Pipì a letto da adulti
Scrivo qui per chiedere una cosa che non ho il coraggio di dire.
Ho 21 anni e da circa due anni mi capita di sognare di avere voglia di fare pipì. Nel sogno vado in bagno e la faccio poi mi sveglio bagnato e mi accorgo che sono nel letto. Un paio di volte sono riuscito a infilare tutto nel bucato senza farmi beccare da mia madre poi ho deciso di prendere le mutande dei vecchi che tengono l'acqua.
Praticamente dormo con il pannolone. Ho il terrore che qualcuno lo scopra e non so che cosa fare. Volevo sapere se può centrare con un sonnifero che prendo per insonnia da stress. Prendo anche una pastiglia per il problema dell'attacco di panico che mi succede dall'anno scorso, che per questo sono anche stato bocciato alla maturità.
Queste cose mi portano a stare spesso in casa, perché mi sento meglio e a giocare al computer per passare il tempo. Mia madre è preoccupata perché mi vede sempre solo e non ho mai portato una ragazza. Mi compra anche i profilattici per paura che vada con le sconosciute. Io ogni tanto ne butto via uno per vedere che si consumano che la fa contenta. In realtà non ho mai fatto ancora proprio il sesso. Il problema che mi fa più paura è il panico che arriva in un colpo, ma adesso anche questo di bagnarsi.
Che cosa posso fare? Non mi sento ancora pronto per dirlo a qualcuno che mi conosce, però mi sembra di avere i problemi dei vecch.
Quando ero piccolo ero andato dallo psicologo perché avevo un tic degli occhi e me lo aveva fatto passare, ma adesso è diverso e sono grande. Il panico mi crea anche problemi negli spostamenti perché ho paura se sono solo e lontano da casa.
Per il sesso ho detto che non ho avuto il rapporto perché per tre volte sono stato con delle ragazze, ma tutte le volte quando lei mi stimolava sono venuto senza avere proprio una erezione ma solo ho tirato fuori tanto sperma. Quindi non sono riuscito a usare il preservativo per entrare dentro di lei, che erano due ragazze diverse, con una una volta è l'altra due. Forse anche qui c'era l'ansia, ma non come il panico.
Grazie se vi interessa una risposta
Ho 21 anni e da circa due anni mi capita di sognare di avere voglia di fare pipì. Nel sogno vado in bagno e la faccio poi mi sveglio bagnato e mi accorgo che sono nel letto. Un paio di volte sono riuscito a infilare tutto nel bucato senza farmi beccare da mia madre poi ho deciso di prendere le mutande dei vecchi che tengono l'acqua.
Praticamente dormo con il pannolone. Ho il terrore che qualcuno lo scopra e non so che cosa fare. Volevo sapere se può centrare con un sonnifero che prendo per insonnia da stress. Prendo anche una pastiglia per il problema dell'attacco di panico che mi succede dall'anno scorso, che per questo sono anche stato bocciato alla maturità.
Queste cose mi portano a stare spesso in casa, perché mi sento meglio e a giocare al computer per passare il tempo. Mia madre è preoccupata perché mi vede sempre solo e non ho mai portato una ragazza. Mi compra anche i profilattici per paura che vada con le sconosciute. Io ogni tanto ne butto via uno per vedere che si consumano che la fa contenta. In realtà non ho mai fatto ancora proprio il sesso. Il problema che mi fa più paura è il panico che arriva in un colpo, ma adesso anche questo di bagnarsi.
Che cosa posso fare? Non mi sento ancora pronto per dirlo a qualcuno che mi conosce, però mi sembra di avere i problemi dei vecch.
Quando ero piccolo ero andato dallo psicologo perché avevo un tic degli occhi e me lo aveva fatto passare, ma adesso è diverso e sono grande. Il panico mi crea anche problemi negli spostamenti perché ho paura se sono solo e lontano da casa.
Per il sesso ho detto che non ho avuto il rapporto perché per tre volte sono stato con delle ragazze, ma tutte le volte quando lei mi stimolava sono venuto senza avere proprio una erezione ma solo ho tirato fuori tanto sperma. Quindi non sono riuscito a usare il preservativo per entrare dentro di lei, che erano due ragazze diverse, con una una volta è l'altra due. Forse anche qui c'era l'ansia, ma non come il panico.
