Mi sento vecchia e finita del tutto a 33 anni
Gentilissimi Medici, il mese prossimo compirò 33 anni e mezzo e non mi sono mai sentita fallita, vecchia e finita come ora.
Stamattina mi è successa una cosa che potrebbe sembrare insensata e stupida, ma che mi ha fatto davvero sentire male.
Ero in giro e sono passata vicino a un ragazzo di colore che chiedeva l'elemosina, uno di quelli che si vedono spesso nei marciapiedi, e non mi ha guardato e non mi ha detto nulla.
Subito dopo di me è passato un gruppo di studentesse del liceo, sono sicura che non avessero più di 18 anni, lui le ha guardate e le ha salutate con un sorriso.
In quel momento mi sono sentita una vecchia invisibile, perché fino ai 32 anni anche io venivo salutata da quella gente.
Passavo e mi sentivo dire "Ciao bellissima, come stai? Vuoi qualcosa?".
ORA NON MI SUCCEDE PIÙ, sembra che non mi noti più nessuno.
Mi è capitato anche di incontrare persone che fino all'anno scorso mi davano del TU, mentre adesso mi danno del LEI.
Io mi guardo allo specchio e mi vedo sempre uguale, ho solo qualche ruga di espressione in più e il viso non è più tondo come un tempo.
Caratterialmente, però, sono sempre la stessa persona.
Mi sento sempre UNA BAMBINA nel corpo di UNA DONNA, e vedere la gente trattarmi come un'ADULTA mi fa davvero soffrire.
Non ho mai avuto un ragazzo in tutta la mia vita, non ho mai viaggiato, non ho mai avuto un vero amico e NON HO MAI FATTO NULLA CHE MI FACCIA SENTIRE FELICE DELLA VITA CHE HO VISSUTO.
Perché io nella mia vita non ho mai fatto niente, neppure le esperienze che dovrebbe fare ogni ragazza.
Essere arrivata alla fatidica età di 33 anni senza aver nulla da raccontare al mondo è una consapevolezza che mi sta uccidendo.
Ogni mattina mi sveglio e l'unica cosa che vorrei è sparire da questo mondo.
In passato sono stata in cura da una psicologa per il rapporto conflittuale che ho con i miei genitori e per il problema di non essere riuscita ad accettare il mio diabete mellito insulino/dipendente, ma a parte darmi una terapia a base di antidepressivi e ansiolitici non hanno fatto un granché.
Mi sento più MORTA che VIVA.
UNA VECCHIA FALLITA A TUTTI GLI EFFETTI.
Stamattina mi è successa una cosa che potrebbe sembrare insensata e stupida, ma che mi ha fatto davvero sentire male.
Ero in giro e sono passata vicino a un ragazzo di colore che chiedeva l'elemosina, uno di quelli che si vedono spesso nei marciapiedi, e non mi ha guardato e non mi ha detto nulla.
Subito dopo di me è passato un gruppo di studentesse del liceo, sono sicura che non avessero più di 18 anni, lui le ha guardate e le ha salutate con un sorriso.
In quel momento mi sono sentita una vecchia invisibile, perché fino ai 32 anni anche io venivo salutata da quella gente.
Passavo e mi sentivo dire "Ciao bellissima, come stai? Vuoi qualcosa?".
ORA NON MI SUCCEDE PIÙ, sembra che non mi noti più nessuno.
Mi è capitato anche di incontrare persone che fino all'anno scorso mi davano del TU, mentre adesso mi danno del LEI.
Io mi guardo allo specchio e mi vedo sempre uguale, ho solo qualche ruga di espressione in più e il viso non è più tondo come un tempo.
Caratterialmente, però, sono sempre la stessa persona.
Mi sento sempre UNA BAMBINA nel corpo di UNA DONNA, e vedere la gente trattarmi come un'ADULTA mi fa davvero soffrire.
Non ho mai avuto un ragazzo in tutta la mia vita, non ho mai viaggiato, non ho mai avuto un vero amico e NON HO MAI FATTO NULLA CHE MI FACCIA SENTIRE FELICE DELLA VITA CHE HO VISSUTO.
