Ipersensibilità
Buonasera, mi sono appena iscritto e avrei bisogno di un consiglio riguardo una persona a me molto cara..
È una ragazza (siamo coetanei, ovvero 22 anni) molto riservata, timida e da quel che noto con pochissima autostima, il tutto complicato dalla separazione dei suoi genitori e dal suo orientamento sessuale (mi dice di essere pansessuale), anche se preferisce le ragazze da quando aveva 11 anni.
È pazzesco come va in ansia e si agita per ogni minima cavolata che succede e a volte diventa anche aggressiva quindi cerco di farla stare tranquilla facendole due coccole e cercare di distrarla su quella determinata situazione.
La scorsa volta le ho esposto un mio problema e mi anticipava le parole, era come se vedesse coi miei occhi e percepisse quello che stessi provando io in quell'istante... Incredibile...
Ieri sera stavo leggendo un'interessante libro sull'ipersensibilità e non riuscivo a starci dietro benissimo ma è come se descrivesse lei, questa sua diciamo dote...
Sinceramente non so benissimo come comportarmi con lei... Spesso mi scarica addosso lamentele sugli uomini, piuttosto che c'è da aver paura ad andare in giro.. Io sono d'accordo però se da un lato c'è il mio orgoglio maschile di non starle troppo dietro, dall'altro mi viene questo senso di compassione e ci tengo troppo a lei.
Cosa mi consiglia di fare? Magari portarla in luoghi non troppo affollati o con tanti rumori e come posso reagire di fronte a queste ansie continue?
È una ragazza (siamo coetanei, ovvero 22 anni) molto riservata, timida e da quel che noto con pochissima autostima, il tutto complicato dalla separazione dei suoi genitori e dal suo orientamento sessuale (mi dice di essere pansessuale), anche se preferisce le ragazze da quando aveva 11 anni.
È pazzesco come va in ansia e si agita per ogni minima cavolata che succede e a volte diventa anche aggressiva quindi cerco di farla stare tranquilla facendole due coccole e cercare di distrarla su quella determinata situazione.
La scorsa volta le ho esposto un mio problema e mi anticipava le parole, era come se vedesse coi miei occhi e percepisse quello che stessi provando io in quell'istante... Incredibile...
Ieri sera stavo leggendo un'interessante libro sull'ipersensibilità e non riuscivo a starci dietro benissimo ma è come se descrivesse lei, questa sua diciamo dote...
Sinceramente non so benissimo come comportarmi con lei... Spesso mi scarica addosso lamentele sugli uomini, piuttosto che c'è da aver paura ad andare in giro.. Io sono d'accordo però se da un lato c'è il mio orgoglio maschile di non starle troppo dietro, dall'altro mi viene questo senso di compassione e ci tengo troppo a lei.
Cosa mi consiglia di fare? Magari portarla in luoghi non troppo affollati o con tanti rumori e come posso reagire di fronte a queste ansie continue?
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Caro Utente,
da qui non è possibile darle indicazioni specifiche perchè non è chiaro prima di tutto quale sia il problema di questa ragazza, che potrebbe soffrire di un disturbo psicologico o psichiatrico di entità lieve o anche seria.
Penso che l'unica cosa che possa fare per lei sia di indirizzarla verso un aiuto professionale, nel momento in cui esprimesse del disagio, in modo tale che un mio collega possa valutare il quadro nel complesso e comprendere prima di tutto se è presente un disturbo e, in generale, da cosa derivino le peculiarità e l'ansia di questa ragazza.
Da quanto dice ci sono molti punti sui quali lavorare (ansia, introversione, bassa autostima, scarso controllo della rabbia) e spero che la sua amica possa rendersi conto che un aiuto le è necessario per costruire uno stato mentale equilibrato e sereno.
Un caro saluto,
da qui non è possibile darle indicazioni specifiche perchè non è chiaro prima di tutto quale sia il problema di questa ragazza, che potrebbe soffrire di un disturbo psicologico o psichiatrico di entità lieve o anche seria.
Penso che l'unica cosa che possa fare per lei sia di indirizzarla verso un aiuto professionale, nel momento in cui esprimesse del disagio, in modo tale che un mio collega possa valutare il quadro nel complesso e comprendere prima di tutto se è presente un disturbo e, in generale, da cosa derivino le peculiarità e l'ansia di questa ragazza.
Da quanto dice ci sono molti punti sui quali lavorare (ansia, introversione, bassa autostima, scarso controllo della rabbia) e spero che la sua amica possa rendersi conto che un aiuto le è necessario per costruire uno stato mentale equilibrato e sereno.
Un caro saluto,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 09/11/2017.
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