Grazie se vi interessa una risposta
[#1]
Gentile utente, la serie di disturbi che lei lamenta va certamente affrontata con l'aiuto di un/una psicologo/a. Tenga conto che anche alle ASL, al Consultorio o al Centro di Salute Mentale può trovare degli specialisti, senza dover spendere, cosa che sicuramente la preoccupa se non è ancora autonomo. Le consiglierei di cercare lo specialista senza passare per le confidenze con una mamma forse un po' entrante, se arriva a comprarle i preservativi e a verificare se li ha usati. C'è anche un papà? Ha un medico della mutua di cui può fidarsi, capace di mantenere il segreto sulle sue eventuali confidenze? Lei non dice se frequenta ancora la scuola superiore. Anche i licei spesso organizzano visite andrologiche, o hanno uno psicologo per le necessità dell'utenza. Quello che le raccomando è di non continuare a tormentarsi con le sue preoccupazioni, ma di affidarsi a specialisti. Con molti auguri.
[#2]
Ex utente
Grazie per avermi considerato.
Mi sono preoccupato quando ho letto centro di salute mentale...io pensavo di essere solo ansioso, ma c'è di più?
Il medico di famiglia è una cugina di mia mamma, non mi fido, glielo direbbe a lei subito. A scuola vado ancora purtroppo perché mia madre vuole che finisco, ma non vado al liceo ma a un Ipsia, non lo so se costa lì anche il medico, ma non posso correre il rischio che si sappia a scuola, sarei più morto di quello che già sono. Mi prendono in giro per gli attacchi di panico, perché l'anno scorso non sono più andato alla fine e dicevano che me la facevo sotto per la matura. Una di quelle ragazze con cui ho provato a fare sesso ha detto che non sono capace, insomma mi manca la pipì.
La mamma già mi considera uno sfogato perché sono sempre solo e adesso ha pure la fissa che sono troppo magro, che dovrei andare in palestra per fare qualche muscolo, ma a me non piace sudare, non ho mai fatto sport e poi adesso con l'ansia la palestra non sarebbe adatta.
Per il suo nuovo ultimo compagno, poi sono trasparente. Mi piaceva quello di prima, ogni tanto lo vedo ancora.
L'unico che sa questa cosa perché mi ha scoperto è mio nonno, che mi tiene a casa sua le scatole delle mutande. Lui non lo ha detto a nessuno e per questo lo ringrazio.
Praticamente mi metto la mutanda la sera a casa sua che è vicino e la tolgo a scuola. Se lo facessi a casa sarei scoperto in un minuto. Quando non vado a scuola torno dal nonno. Mi dice sempre che devo stare più tranquillo.
Papà non lo vedo perché si è fatto altre due famiglie e noi siamo la più vecchia che non gli interessa più.
Lo psicologo come mi aiuterebbe? Che cosa mi farebbe fare. Non mi ricordo tanto di quando ero andato da bambino mi sembra che avevo 8 anni. E poi quante volte ci devo andare? Non vado mai tanto in giro, mia madre lo saprebbe subito. Non si può cominciare dal pc? Che cosa potrei provare a fare per iniziare?
Grazie ancora
Mi sono preoccupato quando ho letto centro di salute mentale...io pensavo di essere solo ansioso, ma c'è di più?
Il medico di famiglia è una cugina di mia mamma, non mi fido, glielo direbbe a lei subito. A scuola vado ancora purtroppo perché mia madre vuole che finisco, ma non vado al liceo ma a un Ipsia, non lo so se costa lì anche il medico, ma non posso correre il rischio che si sappia a scuola, sarei più morto di quello che già sono. Mi prendono in giro per gli attacchi di panico, perché l'anno scorso non sono più andato alla fine e dicevano che me la facevo sotto per la matura. Una di quelle ragazze con cui ho provato a fare sesso ha detto che non sono capace, insomma mi manca la pipì.
La mamma già mi considera uno sfogato perché sono sempre solo e adesso ha pure la fissa che sono troppo magro, che dovrei andare in palestra per fare qualche muscolo, ma a me non piace sudare, non ho mai fatto sport e poi adesso con l'ansia la palestra non sarebbe adatta.
Per il suo nuovo ultimo compagno, poi sono trasparente. Mi piaceva quello di prima, ogni tanto lo vedo ancora.
L'unico che sa questa cosa perché mi ha scoperto è mio nonno, che mi tiene a casa sua le scatole delle mutande. Lui non lo ha detto a nessuno e per questo lo ringrazio.
Praticamente mi metto la mutanda la sera a casa sua che è vicino e la tolgo a scuola. Se lo facessi a casa sarei scoperto in un minuto. Quando non vado a scuola torno dal nonno. Mi dice sempre che devo stare più tranquillo.
Papà non lo vedo perché si è fatto altre due famiglie e noi siamo la più vecchia che non gli interessa più.
