Merito di morire
Dottori, sono disperata, non so più cosa devo fare, l'unica cosa che so è che la mia morte può salvare la mia famiglia
Sono la loro rovina, è tutta colpa mia
ho fatto ammalare mio padre, mia sorella, mia mamma
Se muoio tutto tornerà alla normalità, sento come se sia una decisione già presa dall'alto, mi sento tanto sola
Non so che domanda fare , so solo che ho bisogno di qualcuno
Sto morendo nel mio senso di colpa
Sono la loro rovina, è tutta colpa mia
ho fatto ammalare mio padre, mia sorella, mia mamma
Se muoio tutto tornerà alla normalità, sento come se sia una decisione già presa dall'alto, mi sento tanto sola
Non so che domanda fare , so solo che ho bisogno di qualcuno
Sto morendo nel mio senso di colpa
[#1]
Gentile ragazza,
potresti per favore chiarire che cosa ti è successo, in modo da poterci aiutare nel darti una risposta sensata?
Cordiali saluti,
potresti per favore chiarire che cosa ti è successo, in modo da poterci aiutare nel darti una risposta sensata?
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile utente,
ci scrive che "l'unica cosa che so è che la mia morte può salvare la mia famiglia..",
ma non riesco a pensarLa così onnipotente e .. salvifica.
La percepisco invece come sofferente e senza vie di uscita da qualche pasticcio che ha combinato, oppure che ritiene di aver compiuto.
Il senso di colpa non sempre è collegato alle colpe reali.. talvolta sboccia autonomamente..
Se Lei è così angosciata si rivolga al più presto di persona ad un nostro/a Collega! non è proprio il caso di "sentire dall'alto" decisioni già prese: da chi? perchè?
ci scrive che "l'unica cosa che so è che la mia morte può salvare la mia famiglia..",
ma non riesco a pensarLa così onnipotente e .. salvifica.
La percepisco invece come sofferente e senza vie di uscita da qualche pasticcio che ha combinato, oppure che ritiene di aver compiuto.
Il senso di colpa non sempre è collegato alle colpe reali.. talvolta sboccia autonomamente..
Se Lei è così angosciata si rivolga al più presto di persona ad un nostro/a Collega! non è proprio il caso di "sentire dall'alto" decisioni già prese: da chi? perchè?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Ex utente
Prima che io nascessi la mia famiglia stava bene, poi sono nata io e mio padre è caduto in depressione, adesso che ho 20 anni e sono ferma da 3 anni mi rendo conto che la colpa è solo mia
Sono sempre stata cattiva, ho fatto del male a tutti e non l'ho mai capito
voglio non sentire più niente, non ne posso più
Quando morirò pagherò per tutto
È giusto così
Sono sempre stata cattiva, ho fatto del male a tutti e non l'ho mai capito
voglio non sentire più niente, non ne posso più
Quando morirò pagherò per tutto
È giusto così
[#4]
Gentile utente,
se è nata non è colpa Sua, non lo aveva chiesto; è stata una intenzione o una svista dei Suoi genitori.
La depressione di Suo padre chissà se è collegata alla Sua venuta al mondo.
mi dispiace molto della Sua infelicità,
che avrebbe bisogno di essere accolta di persona da una nostra collega.
Noi online più di questo non riusciamo a fare.
[#17]
Ex utente
Dottoressa vorrei chiederle un'altra cosa: secondo le modalità della terapia (a prescindere dall'orientamento), se un paziente si trova in un momento di panico da solo e vorrebbe poter parlare subito con il terapeuta, lo può fare? So che è da decidere con il terapeuta stesso, ma vorrei sapere se è qualcosa di funzionale o meno, perché io ad esempio adesso, per cause esterne, sono in una situazione di panico perché non ci sono vie d'uscita e penso al peggio, vorrei sentirmi con lei solo per non sentirmi così sola ma non posso farlo e non so come poter andare avanti (con andare avanti intendo proprio questa notte e domani)
[#18]
Gentile utente,
in linea di massima la risposta è NO, salvo accordi diversi con la psicoterapeuta.
Potete però lavorare insieme su "come" gestire da sola queste situazioni.
Una buona nottata; ascolti la radio, veda la TV o faccia qualcosa che Le piace.
in linea di massima la risposta è NO, salvo accordi diversi con la psicoterapeuta.
Potete però lavorare insieme su "come" gestire da sola queste situazioni.
Una buona nottata; ascolti la radio, veda la TV o faccia qualcosa che Le piace.
Questo consulto ha ricevuto 19 risposte e 6.3k visite dal 17/11/2017.
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