Microinfusore diabete tipo 1 e rapporti
Buonasera cari medici di questo splendido forum,
vi scrivo questa mail per dirvi che sono un ragazzo di 19 anni, diabetico dall'età di 14 e utilizzatore del Microinfusore praticamente da subito dopo aver imparato a gestirmi comunque con le penne. Ho un ottimo rapporto con amici e famiglia e sono stato fidanzato per 2 anni, fino a pochi mesi fa, ed ora mi trovo all'estero per Erasmus.
Il problema che più mi affligge è che da quando mi son lasciato con la mia ormai ex ragazza, ho difficoltà a mettermi in gioco con l'altro sesso temendo giudizi per la mia malattia ma soprattutto per la macchinetta che mi permette di vivere in maniera direi eccellente (tranne per alcuni momenti di odio d'estate, infatti al mare vado poco perchè non voglio che mi vedano e facciano domande per il cerotto che si vede) ed ora che sono in Erasmus ho conosciuto molta gente alla quale però non ho detto tutta la verità infatti non sanno che io sia diabetico e mi è capitato di aver rifiutato un rapporto occasionale con una ragazza proprio per timore che vedesse il micro che avrei dovuto togliere.
La mia domanda è come dovrei comportarmi, io ho sempre accettato il diabete, tuttavia, da vari mesi a questa parte mi sento molto limitato in quanto è come se non potessi essere rilassato e godermi i momenti che accadono in maniera spensierata perchè pongo sempre molta attenzione al diabete e soprattutto al micro, dovrei dirlo e come, soprattutto in maniera non pesante?
E secondo voi se,qualora, dovesse ripresentarsi l'occasione di avere un rapporto sessuale con una ragazza non proprio la mia "ragazza" come dovrei agire?
Grazie infinite a chiunque mi risponderà e scusate se sono sembrato ansioso ma è comunque molto tempo che mi pongo questi interrogativi che mi frenano e mi sembra di mentire a loro ma soprattutto a me stesso..
Saluti
vi scrivo questa mail per dirvi che sono un ragazzo di 19 anni, diabetico dall'età di 14 e utilizzatore del Microinfusore praticamente da subito dopo aver imparato a gestirmi comunque con le penne. Ho un ottimo rapporto con amici e famiglia e sono stato fidanzato per 2 anni, fino a pochi mesi fa, ed ora mi trovo all'estero per Erasmus.
Il problema che più mi affligge è che da quando mi son lasciato con la mia ormai ex ragazza, ho difficoltà a mettermi in gioco con l'altro sesso temendo giudizi per la mia malattia ma soprattutto per la macchinetta che mi permette di vivere in maniera direi eccellente (tranne per alcuni momenti di odio d'estate, infatti al mare vado poco perchè non voglio che mi vedano e facciano domande per il cerotto che si vede) ed ora che sono in Erasmus ho conosciuto molta gente alla quale però non ho detto tutta la verità infatti non sanno che io sia diabetico e mi è capitato di aver rifiutato un rapporto occasionale con una ragazza proprio per timore che vedesse il micro che avrei dovuto togliere.
La mia domanda è come dovrei comportarmi, io ho sempre accettato il diabete, tuttavia, da vari mesi a questa parte mi sento molto limitato in quanto è come se non potessi essere rilassato e godermi i momenti che accadono in maniera spensierata perchè pongo sempre molta attenzione al diabete e soprattutto al micro, dovrei dirlo e come, soprattutto in maniera non pesante?
E secondo voi se,qualora, dovesse ripresentarsi l'occasione di avere un rapporto sessuale con una ragazza non proprio la mia "ragazza" come dovrei agire?
Grazie infinite a chiunque mi risponderà e scusate se sono sembrato ansioso ma è comunque molto tempo che mi pongo questi interrogativi che mi frenano e mi sembra di mentire a loro ma soprattutto a me stesso..
Saluti
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Gentile utente,
il diabete è una patologia comunemente conosciuta,
(forse quello giovanile un po' meno, ma molti hanno parenti anziani diabetici..)
e dunque anche le ragazze che Lei potrà conoscere non ne sono all'oscuro, non penseranno a chissà quale malattia.
Penso che forse il passaggio dalla "ragazza storica",
che assicurava continuità e conosceva tutti i particolari,
a ragazze magari occasionali,
penso - dicevo - che possa essere questa la fonte dell'ansia
più che il microinfusore.
Chissà se Le può interessare questa lettura specifica su "Il disagio psicologico nella malattia cronica: adolescenza e diabete di tipo 1"
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1086-il-disagio-psicologico-nella-malattia-cronica-adolescenza-e-diabete-di-tipo-1.html
Saluti cordiali.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 20/11/2017.
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Approfondimento su Diabete
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