Amicizia tradita e rancore

Gentili medici,
mi vergogno quasi a scrivere... ma ancora non sono del tutto uscita da una situazione un po' delicata. Qualche mese fa un "amico"(rivelatosi tutt'altro che tale) si è comportato in maniera falsa, ipocrita e vigliacca con me. E' stata l'azione più infima che mi sia stata fatta. Giusto per farvi un accenno - non ritengo il caso approfondire troppo la questione - mi ha mentito più volte su una determinata questione, non curante che delle sue menzogne o comunque il non voler mettere definitivamente le cose in chiaro, avrei potuto anche compiere azioni a me sfavorevoli economicamente che gli avrebbero giovato (un regalo per lui non proprio economico per un'occasione speciale). E, come se non bastasse, è andato a dire cose poco carine e false sul mio conto ovviamente alle mie spalle! E non ha avuto, fino all'ultimo, il coraggio di chiarire la vicenda. Dopo qualche mese, anche se lui per me è morto e l'ho esplicitamente "congedato dall'amicizia" già mesi fa, ci penso ancora, anche se meno rispetto a prima, e il desiderio di andare lì e fargli del male fisicamente c'è ancora (ovviamente non lo farò mai, sono solo pensieri). Vi chiedo..c'è qualche possibilità di poter modificare questo lato del mio carattere? Gioca il fatto che di mio sono abbastanza suscettibile e, se il suo comportamento avrebbe comunque fatto risentire parecchi, figuriamoci me che già di mio certe cose tendo a legarmele al dito. Purtroppo non dimentico nulla...mai.
Vi ringrazio dell'ascolto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Il tradimento di un amico è senz'altro un evento che brucia e che è necessario elaborare, ma direi anche lasciare andare dopo un po' di tempo, in quanto il rancore non è un'emozione che possa farci bene alla salute.

Provi a pensare a quante energie e tempo avrebbe per se stessa se solo si occupasse di se stessa, di altro, di progetti, ecc..., anzichè rimuginare sugli eventi!

Tuttavia, mi incuriosisce il fatto che Lei stia facendo fatica a dimenticare. Se davvero fa fatica e ciò Le provoca sofferenza, allora potrebbe cercare di capire e cambiare con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Buongiorno Dott.ssa e grazie per la risposta.
Più che causare sofferenza, mi dà rabbia pensarci
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Ok, ma è utile sapere come mai questa rabbia non si spegne dopo un po' di tempo, magari progettando altro o in un abbraccio...