La paura di essere stupido
Salve,
vi contatto per un problema che mi sta letteralmente rovinando l’esistenza. A voi potrà pure sembrare irrazionale e privo di qualsiasi logica, ma io ormai lotto costantemente con il pensiero di essere stupido. Nutro proprio la paura di avere un ritardo mentale o comunque qualche problema dal punto di vista cognitivo.
In alcune situazioni mi sembra, infatti, di non riuscire proprio più a capire nulla.
A volte mi capita anche durante lo svolgimento di una normale conversazione di non riuscire più a capire il senso di ciò che l’interlocutore sta dicendo.
Penso sinceramente di avere un problema di fobia sociale anche se è solo una mia idea e nessuno specialista mi ha mai dato conferma di ciò.
Io onestamente sono molto preoccupato perché non mi sento in grado di fare cose che per tutte le altre persone risultano essere semplici e assolutamente normali.
Ho paura per il mio futuro soprattutto lavorativo.
Ciò che vorrei sapere è se sono io che mi sto condizionando negativamente con questo tipo di pensieri oppure se oggettivamente c’è in me qualcosa che non funziona a dovere.
Questo schema di pensiero si è, inoltre, rinforzato negli ultimi giorni a causa di un’esperienza lavorativa che è andata male. Io vorrei solo capire se le mie difficoltà siano da imputarsi alla mia emotività. Può essere che uno stato d’ansia molto intenso vada a compromettere pesantemente l’apprendimento e la capacità di ragionare? Vi ringrazio in anticipo per le risposte.
vi contatto per un problema che mi sta letteralmente rovinando l’esistenza. A voi potrà pure sembrare irrazionale e privo di qualsiasi logica, ma io ormai lotto costantemente con il pensiero di essere stupido. Nutro proprio la paura di avere un ritardo mentale o comunque qualche problema dal punto di vista cognitivo.
In alcune situazioni mi sembra, infatti, di non riuscire proprio più a capire nulla.
A volte mi capita anche durante lo svolgimento di una normale conversazione di non riuscire più a capire il senso di ciò che l’interlocutore sta dicendo.
Penso sinceramente di avere un problema di fobia sociale anche se è solo una mia idea e nessuno specialista mi ha mai dato conferma di ciò.
Io onestamente sono molto preoccupato perché non mi sento in grado di fare cose che per tutte le altre persone risultano essere semplici e assolutamente normali.
Ho paura per il mio futuro soprattutto lavorativo.
Ciò che vorrei sapere è se sono io che mi sto condizionando negativamente con questo tipo di pensieri oppure se oggettivamente c’è in me qualcosa che non funziona a dovere.
Questo schema di pensiero si è, inoltre, rinforzato negli ultimi giorni a causa di un’esperienza lavorativa che è andata male. Io vorrei solo capire se le mie difficoltà siano da imputarsi alla mia emotività. Può essere che uno stato d’ansia molto intenso vada a compromettere pesantemente l’apprendimento e la capacità di ragionare? Vi ringrazio in anticipo per le risposte.
[#1]
Potrebbe essere uno stato d'ansia.
Ma in prima battuta sarebbe il caso di parlare di questo stato di disagio col medico di base e valutare cosa fare per accertare l'esistenza di una problematica.
Se all'età di 30 aa, una persona avesse un ritardo, sarebbe stato segnalato molto tempo fa, ai tempi delle scuole, o addirittura prima.
Cordiali saluti,
Ma in prima battuta sarebbe il caso di parlare di questo stato di disagio col medico di base e valutare cosa fare per accertare l'esistenza di una problematica.
Se all'età di 30 aa, una persona avesse un ritardo, sarebbe stato segnalato molto tempo fa, ai tempi delle scuole, o addirittura prima.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 13.9k visite dal 20/11/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.