Perché io nella mia vita non ho mai fatto niente, neppure le esperienze che dovrebbe fare ogni ragazza.
Essere arrivata alla fatidica età di 33 anni senza aver nulla da raccontare al mondo è una consapevolezza che mi sta uccidendo.
Ogni mattina mi sveglio e l'unica cosa che vorrei è sparire da questo mondo.
In passato sono stata in cura da una psicologa per il rapporto conflittuale che ho con i miei genitori e per il problema di non essere riuscita ad accettare il mio diabete mellito insulino/dipendente, ma a parte darmi una terapia a base di antidepressivi e ansiolitici non hanno fatto un granché.
Mi sento più MORTA che VIVA.
UNA VECCHIA FALLITA A TUTTI GLI EFFETTI.
[#1]
Gentile ragazza, spero che la psicoterapia che ha fatto abbia migliorato i rapporti coi genitori almeno in parte, questo e’ Importante , ma anche avere un progetto e’ importante, cioè proporsi di fare un certo lavoro, per diventare indipendente e sicura , la bellezza e la giovinezza certo sono
un aiuto e a 33 anni non e’ Il
caso di disperarsi .. cosa fa nella vita? Lavora? Vorrebbe lavorare? Pensi anche che ci si può migliorare sia
esteticamente che a livello interiore, bisogna crederci, cercare aiuto ancora.. disperarsi perche’? Cambiare si puo’, ci parli di se’ della sua storia e dei suoi progetti .. l’ aspettiamo..
un aiuto e a 33 anni non e’ Il
caso di disperarsi .. cosa fa nella vita? Lavora? Vorrebbe lavorare? Pensi anche che ci si può migliorare sia
esteticamente che a livello interiore, bisogna crederci, cercare aiuto ancora.. disperarsi perche’? Cambiare si puo’, ci parli di se’ della sua storia e dei suoi progetti .. l’ aspettiamo..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Utente
Gentilissima Dottoressa, grazie per la sua risposta.
Purtroppo la psicoterapia non ha migliorato i rapporti con i miei genitori, anzi, ogni volta che provo a parlare con loro di cosa provo e di cosa mi fa star male mi rispondono che non vogliono essere stressati e che a 33 anni me la devo sbrigare da sola.
Mio padre un po' di tempo fa mi ha detto che sono una persona inutile e che nessuno mi ha mai considerato nella vita, e mia madre non perde tempo per prendersi gioco di me con mia sorella minore.
Ormai a queste cose ci ho fatto l'abitudine e non mi stupiscono più.
Certo, sarebbe bello se riuscissi a dimostrare loro che non sono nulla di quello che pensano, ma ORMAI CREDO DI AVER ESAURITO LE CARTUCCE.
Sto cercando lavoro, recentemente ho portato curriculum in diverse agenzie interinali, spero che prima o poi mi richiamino.
Però mi manca la forza, la voglia di andare avanti in questa vita, mi sento una morta in piedi e la consapevolezza degli anni che passano mi sta logorando.
Non ho più quella SPERANZA CHE AVEVO A 20 ANNI.
Purtroppo la psicoterapia non ha migliorato i rapporti con i miei genitori, anzi, ogni volta che provo a parlare con loro di cosa provo e di cosa mi fa star male mi rispondono che non vogliono essere stressati e che a 33 anni me la devo sbrigare da sola.
Mio padre un po' di tempo fa mi ha detto che sono una persona inutile e che nessuno mi ha mai considerato nella vita, e mia madre non perde tempo per prendersi gioco di me con mia sorella minore.
Ormai a queste cose ci ho fatto l'abitudine e non mi stupiscono più.
Certo, sarebbe bello se riuscissi a dimostrare loro che non sono nulla di quello che pensano, ma ORMAI CREDO DI AVER ESAURITO LE CARTUCCE.
Sto cercando lavoro, recentemente ho portato curriculum in diverse agenzie interinali, spero che prima o poi mi richiamino.
