Presunto disturbo ciclotimico o DBP?
Gentili dottori, Vi espongo la mia situazione riguardo a delle problematiche che mi tormentano da tempo. Sono un ragazzo di 26 anni in ottima salute, ma credo di avere dei presunti disturbi dell'umore, oltre ad essere particolarmente ansioso. Fin da piccolo il mio umore è sempre stato altalenante, mutando anche a distanza di poche ore e nell'arco della stessa giornata. Ma tutto questo non ha mai causato particolari problemi ,e fin qui potrebbe sembrare una cosa normale, che tutti noi abbiamo. Dall'adolescenza invece, a partire dagli anni della scuola superiore, le mie idee riguardo la scelta del lavoro sono state sempre instabili. Passavo dal voler fare una cosa, ad un'altra. Senza mai trovare la giusta motivazione per scegliere il mio percorso. Ancora oggi, nel mio lavoro e anche in quello precedente, alterno giorni in cui mi sento motivato e sono più produttivo (la mia autostima è più alta, e mi piace stare a contatto e parlare con gli altri), ad altri invece in cui mi sento senza speranze, e di nuovo indeciso sul fatto che magari potrei trovare di meglio, e tendo a cercare altro (La mia autostima è più bassa, mi sento in uno stato di tensione dovuto all'ansia ,e tendo a parlare meno). Ma nonostante ciò, la cosa che mi crea più preoccupazione riguarda il rapporto con la mia ragazza. Stiamo insieme da 5 anni, lei per me è eccezionale, ha un bel carattere e sembra fatta apposta per me, perchè mi sa prendere e non mi fa mancare mai nulla. Il problema è che a volte, per qualche giorno i miei sentimenti sembrano quasi appiattiti. È come se non provassi più emozioni, e mi sento vuoto. Dopo tale breve periodo che dura qualche giorno, i miei sentimenti per lei tornano nuovamente, a volte più amplificati di prima. Tutto questo va avanti da parecchio tempo. Cosa significa secondo voi? E solitamente secondo le vostre esperienze, in quale disturbo è associata questa manifestazione? Non vorrei mai mandare all'aria tutto, anche perchè sento di amarla e con lei sto bene, a differenza delle altre con cui sono stato in passato. Facendo delle ricerche su internet, mi sono rivisto molto in due disturbi : Il disturbo ciclotimico, e il disturbo di personalità borderline. So che è controproducente fare autodiagnosi, in quanto spetta ad uno specialista e magari le mie sono soltanto inutili paranoie. Ma mi chiedo, cosa ne pensate? E se dovrei rivolgermi secondo voi di persona ad un medico psichiatra, o basterebbe un consulto con uno psicologo non necessariamente psicoterapeuta? Grazie in anticipo
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Gentile Utente,
non è possibile fare autodiagnosi né fare diagnosi on line, occorre una valutazione specialistica diretta per raccogliere ogni elemento utile e stabilire cosa sia opportuno fare.
Gli elementi e le criticità che lei espone sia per quanto riguarda la sua storia pregressa sia per quella attuale e di coppia andrebbero contestualizzati alla luce della sua storia di vita personale e familiare.
Dato comunque che le difficoltà da lei citate non sono di recente esordio, sarebbe opportuno che lei incontrasse uno specialista al fine di ricevere risposte corrette e complete che da qui non possiamo darle per via del mezzo virtuale e dell'impossibilità di approfondire come si dovrebbe.
Per una valutazione può rivolgersi a tutte e tre le figure. Per eventuale psicoterapia lo psicologo/psicoterapeuta ed entrambi (sia psicologo sia psicologo/psicoterapeuta)potranno inviarla anche a uno psichiatra qualora ne rilevassero la necessità.
Lo specialista psichiatra può prescriverle anche eventuale trattamento farmacologico.
Per ulteriore chiarezza su queste figure professionali le segnalo questa lettura di approfondimento
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1404-quale-professionista-psi.html
Cordialità
non è possibile fare autodiagnosi né fare diagnosi on line, occorre una valutazione specialistica diretta per raccogliere ogni elemento utile e stabilire cosa sia opportuno fare.
Gli elementi e le criticità che lei espone sia per quanto riguarda la sua storia pregressa sia per quella attuale e di coppia andrebbero contestualizzati alla luce della sua storia di vita personale e familiare.
Dato comunque che le difficoltà da lei citate non sono di recente esordio, sarebbe opportuno che lei incontrasse uno specialista al fine di ricevere risposte corrette e complete che da qui non possiamo darle per via del mezzo virtuale e dell'impossibilità di approfondire come si dovrebbe.
Per una valutazione può rivolgersi a tutte e tre le figure. Per eventuale psicoterapia lo psicologo/psicoterapeuta ed entrambi (sia psicologo sia psicologo/psicoterapeuta)potranno inviarla anche a uno psichiatra qualora ne rilevassero la necessità.
Lo specialista psichiatra può prescriverle anche eventuale trattamento farmacologico.
Per ulteriore chiarezza su queste figure professionali le segnalo questa lettura di approfondimento
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1404-quale-professionista-psi.html
Cordialità
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Ex utente
Gentile Dr.ssa Rinella,
La ringrazio principalmente per avermi risposto. Sono totalmente d'accordo su quello che dice, non ci sono dubbi che online sia impossibile effettuare diagnosi di questo tipo, e anche per questo ho già chiesto precedentemente quale fosse lo specialista giusto da incontrare di persona. Quello che vorrei capire è, solitamente chi è affetto da questo tipo di disturbi, sarebbe in grado di riconoscersi nelle descrizioni? O il disturbo di personalità stesso (essendo egosintonico) lo vieta? Dopodichè faccio un esempio; Qualora dovessi fare un colloquio con uno psichiatra o psicologo/psicoterapeuta per un problema di attacchi di panico, (E quindi tutt'altro discorso) si accorgerebbe ugualmente se fosse anche presente un disturbo di personalità?
La ringrazio principalmente per avermi risposto. Sono totalmente d'accordo su quello che dice, non ci sono dubbi che online sia impossibile effettuare diagnosi di questo tipo, e anche per questo ho già chiesto precedentemente quale fosse lo specialista giusto da incontrare di persona. Quello che vorrei capire è, solitamente chi è affetto da questo tipo di disturbi, sarebbe in grado di riconoscersi nelle descrizioni? O il disturbo di personalità stesso (essendo egosintonico) lo vieta? Dopodichè faccio un esempio; Qualora dovessi fare un colloquio con uno psichiatra o psicologo/psicoterapeuta per un problema di attacchi di panico, (E quindi tutt'altro discorso) si accorgerebbe ugualmente se fosse anche presente un disturbo di personalità?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 16/11/2017.
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Approfondimento su Disturbi di personalità
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