Ansia e ipocondria
Buongiorno Gentili Dottori,
scrivo per parlare di un problema che mi affligge da tutta la vita.
Soffro di ansia. Quando succede qualcosa nella mia vita tendo sempre a pensare in maniera ossessiva a tutte le probabili conseguenze delle mie azioni, tormentandomi continuamente e lasciando che il panico si impossessi di me.
Tendo, inoltre, a vedere un qualsiasi disturbo fisico come qualcosa di grave e, se penso di avere un problema di salute, evito di andare dal medico perché preferisco rimanere nel dubbio piuttosto che avere delle risposte perché, appunto, l'idea di ricevere una risposta negativa mi fa paura.
Di recente, ho cercato di controllare questa situazione, cercando di essere il più razionale possibile e cercando di non lasciarmi prendere dal panico. A volte ce la faccio, a volte l'ansia mi assale comunque.
Vorrei andare da uno psicologo, ma dovrei parlarne con i miei e non mi va di farlo per due motivi: 1) ho paura di esporre questa mia problematica ai miei perché penso che non mi prenderebbero molto sul serio (anche mia mamma soffre di ansia e sa la mia situazione e ogni volta mi dice che dovrei avere semplicemente la mente impegnata); 2) la situazione economica in famiglia non è delle migliori, io studio e non lavoro e non mi va di essere la causa di ulteriori spese.
Ringrazio anticipatamente per i consigli che mi darete.
scrivo per parlare di un problema che mi affligge da tutta la vita.
Soffro di ansia. Quando succede qualcosa nella mia vita tendo sempre a pensare in maniera ossessiva a tutte le probabili conseguenze delle mie azioni, tormentandomi continuamente e lasciando che il panico si impossessi di me.
Tendo, inoltre, a vedere un qualsiasi disturbo fisico come qualcosa di grave e, se penso di avere un problema di salute, evito di andare dal medico perché preferisco rimanere nel dubbio piuttosto che avere delle risposte perché, appunto, l'idea di ricevere una risposta negativa mi fa paura.
Di recente, ho cercato di controllare questa situazione, cercando di essere il più razionale possibile e cercando di non lasciarmi prendere dal panico. A volte ce la faccio, a volte l'ansia mi assale comunque.
Vorrei andare da uno psicologo, ma dovrei parlarne con i miei e non mi va di farlo per due motivi: 1) ho paura di esporre questa mia problematica ai miei perché penso che non mi prenderebbero molto sul serio (anche mia mamma soffre di ansia e sa la mia situazione e ogni volta mi dice che dovrei avere semplicemente la mente impegnata); 2) la situazione economica in famiglia non è delle migliori, io studio e non lavoro e non mi va di essere la causa di ulteriori spese.
Ringrazio anticipatamente per i consigli che mi darete.
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Cara Utente,
ansia e ipocondria non si possono risolvere con qualche "consiglio" ricevuto da chi non conosce nemmeno la sua situazione nel dettaglio, ma devono ricevere una risposta (terapeutica) adeguata.
Qui può trovare alcune indicazioni:
http://www.serviziodipsicologia.it/consigli-per-lansia/
ma queste non possono essere sufficienti a consentirle di risolvere una situazione che, secondo le sue stesse parole, dura da una vita.
Il fatto che sua madre soffra di ansia e che non abbia mai risolto il problema testimonia che il tentativo di affrontarlo "tenendo la mente occupata" - cosa che la mamma le consiglia - è infruttuoso e serve solo a far perder tempo e a far peggiorare il quadro clinico.
Glielo faccia presente, la prossima volta che le consiglierà semplicemente di non pensarci.
Non ha in ogni caso bisogno del consenso dei suoi genitori per rivolgersi ad uno psicologo: può tranquillamente prendere appuntamento presso il consultorio familiare o il centro di salute mentale.
Si informi sulle strutture della sua zona e se lo desidera mi aggiorni.
Un caro saluto,
ansia e ipocondria non si possono risolvere con qualche "consiglio" ricevuto da chi non conosce nemmeno la sua situazione nel dettaglio, ma devono ricevere una risposta (terapeutica) adeguata.
Qui può trovare alcune indicazioni:
http://www.serviziodipsicologia.it/consigli-per-lansia/
ma queste non possono essere sufficienti a consentirle di risolvere una situazione che, secondo le sue stesse parole, dura da una vita.
Il fatto che sua madre soffra di ansia e che non abbia mai risolto il problema testimonia che il tentativo di affrontarlo "tenendo la mente occupata" - cosa che la mamma le consiglia - è infruttuoso e serve solo a far perder tempo e a far peggiorare il quadro clinico.
Glielo faccia presente, la prossima volta che le consiglierà semplicemente di non pensarci.
Non ha in ogni caso bisogno del consenso dei suoi genitori per rivolgersi ad uno psicologo: può tranquillamente prendere appuntamento presso il consultorio familiare o il centro di salute mentale.
Si informi sulle strutture della sua zona e se lo desidera mi aggiorni.
Un caro saluto,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 843 visite dal 08/11/2017.
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