Però mi manca la forza, la voglia di andare avanti in questa vita, mi sento una morta in piedi e la consapevolezza degli anni che passano mi sta logorando.
Non ho più quella SPERANZA CHE AVEVO A 20 ANNI.
[#3]
Eppure, carissima, proprio per dimostrare che sbagliano , che non hanno capito, non può dargliela vinta e gettare la spugna..usi la rabbia e il dolore che c'è in Lei per reagire, senza discutere che non serve, ma per cambiare, ogni giorno un poco, non dia retta al .. persecutore interno.. che le dice che magari hanno ragione loro.. sorrida agli altri, riprenda un pò di sano narcisismo, anche un parrucchiere un trucco un rossetto sono battaglie vinte.. cerchi di riallacciare rapporti con le amiche, gli amici di prima, senza pensare che agli altri non importi di Lei.. la gente può essere migliore di quel che sembra.. Spero che mi ascolti e che afferri questo salvagente.. facciamo il tifo per Lei, ci riscriva, l'aspettiamo..!!
[#4]
Gentile Utente,
è interessante come Lei si veda e dia molta importanza a se stessa attraverso gli occhi degli altri e non i Suoi.
Un giorno un ragazzo di colore non Le chiede l'elemosina (forse perchè avrà pensato che Lei andava troppo di fretta o che non gli avrebbe sganciato nemmeno un euro, cosa ben più probabile nel ragionamento di chi chiede l'elemosina!) e questa cosa La getta nello sconforto...!!!
I Suoi genitori (o chicchessia) esprimono un giudizio (magari non felice) sul Suo conto e Lei dà peso a tutto ciò!
Ma Lei che cosa pensa di se stessa?
E soprattutto, davvero desidera le attenzioni di chicchessia?
Non si vede bene perchè ancora oggi ritiene di non aver fatto delle esperienze? Io vorrei capire perchè non le ha fatte, se ha avuto qualche timore nel fare determinate esperienze o se non ne ha avuto l'occasione e soprattutto che cosa Le impedisce di farle ora, queste esperienze.
In ogni caso, la psicoterapia non deve cambiare i Suoi genitori, sui quali nessuno ha questo potere. La psicoterapia serve per cambiare Lei e il modo in cui osserva e affronta la realtà.
Inoltre, lo psicologo psicoterapeuta NON può prescrivere ansiolitici, nè farmaci di alcun tipo.
Cordiali saluti,
è interessante come Lei si veda e dia molta importanza a se stessa attraverso gli occhi degli altri e non i Suoi.
Un giorno un ragazzo di colore non Le chiede l'elemosina (forse perchè avrà pensato che Lei andava troppo di fretta o che non gli avrebbe sganciato nemmeno un euro, cosa ben più probabile nel ragionamento di chi chiede l'elemosina!) e questa cosa La getta nello sconforto...!!!
I Suoi genitori (o chicchessia) esprimono un giudizio (magari non felice) sul Suo conto e Lei dà peso a tutto ciò!
Ma Lei che cosa pensa di se stessa?
E soprattutto, davvero desidera le attenzioni di chicchessia?
Non si vede bene perchè ancora oggi ritiene di non aver fatto delle esperienze? Io vorrei capire perchè non le ha fatte, se ha avuto qualche timore nel fare determinate esperienze o se non ne ha avuto l'occasione e soprattutto che cosa Le impedisce di farle ora, queste esperienze.
In ogni caso, la psicoterapia non deve cambiare i Suoi genitori, sui quali nessuno ha questo potere. La psicoterapia serve per cambiare Lei e il modo in cui osserva e affronta la realtà.
Inoltre, lo psicologo psicoterapeuta NON può prescrivere ansiolitici, nè farmaci di alcun tipo.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 27.3k visite dal 17/11/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Diabete
Il diabete (o diabete mellito) è una malattia cronica dovuta a un eccesso di glucosio nel sangue e carenza di insulina: tipologie, fattori di rischio, cura e prevenzione.