"problemi nel socializzare e nello stare in compagnia"
Gentili Dottori,
Vi chiedo gentilmente una soluzione al mio malessere che ormai da molti anni mi disturba. Ho elevata difficoltà nel socializzare con persone che non conosco. Tendo a rimanere in silenzio, farmi gli affari miei, attendere che termina la situazione del dialogo tra più persone, saluto e vado via. Tendo sempre a non presentarmi, cerco di rimanere nell'anonimato. Purtroppo mi sento in soggezione, mi sento "inferiore" in quanto avendo perso il lavoro e non riuscendo a trovarne un'altro, credo che non ci sia in nessun modo un contesto sociale dove collocarmi. Se dovessi ricevere la domanda che lavoro fai?; vado nel panico, mi innervosisco, di conseguenza evito ogni forma di nuovo contatto con persone. Tutto ciò, secondo me, mi crea problemi anche nel trovare una nuova compagna. Come posso trovare una nuova compagna se non lavoro? credo sia impossibile e questo senso di "inferiorità" mi preclude l'aprire un dialogo con persone che eventualmente potrebbero aiutarmi a trovare un nuovo lavoro. Fortunatamente so fare uno sport, il tennis, e ne approfitto per svagarmi. Anche nel circolo che frequento, tendo sempre a non dire le mie generalità ed a mantenermi distante da nuove persone che entrano nel circolo. E' a conoscenza di chi sono veramente solo Il Presidente del Circolo ed i miei compagni di squadra(2 persone) ma con gli altri giocatori non parlo nonostante si complimentano con me per la "qualità del mio tennis". Al di fuori del circolo ho un amico, ex compagno universitario(economia e commercio), con cui un paio di volte a settimana usciamo per prenderci una birra. Capita che nei locali dove ci rechiamo, lui riconosca dei suoi conoscenti e si inizia un discorso ma io purtroppo saluto e vado via avendo sempre l'ossessione della famigerata domanda che lavoro fai? Purtroppo questa è la mia situazione da molto tempo e spero di uscirne. Ringrazio per l'attenzione prestata, resto in attesa di un Vostro prezioso aiuto. Cordiali Saluti.
Vi chiedo gentilmente una soluzione al mio malessere che ormai da molti anni mi disturba. Ho elevata difficoltà nel socializzare con persone che non conosco. Tendo a rimanere in silenzio, farmi gli affari miei, attendere che termina la situazione del dialogo tra più persone, saluto e vado via. Tendo sempre a non presentarmi, cerco di rimanere nell'anonimato. Purtroppo mi sento in soggezione, mi sento "inferiore" in quanto avendo perso il lavoro e non riuscendo a trovarne un'altro, credo che non ci sia in nessun modo un contesto sociale dove collocarmi. Se dovessi ricevere la domanda che lavoro fai?; vado nel panico, mi innervosisco, di conseguenza evito ogni forma di nuovo contatto con persone. Tutto ciò, secondo me, mi crea problemi anche nel trovare una nuova compagna. Come posso trovare una nuova compagna se non lavoro? credo sia impossibile e questo senso di "inferiorità" mi preclude l'aprire un dialogo con persone che eventualmente potrebbero aiutarmi a trovare un nuovo lavoro. Fortunatamente so fare uno sport, il tennis, e ne approfitto per svagarmi. Anche nel circolo che frequento, tendo sempre a non dire le mie generalità ed a mantenermi distante da nuove persone che entrano nel circolo. E' a conoscenza di chi sono veramente solo Il Presidente del Circolo ed i miei compagni di squadra(2 persone) ma con gli altri giocatori non parlo nonostante si complimentano con me per la "qualità del mio tennis". Al di fuori del circolo ho un amico, ex compagno universitario(economia e commercio), con cui un paio di volte a settimana usciamo per prenderci una birra. Capita che nei locali dove ci rechiamo, lui riconosca dei suoi conoscenti e si inizia un discorso ma io purtroppo saluto e vado via avendo sempre l'ossessione della famigerata domanda che lavoro fai? Purtroppo questa è la mia situazione da molto tempo e spero di uscirne. Ringrazio per l'attenzione prestata, resto in attesa di un Vostro prezioso aiuto. Cordiali Saluti.
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Caro Utente,
come potrà ben immaginare non possiamo avere una soluzione per il suo malessere che la disturba da molti anni e che è probabilmente costituito da una forma invalidante di ansia sociale:
http://www.serviziodipsicologia.it/fobia-sociale-timidezza-o-disturbo-dansia/
E' necessario che lavori di persona con un nostro collega alla soluzione del problema, partendo dall'analisi delle cause e di ciò che lo provoca.
L'ansia sociale può essere superata, ma solo utilizzando gli aiuti e gli strumenti giusti e non attendendo che il problema si risolva da solo perchè non è pensabile che questo accada.
Ci rifletta e se vuole mi aggiorni.
Un caro saluto,
come potrà ben immaginare non possiamo avere una soluzione per il suo malessere che la disturba da molti anni e che è probabilmente costituito da una forma invalidante di ansia sociale:
http://www.serviziodipsicologia.it/fobia-sociale-timidezza-o-disturbo-dansia/
E' necessario che lavori di persona con un nostro collega alla soluzione del problema, partendo dall'analisi delle cause e di ciò che lo provoca.
L'ansia sociale può essere superata, ma solo utilizzando gli aiuti e gli strumenti giusti e non attendendo che il problema si risolva da solo perchè non è pensabile che questo accada.
Ci rifletta e se vuole mi aggiorni.
Un caro saluto,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 23/11/2017.
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