Gelosia e pensieri fissi
Buongiorno cari dottori,
ringrazio anzitutto anticipatamente per la risposta che mi darete.
Vi spiego, cercando di fare una sintesi, la mia situazione. Mi piace parlare del presente, vorrei farvi inquadrare il disturbo che ho ora, chiarendo anche la mia situazione attuale personale. Mi ritrovo a fare un tirocinio all'estero, quindi diventa difficile effettuare anche una consulenza psicologica soprattutto nella località in cui risiedo. Quindi nel momento in cui, giustamente, mi consiglierete di avvicinarmi presso un centro psicologico, mi risulterà impossibile andarci.
La situazione comunque è questa.
Sto frequentando una ragazza spagnola, molto bella e molto carina nei modi, gentile, insomma, una ragazza perbene. Ciò che a me disturba, come è già successo alcune volte in passato (altre volte diciamo che questo sentimento di sconforto lo provavo molto di meno), è il sapere che lei abbia avuto esperienze particolari sessuali. Diciamo che non vorrei sapere o mi fa paura anche solo che si parli di esperienze sessuali, pur essendo conscio che lei le abbia avute e giustamente non rappresenterebbero un problema. Dentro di me si innesca un forte senso di malessere che è pari al rifiuto o al ribrezzo di sentire solo che lei abbia potuto avere rapporti sessuali occasionali o dirmi ad esempio che abbia fatto sesso con uno conosciuto in discoteca. Ad esempio per non rappresenterebbe un problema se lei avesse avuto delle storie così fugaci (ossia una frequentazione non legata a un forte sentimenti), in cui c'è stata una componente sessuale, solo che trattengo ancora un idealtipo di ragazza che abbia avuto, per così dire, una storia sessuale "normale", ovviamente, secondo i miei canoni (che sicuramente cambiano da persona a persona). Però ad esempio se la stessa conoscesse uno in discoteca solo per farci per così dire una "scopata" e basta, mi innervosirebbe. Questa cosa mi crea un forte senso di disagio, anche affrontare certi discorsi per me ogni volta porta dolore.
In passato diciamo che ho sofferto di un episodio di gelosia retroattiva, quando ebbi diciotto anni, in cui seppi che la mia ragazza, prima di me, stette o ebbe diversi rapporti sessuali occasionali così, senza che fosse legato un sentimento. Diciamo che con il tempo questa cosa per me si è molto attenuato e nelle successive relazioni non davo così tanta importanza, ma comunque un residuo di questo fastidio è rimasto. Prima magari mi avrebbe dato fastidio anche solo che si potesse concedere così, anche senza sentimento, ora per me risulta diverso, più legate a certe cose.
Un saluto
Cordialmente
F.
ringrazio anzitutto anticipatamente per la risposta che mi darete.
Vi spiego, cercando di fare una sintesi, la mia situazione. Mi piace parlare del presente, vorrei farvi inquadrare il disturbo che ho ora, chiarendo anche la mia situazione attuale personale. Mi ritrovo a fare un tirocinio all'estero, quindi diventa difficile effettuare anche una consulenza psicologica soprattutto nella località in cui risiedo. Quindi nel momento in cui, giustamente, mi consiglierete di avvicinarmi presso un centro psicologico, mi risulterà impossibile andarci.
La situazione comunque è questa.
Sto frequentando una ragazza spagnola, molto bella e molto carina nei modi, gentile, insomma, una ragazza perbene. Ciò che a me disturba, come è già successo alcune volte in passato (altre volte diciamo che questo sentimento di sconforto lo provavo molto di meno), è il sapere che lei abbia avuto esperienze particolari sessuali. Diciamo che non vorrei sapere o mi fa paura anche solo che si parli di esperienze sessuali, pur essendo conscio che lei le abbia avute e giustamente non rappresenterebbero un problema. Dentro di me si innesca un forte senso di malessere che è pari al rifiuto o al ribrezzo di sentire solo che lei abbia potuto avere rapporti sessuali occasionali o dirmi ad esempio che abbia fatto sesso con uno conosciuto in discoteca. Ad esempio per non rappresenterebbe un problema se lei avesse avuto delle storie così fugaci (ossia una frequentazione non legata a un forte sentimenti), in cui c'è stata una componente sessuale, solo che trattengo ancora un idealtipo di ragazza che abbia avuto, per così dire, una storia sessuale "normale", ovviamente, secondo i miei canoni (che sicuramente cambiano da persona a persona). Però ad esempio se la stessa conoscesse uno in discoteca solo per farci per così dire una "scopata" e basta, mi innervosirebbe. Questa cosa mi crea un forte senso di disagio, anche affrontare certi discorsi per me ogni volta porta dolore.