Lo psicologo come mi aiuterebbe? Che cosa mi farebbe fare. Non mi ricordo tanto di quando ero andato da bambino mi sembra che avevo 8 anni. E poi quante volte ci devo andare? Non vado mai tanto in giro, mia madre lo saprebbe subito. Non si può cominciare dal pc? Che cosa potrei provare a fare per iniziare?
Grazie ancora
[#3]
Gentile ragazzo, meno male che c'è il nonno ! non si spaventi delle parole, qui ci vuole uno specialista , appunto uno psicologo che può trovare al Consultorio familiare ,gratuito, lì ci sono anche medici che valuteranno se le pastiglie che prende abbiano qualche .. colpa.. in questo suo disturbo.. che risolverà certamente. Mi ascolti, carissimo, ci vada al Consultorio, si sentirà accolto, aiutato , compreso , questo suo aspetto.. tecnico problematico, si risolve benissimo, e man mano diventerà più sicuro , capace di organizzarsi e credersi, la mamma è in ansia, povera , ma non ha gli strumenti per aiutarla davvero, con calma poi, vada in palestra per migliorare il suo fisico e far schiattare gli invidiosi.. la vita è lunga ed ha il tempo per rifarsi.. Ma intanto studi , studi, che la libertà viene dal denaro che ci guadagniamo noi.. Una stretta di mano a suo nonno da parte mia, gli faccia leggere questa risposta.. Spero che ci riscriva, restiamo in ascolto con fiducia.. !
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#4]
Ex utente
Ho fatto leggere la risposta al nonno. Si è messo a piangere perché ha detto che ho dovuto cercare uno sconosciuto su internet per parlare con qualcuno. Mi ha fatto impressione, perché non lo avevo mai visto piangere. Lui ha difficoltà ad uscire per via delle ginocchia, ma ha detto che mi accompagnerà al Consultorio e dirà alla mamma che lui ha bisogno di fare una commissione e ha bisogno che io lo accompagno.
Me lo dicono tutti che devo studiare, ma io non è che non ci ho provato, è che poi non mi ricordo e ogni volta che leggo la stessa cosa mi sembra quasi nuova e allora è faticoso e poi ci sono tante cose a scuola che non faccio mai nella vita, a che cosa servono?
Per esempio per la patente sapevo guidare bene ma ho dovuto ridare la teoria un sacco di volte perché a leggere le domande mi confondo e sbagliavo.
Spero che nel consultorio mi facciano qualcosa. Quando avevo avuto il tic aveva funzionato.
Per la palestra adesso non ce la posso fare. Non mi piace e poi dovrei farmi la doccia lì, tra che sono uno stecco e poi anche lì sotto non siamo messi tanto bene. A proposito, è possibile che le pastiglie abbiano effetti anche dell'erezione? La ragazza con cui ho sbagliato due volte mi ha detto che non aveva mai visto uscire tanto seme, ma anche che di solito il pene in erezione dovrebbe diventare più lungo. Il mio è circa 7,5 cm quando è moscio e quando va in erezione diventa più gonfio ma non si allunga quasi, e non è proprio duro duro, non so se riesco a metterlo nel preservativo e poi lì nella ragazza. È normale? Posso chiedere anche questo al Consultorio?
Me lo dicono tutti che devo studiare, ma io non è che non ci ho provato, è che poi non mi ricordo e ogni volta che leggo la stessa cosa mi sembra quasi nuova e allora è faticoso e poi ci sono tante cose a scuola che non faccio mai nella vita, a che cosa servono?
Per esempio per la patente sapevo guidare bene ma ho dovuto ridare la teoria un sacco di volte perché a leggere le domande mi confondo e sbagliavo.
Spero che nel consultorio mi facciano qualcosa. Quando avevo avuto il tic aveva funzionato.
Per la palestra adesso non ce la posso fare. Non mi piace e poi dovrei farmi la doccia lì, tra che sono uno stecco e poi anche lì sotto non siamo messi tanto bene. A proposito, è possibile che le pastiglie abbiano effetti anche dell'erezione? La ragazza con cui ho sbagliato due volte mi ha detto che non aveva mai visto uscire tanto seme, ma anche che di solito il pene in erezione dovrebbe diventare più lungo. Il mio è circa 7,5 cm quando è moscio e quando va in erezione diventa più gonfio ma non si allunga quasi, e non è proprio duro duro, non so se riesco a metterlo nel preservativo e poi lì nella ragazza. È normale? Posso chiedere anche questo al Consultorio?
