Fine di una relazione con presenza di ansia e panico
Salve, vi scrivo in merito alla mia ultima relazione, che ha iniziato ad essere incredibilmente complessa a partire da febbraio 2017 per poi finire questo ottobre. Già vi scrissi in merito alla questione, ma sento ancora la necessità di un aiuto.
Riassumendo il più possibile, io prima di lasciare la mia ex la prima volta a febbraio ho iniziato ad avere molta ansia ed attacchi di panico. Riflettendoci su ho capito che molto probabilmente era perché la nostra relazione era diventata molto abitudinaria e ci vedevamo sempre secondo gli stessi schemi, facendo sempre grande affidamento l'uno sull'altra. Dalla mia parte ero arrivato anche a non avere più amici con cui uscire o anche solo sentirmi, lei invece qualche amica l'aveva. Dopo aver preso la decisione di lasciarla tempo 1 mese sono tornato da lei, e da lì inizia il calvario di tira e molla (esclusa la prima volta, la lasciai 3 volte, compresa l'ultima di ottobre). Il problema è che io ora da quando non la sento più da una parte ci sono momenti in cui sto bene e momenti in cui invece mi manca tutto di lei e vorrei riscriverle.. mi sento uno schifo per quello che le ho fatto perché in 3 anni e mezzo di relazione l'ho sempre trattata con rispetto senza mai dirle una parola fuori posto, e invece tornando più di qualche volta sui miei passi ora sto peggio di prima. Sono stato uno stupido al farlo, anche se devo dire che era la mia prima relazione davvero importante e che, quando tornavo, ci credevo davvero in noi. Il problema essenziale per cui l'ho lasciata è perché ogni qualvolta dovevamo vederci non era più qualcosa di naturale e spontaneo ma dovevamo programmarlo bene, e a me veniva un'ansia terribile all'idea di rivederla quindi per paura di ricascare nella situazione antecedente a febbraio, rimandavo sempre il nostro appuntamento.. perciò ho preso questa decisione definitiva, per non far soffrire più entrambi..
Essenzialmente credo di aver fatto la cosa giusta, però ci sono momenti in cui i sensi di colpa sono veramente tanti e anche l'idea di vederla con un altro fa male.. Aspetto un vostro parere e dei consigli da persone più grandi di me, però comunque secondo me il mio problema è che sono uno che si lega troppo alle persone ed è difficile staccarmi da esse anche quando penso che non siano positive per me. Penso sempre troppo agli altri anziché a me stesso, anche in questa fase dove sono consapevole di dovermi creare nuovi interessi e pensare di più a me, perché è per quello che l'ho lasciata.. per ritrovarmi un po' dopo tutte le sue oppressioni eccessive, ma anche per le profonde differenze caratteriali..
Non lo so, sono davvero tanto confuso in questo periodo e non riesco a stare molto sereno. Mi viene sempre l'istinto di andare a controllare sui social quello che fa, e infatti spesso mette frasi rivolte a me dove dice di meritare di meglio.. e lì sto ancora più male..
Come posso muovermi? Grazie mille e buona giornata!
Riassumendo il più possibile, io prima di lasciare la mia ex la prima volta a febbraio ho iniziato ad avere molta ansia ed attacchi di panico. Riflettendoci su ho capito che molto probabilmente era perché la nostra relazione era diventata molto abitudinaria e ci vedevamo sempre secondo gli stessi schemi, facendo sempre grande affidamento l'uno sull'altra. Dalla mia parte ero arrivato anche a non avere più amici con cui uscire o anche solo sentirmi, lei invece qualche amica l'aveva. Dopo aver preso la decisione di lasciarla tempo 1 mese sono tornato da lei, e da lì inizia il calvario di tira e molla (esclusa la prima volta, la lasciai 3 volte, compresa l'ultima di ottobre). Il problema è che io ora da quando non la sento più da una parte ci sono momenti in cui sto bene e momenti in cui invece mi manca tutto di lei e vorrei riscriverle.. mi sento uno schifo per quello che le ho fatto perché in 3 anni e mezzo di relazione l'ho sempre trattata con rispetto senza mai dirle una parola fuori posto, e invece tornando più di qualche volta sui miei passi ora sto peggio di prima. Sono stato uno stupido al farlo, anche se devo dire che era la mia prima relazione davvero importante e che, quando tornavo, ci credevo davvero in noi. Il problema essenziale per cui l'ho lasciata è perché ogni qualvolta dovevamo vederci non era più qualcosa di naturale e spontaneo ma dovevamo programmarlo bene, e a me veniva un'ansia terribile all'idea di rivederla quindi per paura di ricascare nella situazione antecedente a febbraio, rimandavo sempre il nostro appuntamento.. perciò ho preso questa decisione definitiva, per non far soffrire più entrambi..
Essenzialmente credo di aver fatto la cosa giusta, però ci sono momenti in cui i sensi di colpa sono veramente tanti e anche l'idea di vederla con un altro fa male.. Aspetto un vostro parere e dei consigli da persone più grandi di me, però comunque secondo me il mio problema è che sono uno che si lega troppo alle persone ed è difficile staccarmi da esse anche quando penso che non siano positive per me. Penso sempre troppo agli altri anziché a me stesso, anche in questa fase dove sono consapevole di dovermi creare nuovi interessi e pensare di più a me, perché è per quello che l'ho lasciata.. per ritrovarmi un po' dopo tutte le sue oppressioni eccessive, ma anche per le profonde differenze caratteriali..
Non lo so, sono davvero tanto confuso in questo periodo e non riesco a stare molto sereno. Mi viene sempre l'istinto di andare a controllare sui social quello che fa, e infatti spesso mette frasi rivolte a me dove dice di meritare di meglio.. e lì sto ancora più male..
Come posso muovermi? Grazie mille e buona giornata!
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Gentile Ragazzo,
ho letto i suoi post precedenti ed ho avuto modo di conoscere a grandi linee la sua storia: credo pertanto che il suo disagio meriti un approfondimento ed una presa in carico da parte di un professionista di persona, se è davvero motivato al cambiamento.
In precedenza una collega l'ha già supportata molto sulla medesima questione, ma da questo portale, a distanza, più di tanto non è possibile fare...
Se proprio non le riesce di parlare con i suoi famigliari di questa sua necessità, le suggerisco di rivolgersi allo Spazio Giovani del Consultorio della sua Azienda Sanitaria, dove troverà uno psicologo con cui poter effettuare gratuitamente delle sedute:
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_913_listaFile_itemName_12_file.pdf
Saluti.
ho letto i suoi post precedenti ed ho avuto modo di conoscere a grandi linee la sua storia: credo pertanto che il suo disagio meriti un approfondimento ed una presa in carico da parte di un professionista di persona, se è davvero motivato al cambiamento.
In precedenza una collega l'ha già supportata molto sulla medesima questione, ma da questo portale, a distanza, più di tanto non è possibile fare...
Se proprio non le riesce di parlare con i suoi famigliari di questa sua necessità, le suggerisco di rivolgersi allo Spazio Giovani del Consultorio della sua Azienda Sanitaria, dove troverà uno psicologo con cui poter effettuare gratuitamente delle sedute:
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_913_listaFile_itemName_12_file.pdf
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.7k visite dal 01/12/2017.
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