In passato diciamo che ho sofferto di un episodio di gelosia retroattiva, quando ebbi diciotto anni, in cui seppi che la mia ragazza, prima di me, stette o ebbe diversi rapporti sessuali occasionali così, senza che fosse legato un sentimento. Diciamo che con il tempo questa cosa per me si è molto attenuato e nelle successive relazioni non davo così tanta importanza, ma comunque un residuo di questo fastidio è rimasto. Prima magari mi avrebbe dato fastidio anche solo che si potesse concedere così, anche senza sentimento, ora per me risulta diverso, più legate a certe cose.
Un saluto
Cordialmente
F.
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Gentile utente, senza dubbio non è possibile fare una diagnosi senza aver prima valutato accuratamente i suoi sintomi. A motivo del disagio che manifesta sembra però opportuno che lei incontri uno psicologo che possa aiutarla a sciogliere i nodi del suo disturbo, per non compromettere l'attuale vicenda con la ragazza spagnola, e forse altre storie in futuro. Tenga conto che ormai da qualche tempo si va facendo strada la possibilità di sedute via skype. Consultando l'albo nazionale dell'Ordine degli psicologi, fra le altre caratteristiche troverà anche specialisti che offrono la possibilità di attuare sedute via skype. Con i migliori auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Lo so, però mi è impossibile per me anche fare una consulta per motivi economici, dal momento che qua svolgo un tirocinio e sono momentaneamente al verde.
Comunque da quello che so, da quello che leggo secondo anche le vostre risposte sul sito, è sempre meglio omettere dettagli sessuali delle precedenti storie, appunto per evitare l'insorgenza di tali problematiche nella storia.
Io sono arrivato anche alla conclusione che una ragazza debba piacere a me anche per l'interezza della sua storia e per come è, infatti a volte non capisco, anche da parte di alcuni medici, l'insistenza di voler forzare la persona o riparare eventuali "gelosie retroattive" quando credo sia una cosa anche abbastanza relativa della persona. Credo che per alcuni, sia rilevante e possa essere fastidioso, rispetto anche al proprio vissuto, trovarsi o stare insieme ad una ragazza con cui larga parte delle esperienze non sono simili.
Faccio l'esempio di un carcerato (ovviamente ho pieno rispetto per chi ha avuto problemi del genere) con una persona che comunque ha condotto per così dire una vita "normale". Sicuramente ci saranno le eccezioni, però potrebbe capitare e credo che sia anche "normale" che la differenza venga percepita da chi comunque ha avuto una storia per così dire tranquilla.
In passato comunque andai dallo psicologo per affrontare sempre il tema e comunque lui si limitò a farmi concentrare più sulla coppia, più ai sentimenti che provavo, alla convivenza con questi sentimenti e non mi diagnosticò nessun disturbo e mi disse solo che l'esperienza in futuro mi avrebbe portare anche a "smaltire" questi fastidi.
Comunque da quello che so, da quello che leggo secondo anche le vostre risposte sul sito, è sempre meglio omettere dettagli sessuali delle precedenti storie, appunto per evitare l'insorgenza di tali problematiche nella storia.
Io sono arrivato anche alla conclusione che una ragazza debba piacere a me anche per l'interezza della sua storia e per come è, infatti a volte non capisco, anche da parte di alcuni medici, l'insistenza di voler forzare la persona o riparare eventuali "gelosie retroattive" quando credo sia una cosa anche abbastanza relativa della persona. Credo che per alcuni, sia rilevante e possa essere fastidioso, rispetto anche al proprio vissuto, trovarsi o stare insieme ad una ragazza con cui larga parte delle esperienze non sono simili.
Faccio l'esempio di un carcerato (ovviamente ho pieno rispetto per chi ha avuto problemi del genere) con una persona che comunque ha condotto per così dire una vita "normale". Sicuramente ci saranno le eccezioni, però potrebbe capitare e credo che sia anche "normale" che la differenza venga percepita da chi comunque ha avuto una storia per così dire tranquilla.
