Pensieri ossessivi. Quale metodo applicare affinché non causino sofferenza?

Da premettere che,attualmente,andare da uno psicologo risulterebbe piuttosto difficile (economicamente parlando).Sono una ragazza di 21 anni che,in determinati periodi nella mia vita,mi è capitato di avere a che fare con pensieri ossessivi o come viene comunemente chiamato "DOC".Feci terapia quando ero piuttosto piccola all'età di quasi 11 anni.Durante la fase adolescenziale mi è capitato di avere ricadute che, si e no,duravano per alcuni mesi e poi passavano da sole,sarà perché dentro me stessa me ne facevo una ragione e per quanto male mi potessero fare cercavo a tutti i costi di non dar loro peso.Ma puntualmente, quando mi ritrovo in questi periodi, sembra che l'esperienza acquisita in passato non mi sia servita a nulla.E' come se mi lasciassi talmente sopraffare da queste cose,che sembrerebbe stessi lottando con un mostro più grande di me: la paura.Solitamente i pensieri ossessivi riguardavano quasi spesso scene mentali immaginarie che causavano paura,come:paura di fare del male ai miei cari e/o a me stessa,pensieri riguardante la morte e le malattie.Attualmente,dopo un po' di anni che non avevo più a che fare con questo genere di cose,si presentarono altri pensieri ossessivi che prima ad ora,da quel che ricordo,non ho mai avuto a che fare o quasi.Pensieri riguardante dettagli del passato di vecchie relazioni,seppur non me ne importasse nulla poiché inutili per me.Penserete: "ma se a te non importano nulla perché ci pensavi"?Perché è stato un periodo particolarmente stressante e,considerando di essermi nuovamente ritrovata in questo tunnel,qualsiasi cosa faticavo a scacciarla via dalla mente,nonostante io la reputassi "a mente lucida" una stupidaggine.Dopo codesti pensieri,spuntarono pensieri riguardanti scene immaginarie di abuso,poiché ero rimasta scossa da un racconto che sentìì in TV.Quindi vi lascio immaginare le domande mentali caratterizzata da tanti " E SE.....?" Insomma, capite bene anche voi il meccanismo dei pensieri ossessivi.La mente era invasa da domande,scene mentali indesiderate,affinché potessi impaurirmi.UNA TRAGEDIA.Tali pensieri lasciarono il posto al pensiero ossessivo omossessuale e da relazione.Da premettere che sono felicemente fidanzata con un ragazzo che amo alla follia e con la quale ho intenzione di costruire un futuro insieme.L'idea di pensare a quest'ultimi pensieri mi distruggeva e faceva sì che io non mi godessi a pieno i momenti passati con lui.La mia mente non smetteva mai di pensare e porsi domande strazianti: "E se ti piacessero le femmine?E se ne fossi attratta?E se non ti piacessero i maschi?E se non ti piacesse il tuo ragazzo?E se non lo amassi più?".Tale ossessione passò ma rimase la paura di non amare il mio ragazzo.Passai giorni a piangere,l'idea di poterlo perdere mi distrugge perché so di amarlo, ma intanto questi pensieri non mi lasciano in pace.Non riuscirei a vedermi con qualcun altro,a stare senza di lui.Cosa posso fare per far sì che questi pensieri strazianti mi lascino in pace?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<Da premettere che,attualmente,andare da uno psicologo risulterebbe piuttosto difficile (economicamente parlando).>

Gentile Utente,
il fai da te purtroppo non risolve, così come un consulto on line può solo orientare, non sostituire una valutazione diretta sulla quale poi improntare un lavoro adatto al caso specifico.

Per incontrare un nostro collega, può rivolgersi al servizio pubblico presso le strutture ASL del suo territorio come ad esempio il Consultorio Familiare, Ospedali che offrono il servizio oppure Centri convenzionati .
<Cosa posso fare per far sì che questi pensieri strazianti mi lascino in pace?>
Non trascinare oltre il problema, non affidarsi alla rete per la risoluzione, non affidarsi al fai da te, prendersi cura di sé nel modo appropriato come suggerito.

Intanto legga qui
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html

Cordialità

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Utente
Utente
Buonasera dottoressa. Mi rendo conto che i consulti online non possano competere con la consulenza diretta. So di essere intrappolata in questa trappola ossessiva che genera sofferenza. Se un pensiero fa paura, non può essere reale. E' vero. Ma lo stress può influire alla nascita di questi pensieri da un momento all'altro?