Timidezza fobia sociale

Buonasera,
Sono un uomo di 51 ann molto ma molto timido. Sin da piccolo mi porto dietro questo problema, che fino alla mia adoloscenza mi portava ad arrossire con estrema facilità senza alcun'altra conseguenza.Tutto sommato, se fosse rimasto tutto così, non mi sarei posto neanche tanti complessi.Sono una persona timida si, ma che una volta presa confidenza riesce ad essere anche molto socievole e divertente.
Il problema creatosi è un altro però: dall'adolescenza in poi, crescendo sempre più, ad ogni "arrossire" inizio ad agitarmi, ad affannarmi e quindi a sudare tantissimo come un maratoneta dopo 50 km di corsa! Tutto ciò mi fa ovviamente sentire in forte disagio, perdendo sicurezza, padronanza dialettica e impossibilità di guardare la gente negli occhi!!Purtroppo più tempo passa e più questo mi condiziona, perchè già prima di uscire da casa immagino che dovrò sudare in qualche situazione, passando 5 minuti di inferno!! Ciò mi condiziona anche nel lavoro, perchè la paura di sudare (che alla fine finisce per farmi sudare sul serio) mi abbatte e mi fa rendere anche meno di quello che in realtà potrei. Sudo anche in casa con i miei, con i parenti, basta una situazione in cui arrossisca e... voilà!!!
Amo i posti con luce bassa (le discoteche o parecchi pub ad esempio) perchè mi mettono molto più a mio agio, al contrario invece di quelli illuminati; in una lunga tavolata con gente con cui non ho molta confidenza, inizio ad avere attacchi di ansia già prima di arrossire.
Anni fa sono stato da uno psichiatra che mi ha prescritto cura con anti depressivi ma non ha sortito effetti, il problema e' rimasto.
Ora da piu di un anno ho fatto psicoterapia con uno psicologo, ma anche qui i risultati sono stati insoddisfacenti, tanto che il professionista mi ha proposto di cambiare approccio, ed ora frequento un giorno la settimana un gruppo di persone coordinate da due psicologi in cui facciamo attivita' che coinvolgono anche il corpo oltre la mente, una sorta di scenette teatrali improvvisate.
Sono sconfortato non so piu cosa fare, sono anche sull'orlo della separazione da mia moglie per questi problemi, la cosa che mi preme maggiormente e che mi fa stare piu male e' questa sudorazione abbondante specialmente in viso, vi prego datemi qualche consiglio utile
Grazie mille.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile signore,

Sono lieto di poterle offrire indicazioni a proposito del suo malessere, ma prima le vorrei chiedere
Ha una diagnosi specialistica psichiatrica o psicologico clinica? Se si, di che diagnosi si tratta?
Da quanto tempo frequenta questo gruppo? Cosa fate di preciso? Sono stati concordati degli scopi terapeutici con gli specialisti? l’attività che svolge si chiama psicodramma?

Ringrazio anticipatamente per le risposte che vorrà fornirmi

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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Utente
Utente
Buongiorno, la diagnosi precisa non me l'hanno indicata, in quanto lo psicologo che ho frequentato da piu di un anno ha escluso essere fobia sociale in quanto ha riscontrato in me normali capacita' e abilita' sociali, allo stesso modo tendeva a sostenere che le sudorazioni violente legate al sostenere relazioni sociali non fossero veri e propri attacchi di panico.
Questo gruppo coordinato da due psicologi lo frequento da circa 2 mesi un giorno a settimana, ci si trova in un piccolo teatro sul palco dietro le quinte, e di volta in volta si fanno attivita' diverse che vanno dal discutere gli eventuali problemi o stati d'animo sollevati da qualche partecipante all' interpretare qualche scenetta divertente su argomenti che scegliamo tutti insieme in cui ognuno liberamente si esprime come meglio crede.
Non e' stato messo a punto alcun piano terapeutico, il gruppo e' formato da persone con problematiche tutte diverse, che vanno dalla semplice insicurezza al senso di inferiorita legato al fatto di avere un padre famoso per il suo lavoro, alla ricerca di stabilita affettiva, io ritengo essere l'unico con le problematiche che ho esposto.
Posso confermarle che questa attivita' e' anche conosciuta come psicodramma.
Fin'ora non ho avuto particolari giovamenti da questa attivita'.
Tengo a precisare che io ho alle spalle una storia che parte dalla mia adolescenza che e' legata ad attivita' sportive che ho svolto ad alto livello su cui si sono concentrate forti pressioni legate ai risultati che si attendevano da me, in primis mio padre.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Teme il giudizio degli altri su di lei? Un ipotetico giudizio e/o giudizi che gli altri potrebbero darle?
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Utente
Utente
Certamente si, di non essere all'altezza di quello che "io" credo che gli altri si aspettino da me,incomincio a pensare che inconsciamente io abbia vissuto o cercato di vivere fino adesso cercando di rapportarmi con un modello di personaggio forte e vincente sempre e comunque che assolutamente non mi rispecchia, per intenderci credo di aver vissuto una vita che non era la mia non era la mia vera personalita', ma non so come fare a liberarmi da questo vincolo far emergere il vero me stesso ed accettarmi per quello che sono realmente.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Diciamo che una probabile relazione tra le aspettative paterne sportive e le aspettative interpersonali attuali, C’è.
In particolare, i sintomi che presenta:
- sudorazione
- rossore in volto
- agitazione
- ansia anticipatoria: “già prima di uscire da casa immagino che dovrò sudare in qualche situazione“

fanno pensare ad un carattere ed una emotività tendenzialmente vulnerabili ad un’ansia interpersonale/sociale.

Tuttavia quello che manca è una diagnosi specialistica. Senza diagnosi e senza un inquadramento del suo “funzionamento” cognitivo (pensieri ed emozioni) e comportamentale, le “terapie” che segue non potranno offrirle i benefici che merita per stare meglio.

Detto ciò, le suggerisco vivamente di rivolgersi o ad uno psichiatra o ad un collega psicologo clinico che siano bravi diagnosti. Occorre partire dalla diagnosi e, sulla base di questa, scegliere la terapia più appropriata e specifica.
Parta da quanto suggerito, cosciente del fatto che una terapia mirata psicoterapica sarà risolutiva.

Se vuole mi faccia conoscere la diagnosi futura.

resto a disposizione per futuri chiarimenti

Cordialmente
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Utente
Utente
Grazie dottore,
Lo snodo cruciale e' proprio questo, io sono stato seguito per un anno da uno psicologo scelto dal direttore del centro clinico Crocetta di Torino con cui ho avuto il primo colloquio esplicativo dei miei sintomi, ma non e' stato in grado da quel che mi e' parso di capire complice anche il fatto che mi abbia indirizzato verso un altro psicologo di quale dia la diagnosi precisa.
Lei ha qualche professionista da potermi consigliare nella mia regione?

Grazie cordiali saluti.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,
Non posso fornire pubblicamente le informazioni che desidera. Può trovare come contattarmi in altre sezioni del sito medicitalia.

Buona serata
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