirei di gran lunga, anche se può risultare triste, dei rapporti più insignificanti.
Spero non vi abbia fatto perdere tempo con questa domanda che può risultare stupida.
Ringrazio in anticipo
[#1]
Buonasera,
non è possibile darle una risposta univoca, bisognerebbe analizzare i suoi rapporti, la sua psiche. La sua infanzia.
E tanto altro.
Le ambivalenze partono da lontano, e vengono riproposte come un copione disfunzionale che si ripete
nel tempo.
Uno psicologo può aiutarla a dipanare questa matassa emozionale in cui verte.
Legga questa lettura, dovrebbe aiutarla
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5888-per-sempre-o-ti-odio-la-giusta-distanza-per-fare-funzionare-un-rapporto-di-coppia.html
non è possibile darle una risposta univoca, bisognerebbe analizzare i suoi rapporti, la sua psiche. La sua infanzia.
E tanto altro.
Le ambivalenze partono da lontano, e vengono riproposte come un copione disfunzionale che si ripete
nel tempo.
Uno psicologo può aiutarla a dipanare questa matassa emozionale in cui verte.
Legga questa lettura, dovrebbe aiutarla
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5888-per-sempre-o-ti-odio-la-giusta-distanza-per-fare-funzionare-un-rapporto-di-coppia.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile utente,
lei pone un problema molto complesso, che già Freud, bisnonno della moderna psicologia, aveva indagato.
La co-presenza di sentimenti opposti contemporaneamente
- in questo caso amore e odio -
viene definita “ambivalenza”.
L’ambivalenza può essere ritenuta una condizione umana “normale”, anche se provoca disagio.
Ma perché si odiano maggiormente le persone che più si amano?
Le cose in amore sono complesse,
quando amiamo ci mettiamo nelle mani dell’altro,
e dunque in pericolo.
L’altro infatti - genitore, compagno, amica - sa come entrare dentro di noi perché lo abbiamo autorizzato;
entra per amarci, ma anche per ferirci volontariamente o no.
E allora scatta l'odio; più ci siamo affidati, più ci sentiamo traditi.
Amore e odio dunque non sono così lontani.
Si figuri che alcuni studiosi hanno scoperto che i due sentimenti apparentemente opposti hanno addirittura in comune alcune aree del cervello.
D’altra parte la via d’uscita è l’indifferenza, come Lei dice; ma che fatica.
E poi ... ne vale sempre la pena?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.7k visite dal 03/12/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.