[#5]
Carissimo, che in gamba questo nonno ! Al Consultorio, lo staff è costituito da specialisti di diverse specialità , anche un andrologo, anche un neuropsichiatra oltre che uno psicoterapeuta e un'assistente sociale , quindi è un posto perfetto per tutto.. Sei giovane , alto , tanti ragazzi , tappi, ti invidiano, un pò di peso lo metti su , se mangi un pò di più e diventi più tranquillo.
Anche questa ragazza col metro in mano, non mi piace tanto.. ma ti fa l'esame o ti ama ? Devi imparare e avere il coraggio di essere più selettivo con le ragazze, ci vuole una ragazza carina che ti piaccia, intelligente e gentile però, altrimenti chiaro che poi niente funziona bene, ansia da prestazione si chiama..
Insisto sulla raccomandazione di studiare e bene, se non capisci chiedi al professore che ti spieghi, così vede la tua buona volontà..
Ci sono materie che piacciono , altre meno , ma certo che ti servono, altrimenti cosa vuoi fare da grande ??
Coraggio, prendi in mano la tua vita, che sembri un ragazzo intelligente !
Anche questa ragazza col metro in mano, non mi piace tanto.. ma ti fa l'esame o ti ama ? Devi imparare e avere il coraggio di essere più selettivo con le ragazze, ci vuole una ragazza carina che ti piaccia, intelligente e gentile però, altrimenti chiaro che poi niente funziona bene, ansia da prestazione si chiama..
Insisto sulla raccomandazione di studiare e bene, se non capisci chiedi al professore che ti spieghi, così vede la tua buona volontà..
Ci sono materie che piacciono , altre meno , ma certo che ti servono, altrimenti cosa vuoi fare da grande ??
Coraggio, prendi in mano la tua vita, che sembri un ragazzo intelligente !
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Caro ragazzo, intanto con l'aiuto della collega e un po' anche il mio ha trovato la forza di fare il primo passo: parlare a questo nonno prezioso. Ora si tratta di affidarsi ad un bravo psicologo al consultorio, e prendere in pugno la sua vita. Lei chiede: "Lo psicologo come mi aiuterebbe? Che cosa mi farebbe fare?". Lo psicologo è uno specialista che si prende carico di tutti i disturbi del paziente, di tutto ciò che lo mette in agitazione e gli provoca sofferenza. Gli parli senza reticenze e abbia fiducia. Con i migliori auguri!
[#7]
Ex utente
Non mi avevano mai detto che sembro un ragazzo intelligente, forse devo ringraziare internet.
Si mio nonno è super, non so come ha fatto a fare un figlio come mio padre.
Lei descrive un futuro in cui tutto si sistema e mi piace credere a lei anche se fino a ora nella mia vita non ha funzionato quasi nulla.
Spero che tutte queste persone che ci sono nel consultorio capiscono che cosa devo fare. La pipì mi imbarazza da morire ma capita solo ogni tanto e riesco a gestirla, gli attacchi di panico no. È una sensazione tanto brutta che non voglio riprovare e per questo evito di fare tante cose.
In quanto alla ragazza non mi amava di sicuro, neanche io mi sono mai innamorato. Non è neanche facile uscendo poco e a scuola ho perso qualche anno e sono più grande di tutti, ma questo mi fa sentire un po' solo.
Anche questa cosa delle dimensioni è sempre stata un po' un problema, sono lungo in tutto tranne che lì e per un maschio è importante. Quando ero più piccolo e mio padre stava ancora con noi mi chiamava pisellino. Non sono mai riuscito a sopportarlo.
Adesso che per i fidanzati di mia mamma sono invisibile non ho più il problema.
Da grande voglio fare il meccanico, mi piacciono le moto e mi piacerebbe averne una, ma per ora mi accontento di mettere le mani su quelle degli altri e sono anche bravo. Grazie alla scuola riesco a lavorare ogni tanto. Ma da quando ho il panico è difficile fare anche quello. Avere a che fare con gli estranei, essere fuori casa, essere solo tra tanti, mi fa stare male.
Anche in questo anno scolastico ho perso alcuni giorni di scuola pur di non prendere il treno. Non so perché succede, prima non era così.
A volte credo che mi basterebbe sentirmi meno solo. Le lacrime di mio nonno mi hanno commosso perché erano per me.
Con le ragazze è difficile perché o vogliono fare sesso o fare cose che non mi posso permettere o mi mettono in ansia per via del panico. A me tante volte piacerebbe anche solo parlare, ma tutte le volte che ho fatto sono stato deriso, mi hanno detto che sono strano, che sono un povero sfigato, che non ho le palle, che devo prendere le pastiglie se no non riesco a uscire di casa, che forse sono gay.
