Nessuno capisce me

Comincio col dire che 'Me' è la mia mente, ed "io* sono io...
Me mi piaceva tanto perché è in grado di fare cose assurde fino a quando non cominciò a farmi molto più male di quanto lo facesse prima, e questo perché ho voluto agire un po' contro Me stessa:
Nel passare della mia infanzia ho cominciato a voler fare alcune cose che fa la gente normale, e per me questo significava infrangere le regole che Me mi ha sempre imposto, cominciando a crearmi nuove regole che io imposi a Me per crearmi il mio carattere e per crescere. Me era abbastanza d'accordo, difatti mi ha aiutato un po', ma la maggior parte delle funzioni di Me portano a stare male, quindi sono stata parecchio male, tra periodi di depressione e un casino di altri periodi che ho vissuto... apatia, rabbia repressa, scissione... Molte cose.
La scissione mi è capitata da quando avevo deciso di smettere di pensare, e questo significa spegnere Me, perché avevo capito che in realtà Me è male.
Ma spegnere Me è stata una gran cazzata perché mi ha portato alla confusione più totale, ho avuto diversi problemi di memoria, l'ansia che mi bloccava... A causa di questo sono stata anche bocciata a scuola.
Ho capito che dovevo iniziare a pensare di nuovo, difatti facendolo ora mi ricordo come ci si comporta.

Il problema di tutto ciò?
È che io vivo male.
Sì, in realtà ho una bella vita, nel senso che non è male, le cose che ho mi piacciono e mi accontento. L'unica cosa di cui non mi sono mai accontentata è la gente.
Perché l'ho sempre capita, ho sempre capito quello che gli passa per la testa, quello che una persona desisdera, non in generale, ma in un preciso momento, e so quello che spera e so quello che odia... In poche parole riesco a percepire le emozioni delle persone, di conseguenza riesco a intuire le parole che una persona mi starà per dire. Ho poi scoperto di essere una Persona Altamente Sensibile, e purtroppo faccio parte solo del 20% della popolazione... quindi nessuno potrà mai capire che le mie regole sono semplici e ovvie, che la più ovvia è che basta dire sempre la verità, ed io sto spesso male perché ho capito che il mondo è praticamente falso.
Cmq la domanda è perché la gente non riesce ad arrivare alle cose che capisco io.
Il perché lo so, l'ho percepito da sola.
Ma vorrei sapere il perché vostro, in generale.
Perché le persone seguono le loro regole di vita, quando le mie regole riuscirebbero a dare un vero e proprio ordine e renderebbero la vita di tutti più semplice?
Il bello è che queste regole le applico ogni giorno, ma nessuno capisce mai...
Difatti, chiedo ancora a Dio il perché mi abbia mandato in un mondo così stupido...
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597

Gentile utente,

"..la domanda è perché la gente non riesce ad arrivare alle cose che capisco io. .."
La risposta è che ogni persona vede le cose a modo proprio, e di conseguenza si dà delle proprie regole. E dunque è praticamente impossibile trovare una Sua fotocopia..

Col passare del tempo questo si riesce a capirlo e - non sempre - ad accettarlo.

"..Il problema è che vivo male ..."
E quando succede ciò
è opportuno chiedersi se sia il proprio punto di vista o di partenza ad esserne la causa,
oppure il mondo "che sta fuori" di noi.





Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Quando vivo male sono consapevole del fatto che la colpa viene causata dal mondo là fuori, perché le persone non arrivano a pensare quello che penso io, che sono praticamente dei modi di vivere più semplici.
Quindi mi porto a convincere che le persone e le cose che fanno non siano interessanti, perché fanno cose scontate... perciò è vero che mi annoio facilmente, e a causa di questo vivo male e spesso sento la voglia di morire...
Non so per quanto resisterò ancora, perché non è la prima volta che mi sento così frustata dal mio essere, e in tutte 'ste volte ho sperato di morire.

Però è OK, forse questa domanda aveva più uno scopo di sfogo, essendo cosciente di molte cose, sono cosciente anche del fatto che la via di uscita non esiste.

La ringrazio tanto, buona giornata e buon lavoro.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
La via d'uscita esiste.
Può chiederesi se il Suo sia l'unico modo di stare nel mondo,
oppure se abbiano posto anche punti di vista differnti,
che a Lei sembrano poco interessanti,
ma agli interessati no.