Delusione
Salve,vi scrivo perchè vorrei avere dei consigli riguardo la situazione che sto attraversando.Purtroppo non riesco più a lasciarmi andare nei rapporti con gli altri.Cerco sempre di evitare di legarmi a qualcuno,ho sempre il timore di affezionarmici e poi che mi deluda.Per anni non riuscivo a porre fine a dei rapporti di circostanza sia di tipo amoroso(ho incontrato persone indecise,a volte ambigue e che non mi davano certezze o che scappavano dalle responsabilità)sia in amicizia(rapporti con persone che mi dicevano ti voglio bene ,ci tengo a te e poi mi facevano tanto male e mi giudicavano.Ho provato a staccarmi da questa gente ma quando mi cercavano per chiarire io davo una possibilità pensando fosse diverso.Non potevo essere del tutto me stessa,mi sembrava di vivere in un limbo.Non potevo esprimermi come volevo e dire ciò che pensavo perchè giudicavano e non rispettavano il mio modo di essere e pensare.Sentivo egoismo ed invidia.Facevano a gara per apparire migliori e oscurarmi.Con gli anni ho capito il perchè di ogni comportamento.Ho saputo cose di me che nemmeno io sapevo.)Evito di conoscere gente,di aprirmi.Sono una ragazza educata e rispettosa,gentile e disponibile.Cerco sempre di non ferire gli altri e aiuto sempre disinteressatamente chi ha bisogno.Nei rapporti con gli altri davo sempre me stessa,non giudicavo,parlavo sempre in modo pacato se avevo qualcosa che non mi andava bene.Gli altri però non erano così me lo facevano credere.Se non volevo uscire o fare qualcosa con queste persone,sentivo sempre delle battute da parte loro;se conoscevo un ragazzo cercavano di allontanarci.Lo stesso avveniva se conoscevo nuovi amici.Se stavo male o se non ero d'umore non potevo permettermi di mostrare il mio stato ma dovevo controllare le mie emozioni.Mi sentivo controllata,costretta e oppressa.Quando dicevo che certe cose non le sopportavo più non cambiava nulla.Si impicciavano nelle mie cose private,dubitavano di ogni cosa e hanno mancato di rispetto ai miei cari.Hanno fatto cose gravissime.Non sono una persona che si lascia usare ne che è succube degli altri.Non ho mai amato le persone insistenti e invadenti ne il pettegolezzo.Al contrario amo la gente sincera,limpida e priva di pregiudizi.Poi ho messo fine a tutto questo.Non ce la facevo più.Ho preso forza e ho allontanato da me questa gente.Ora però dopo aver passato tutto questo incubo non so nemmeno come si fa a fidarsi di qualcuno,a credere che qualcuno sia sincero nei miei confronti.Ho anche evitato di avere storie sentimentali.Accanto a me voglio persone che non scappano davanti alle responsabilità e che mi amino davvero senza condizioni.Non mi accontento di storie frivole.Quando riflettevo tra me e me su queste cose mi chiedevo se il problema potevo essere io ma non era così.Certe cose bisogna vederle in maniera distaccata.Vorrei poter cancellare tutte quelle cose che non avrei mai voluto nella mia vita,purtroppo posso solo cercare di mettere su le basi per incominciare a vivere.
[#1]
Cara Utente,
la situazione e la sua sofferenza sono piuttosto chiare, ma non lo è altrettanto la sua richiesta.
Cosa intendeva chiederci di preciso?
Ha delle domande specifiche?
la situazione e la sua sofferenza sono piuttosto chiare, ma non lo è altrettanto la sua richiesta.
Cosa intendeva chiederci di preciso?
Ha delle domande specifiche?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Buonasera Dr.ssa Massaro,La ringrazio per avermi risposto.
Vorrei appunto capire il perchè non riesco a sbloccarmi nei confronti degli altri,ho paura ad aprirmi ed esprimermi .E' come se sapessi già come andrà e lascio perdere.Ho passato anni di oppressione che non ho più la forza ne la voglia che si ripeta quello che ho passato.Preferisco la solitudine e mi chiudo in me stessa.Tutto ciò mi ha fatto perdere la voglia di impegnarmi in quello che facevo,è come se avessi messo in standby la mia vita e mi manca quella spinta per motivarmi.Se rifletto a quante cose frivole ci stavano nella mia vita anni fa,se penso a come mi ero ridotta mi sento veramente in colpa verso me stessa e verso chi mi ha voluto un bene sincero e ci stava male nel vedermi in quello stato.Quando guardo indietro non vedo la vera me,quella non ero veramente io ma quella che si adattava a ciò che volevano gli altri.Come posso credere in qualcosa se non riesco nemmeno a muovermi da questo timore?Aprimi a qualcuno che poi si comporta male con me o che scappa che senso ha?
Vorrei appunto capire il perchè non riesco a sbloccarmi nei confronti degli altri,ho paura ad aprirmi ed esprimermi .E' come se sapessi già come andrà e lascio perdere.Ho passato anni di oppressione che non ho più la forza ne la voglia che si ripeta quello che ho passato.Preferisco la solitudine e mi chiudo in me stessa.Tutto ciò mi ha fatto perdere la voglia di impegnarmi in quello che facevo,è come se avessi messo in standby la mia vita e mi manca quella spinta per motivarmi.Se rifletto a quante cose frivole ci stavano nella mia vita anni fa,se penso a come mi ero ridotta mi sento veramente in colpa verso me stessa e verso chi mi ha voluto un bene sincero e ci stava male nel vedermi in quello stato.Quando guardo indietro non vedo la vera me,quella non ero veramente io ma quella che si adattava a ciò che volevano gli altri.Come posso credere in qualcosa se non riesco nemmeno a muovermi da questo timore?Aprimi a qualcuno che poi si comporta male con me o che scappa che senso ha?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.1k visite dal 21/11/2017.
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