In passato comunque andai dallo psicologo per affrontare sempre il tema e comunque lui si limitò a farmi concentrare più sulla coppia, più ai sentimenti che provavo, alla convivenza con questi sentimenti e non mi diagnosticò nessun disturbo e mi disse solo che l'esperienza in futuro mi avrebbe portare anche a "smaltire" questi fastidi.
[#3]
Gentile utente, creda alla mia esperienza di psicologa, ormai più che quarantennale. I disturbi, se non affrontati, si radicano. Se lei avesse l'impressione di aver già trovato la soluzione al suo disagio -quella di non parlare mai del passato con la partner, di censurarlo addirittura- non avrebbe scritto questa lettera. Lo psicologo da cui a suo tempo si recò le consigliò giustamente di concentrarsi sul presente, nella considerazione del fatto che la vita è qui ed ora, e che se con la partner c'è affetto, affinità, progettualità comune, il suo passato viene accolto e poi scompare in maniera naturale. Il fatto che, a quanto pare, a scomparire è stata invece quella vicenda sentimentale, e che adesso il suo interesse per una nuova ragazza viene inquinato da pensieri negativi sul passato, testimonia la necessità di affrontare la situazione con uno specialista. I miei migliori auguri.
[#4]
Gentile Utente,
Le ho risposto già in un altro suo consulto identico.
Si rivolga ad un collega de visu, nella sua città non mancano professionisti, per una diagnosi certa del suo disagio.
Momento unico di ascolto non giudicante, dove si valuterà la sua struttura di personalità, le dinamiche del suo amore, il suo modus operandi afffttivo, le sue paure o meccanismi di difesa, e tanto altro.
Molto di più dei semplici sintomi offerti.
Le ho risposto già in un altro suo consulto identico.
Si rivolga ad un collega de visu, nella sua città non mancano professionisti, per una diagnosi certa del suo disagio.
Momento unico di ascolto non giudicante, dove si valuterà la sua struttura di personalità, le dinamiche del suo amore, il suo modus operandi afffttivo, le sue paure o meccanismi di difesa, e tanto altro.
Molto di più dei semplici sintomi offerti.
[#5]
Utente
Dottoressa Randone,
come ho già scritto in precedenza per me risulta difficile trovare anche psicologi convenzionati dal momento che risiedo in una città non italiana e mi trovo all'estero. Mi sono già informato sulla possibilità di trovare dei psicologi convenzionati ma le liste d'attesa qua sono lunghissime, più che in Italia.
Comunque grazie per le risposte
come ho già scritto in precedenza per me risulta difficile trovare anche psicologi convenzionati dal momento che risiedo in una città non italiana e mi trovo all'estero. Mi sono già informato sulla possibilità di trovare dei psicologi convenzionati ma le liste d'attesa qua sono lunghissime, più che in Italia.
Comunque grazie per le risposte
[#7]
Utente
Dottoressa Potenza,
grazie per la risposta. Il motivo che mi ha portato qua a scrivere era per sciogliere un mio dubbio, dal momento che mi considero una persona in questa circostanza razionale, e, quindi, mi piace sentire anche le risposte al mio scetticismo che a volte si manifesta seppur non fortemente.
Lo considero in parte un disagio, perché sul momento se ci penso mi fa stare male e il mio timore sarebbe solo che si potesse radicalizzare, però come mi è già successo nelle precedenti relazioni, sicuramente come ha detto lei, altre dinamiche porteranno al dissiparsi di questi disagi.
Cordialmente
grazie per la risposta. Il motivo che mi ha portato qua a scrivere era per sciogliere un mio dubbio, dal momento che mi considero una persona in questa circostanza razionale, e, quindi, mi piace sentire anche le risposte al mio scetticismo che a volte si manifesta seppur non fortemente.
Lo considero in parte un disagio, perché sul momento se ci penso mi fa stare male e il mio timore sarebbe solo che si potesse radicalizzare, però come mi è già successo nelle precedenti relazioni, sicuramente come ha detto lei, altre dinamiche porteranno al dissiparsi di questi disagi.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.8k visite dal 25/11/2017.
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