Le posso fare ancora una domanda? Dove si trovano la forza e il coraggio per prendere in mano la propria vita? Io avrei tanta tanta voglia di mollare tutto.
Si mio nonno è super, non so come ha fatto a fare un figlio come mio padre.
Lei descrive un futuro in cui tutto si sistema e mi piace credere a lei anche se fino a ora nella mia vita non ha funzionato quasi nulla.
Spero che tutte queste persone che ci sono nel consultorio capiscono che cosa devo fare. La pipì mi imbarazza da morire ma capita solo ogni tanto e riesco a gestirla, gli attacchi di panico no. È una sensazione tanto brutta che non voglio riprovare e per questo evito di fare tante cose.
In quanto alla ragazza non mi amava di sicuro, neanche io mi sono mai innamorato. Non è neanche facile uscendo poco e a scuola ho perso qualche anno e sono più grande di tutti, ma questo mi fa sentire un po' solo.
Anche questa cosa delle dimensioni è sempre stata un po' un problema, sono lungo in tutto tranne che lì e per un maschio è importante. Quando ero più piccolo e mio padre stava ancora con noi mi chiamava pisellino. Non sono mai riuscito a sopportarlo.
Adesso che per i fidanzati di mia mamma sono invisibile non ho più il problema.
Da grande voglio fare il meccanico, mi piacciono le moto e mi piacerebbe averne una, ma per ora mi accontento di mettere le mani su quelle degli altri e sono anche bravo. Grazie alla scuola riesco a lavorare ogni tanto. Ma da quando ho il panico è difficile fare anche quello. Avere a che fare con gli estranei, essere fuori casa, essere solo tra tanti, mi fa stare male.
Anche in questo anno scolastico ho perso alcuni giorni di scuola pur di non prendere il treno. Non so perché succede, prima non era così.
A volte credo che mi basterebbe sentirmi meno solo. Le lacrime di mio nonno mi hanno commosso perché erano per me.
Con le ragazze è difficile perché o vogliono fare sesso o fare cose che non mi posso permettere o mi mettono in ansia per via del panico. A me tante volte piacerebbe anche solo parlare, ma tutte le volte che ho fatto sono stato deriso, mi hanno detto che sono strano, che sono un povero sfigato, che non ho le palle, che devo prendere le pastiglie se no non riesco a uscire di casa, che forse sono gay.
Le posso fare ancora una domanda? Dove si trovano la forza e il coraggio per prendere in mano la propria vita? Io avrei tanta tanta voglia di mollare tutto.
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Carissimo, la forza ed il coraggio ti vengono anche dalla rabbia sacrosanta di non essere capito e dalla voglia di riscatto , non permettere a nessuno di farti star male, bisogna rispondere per le rime, ed affrontare le proprie paure non scappare..e dargliela vinta, le ragazze come quelle che descrivi, lasciale a casa, lasciale a loro , e guardati intorno che ci sono centinaia di ragazze carine che ci scrivono di sentirsi sole, mai abbastanza belle, magre, sexy.. quelle devi guardare , a quelle proponi un cinema o un caffè ,ma anche una passeggiata..Vai al Consultorio per avere un punto di appoggio, coraggio , ce la farai..
[#9]
Caro ragazzo, la tua forza verrà dalla fiducia crescente in te stesso. Già sei riuscito a scrivere a noi, ad avere delle risposte, a conoscere l'amore che il nonno ha per te. Sei riuscito a mettere per scritto le tue paure e le tue insicurezze. Quando avrai di fronte un/a psicologo/a che ti guarderà per capirti, che avrà a cuore, insieme a te, il tuo benessere, le cose che adesso ti affliggono si scioglieranno, con un po' di pazienza. Le crisi di panico, vedrai, saranno le prime ad essere sconfitte. E intanto potrai rivedere il tuo giudizio un po' duro su te stesso. Per esempio, hai l'impressione di essere sessualmente ipodotato (ma gli altri li hai visti?), e ricordi con dispiacere che il papà ti chiamava "pisellino"? Ma questo è un vezzeggiativo affettuoso con cui molti papà chiamano i loro maschietti! Le dimensioni del pene non c'entrano per nulla. Pensa a studiare, perché lo studio, come il lavoro, allontana dai pensieri negativi e pessimisti; ma più ancora del lavoro apre la mente alle immagini e ai sentimenti della letteratura, e ti fa scoprire una ricchezza di idee, di linguaggio, per cui potrai parlare con le ragazze affascinandole, non più parlando dei tuoi dispiaceri ma della bellezza della vita. Con tanti auguri.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 10.3k visite dal 25/11/2017.
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