Ansia lavorare per 4 mesi lontano da casa

Gentili Dottori,
Sono una ragazza di 28 anni felicemente fidanzata da 4 anni..e che ha scoperto d un anno di avere un problema agli occhi "gestibile" con delle gocce da mettere tutti i giorni ad un orario fisso.
Sono stata chiamata per lavorare fuori dalla mia città per 4 lunghi mesi comprese festività con un unico giorno di pausa a settimana,ciò vuol dire che non potrei mai scendere per andare a casa. Il lavoro é in montagna in trentino...e io sono di roma ,quello che mi spavaneta è non riuscire a resistere 4 mesi lontano da casa ,mi faccio assalire dall ansia che é di tipo sintomatico,soffro anche di ipocondria soprattutto dopo che ho scoperto di avere questo grave problema agli occhi...ho sempre paura di avere altro...e come se avessi perso il.controllo di me stessa.
Però penso al lavoro che mi é stato proposto,un occasione unica che non si ripeterà mai piu...pagato non bene di piu..
Ho paura che le mie ansie non mi facciano vivere serenamente le cose che rinuncio a fare le cose perché é molto meglio stare a casa protetti..che fuori lontano da sola,inoltre ho la fortuna di avere un fidanzato che mi sprona ad andare. Tutto attorno a me dice vai e viviti questa esperienza...tranne la mia ansia sempre li presente e pronta a farmi fare mille paranoie.
Si accettano consigli,sicuramente non posso affrontare nessuna terapia perché tra 10 giorni "dovrei" andare via.
[#1]
Dr. Gianni Ferrucci Psicologo, Psicoterapeuta 1
La difficoltà di saper scegliere ed accettare le occasioni che la vita ci offre sono inevitabilmente collegate a fattori che riguardano la nostra insicurezza e l'accettazione dei cambiamenti e di nuove responsabilità.
L'oggettiva positività del l'occasione che Le si è presentata,il sostegno delle persone al Lei vicine (che la spronano ad accettare il nuovo lavoro...) le dimostrano quanto sia importante trovare il coraggio per cogliere al volo questa occasione.
Questa stessa occasione ha evidenziato che esiste un problema personale profondo i cui sintomi si manifestano con le somatizzazioni,ansia e perdita di controllo (..."ho perso il controllo di me stessa...".
Poche e mirate sedute effettuate da un buon psicoterapeuta certamente la aiuterebbero ad affrontare e risolvere il problema in modo definitivo e soprattutto aiutandola a coscientizzare la difficoltà di allontanamento da quelle 'certezze' familiari che Le impediscono di "volare" e fare nuove e realizzanti esperienze di vita.
Ricerchi un buon Psicoterapeuta lì dove dovrà trasferirsi e si faccia sostenere.Vedrà che ci riuscirà e potrà apprezzare l'importanza del 'non attaccamento' e della disponibilità ad arricchire la propria vita con un lavoro ben retribuito e realizzante.

Dr. FERRUCCI GIANNI

[#2]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598

E' una fortuna avere un fidanzato che La spinge ad "andare",
che contrasta cioè positivamente a Sua tendenza a rannicchiarsi nel nido famigliare.
Quattro mesi passano in un soffio...
Se non potrà muoversi Lei,
saranno i Suoi a visitarLa.

Condivido l'utilità del ricorso ad uno/a psicologo/a che sia anche psicoterapeuta,
evidentemente nella sua nuova sede professionale.
Sarà il Suo primo punto fermo non lavorativo.
Può vedere tra gli specialisti che collaborano a questo sito.


Saluti cordiali.





Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#3]
Attivo dal 2010 al 2018
Ex utente
Gentili Dott., vi ringrazio per la vostra risposta ma purtroppo dove andrò io su una montagna non vi é neanche un ospedale figuriamoci un psicologo...cercherò di farmi forza da sola dopo tutto la vita è anche questa cavarsela da soli..speriamo bene .-.
Per il venirmi a trovare purtroppo credo che al massimo potrà il mio fidanzato una o due volte...la mia famiglia non può venire.
[#4]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598

(ormai gli Psy ci sono anche in ..montagna, salvo forse al polo sud)

Ce la può fare!
Ormai è una donna adulta.

Se ritiene, ci faccia sapere.

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