Perché non guarisco dall’ansia?
Gentili Dottori, da quattro anni sono nel tunnel dell ansia e degli attacchi di panico. 4 anni fa mi sono rivolta ad una psicoterapeuta, 3 anni di psicoterapia senza nessun risultato.. con mia grande afflizione mi sono rivolta ad un altro psicoterapeutA. Sono in questa nuova terapia da un anno e due mesi (psicodinamica/ psicoanalitica) ma anche qui nessun risultato... vorrei capire perché non miglioro.. io sto molto male, e sono stanca di combattere... conosco tante persone intorno a me che sono guarite. Perché io no? Qualcuno sa darmi una spiegazione? La prima psicologa nell ultima seduta mi disse “credo che dovresti accettare la tua malattia e conviverci perché sei resistente alla terapia”... ma io non posso fare questa vita.. devo davvero accettare di non poter guarire? Vi prego aiutatemi.
[#1]
Gentile signora,
non so quale indirizzo seguisse la prima psicologa, ma le posso assicurare che i disturbi d'ansia migliorano o guariscono quasi sempre con la terapia breve.
Per darle delle risposte più pertinenti dovrei sapere sia gli indirizzi seguiti, sia gli argomenti trattati.
L'ansia infatti riconosce cause scatenanti più recenti e cause predisponenti di un più lontano passato.
Forse la prima collega ha valutato che le cause recenti fossero incontrastabili...? su quelle remote sicuramente si può agire con la psicoterapia.
Occorrerebbe pertanto almeno un consulto on line per poterle dare delle risposte più esaurienti che facciano luce sul suo caso.
Le consiglio perciò di consultare ancora qualche altro professionista, preferibilmente di diverso indirizzo.
Cordiali saluti
non so quale indirizzo seguisse la prima psicologa, ma le posso assicurare che i disturbi d'ansia migliorano o guariscono quasi sempre con la terapia breve.
Per darle delle risposte più pertinenti dovrei sapere sia gli indirizzi seguiti, sia gli argomenti trattati.
L'ansia infatti riconosce cause scatenanti più recenti e cause predisponenti di un più lontano passato.
Forse la prima collega ha valutato che le cause recenti fossero incontrastabili...? su quelle remote sicuramente si può agire con la psicoterapia.
Occorrerebbe pertanto almeno un consulto on line per poterle dare delle risposte più esaurienti che facciano luce sul suo caso.
Le consiglio perciò di consultare ancora qualche altro professionista, preferibilmente di diverso indirizzo.
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#2]
Utente
Buonasera Dottoressa, la prima psicoterapia era ad indirizzo psicodinamica come la seconda.. credo molto in questo approccio , all inconscio e tutto il resto.. ma quello che mi chiedo continuamente e’ “davvero ho delle resistenze tanto potenti? E soprattutto possono le resistenze non far guarire il paziente?” Sono sfinita .. dove sbatto la testa se non guarisco? Sto male da troppo tempo. Sul serio devo accettare di vivere così?
[#3]
Gentile Utente,
personalmente ritengo che quella delle resistenze o dell'etichettare un pz. come "cronico" sia un serio problema dello psicoterapeuta e NON del pz!
Più spesso è lo psicoterapeuta che non è riuscito a trovare la chiave per poter aiutare quel pz.
Devo dire che, anche confrontandomi con altri Colleghi, è molto raro che per un disturbo d'ansia si arrivi a pensare che un pz. debba convivere con il disturbo. Di solito è anche molto semplice trattare i disturbi d'ansia.
Se a distanza di anni non sta ancora bene e non vede nessun miglioramento, forse quel metodo terapeutico non è molto adatto a Lei.
Cordiali saluti,
personalmente ritengo che quella delle resistenze o dell'etichettare un pz. come "cronico" sia un serio problema dello psicoterapeuta e NON del pz!
Più spesso è lo psicoterapeuta che non è riuscito a trovare la chiave per poter aiutare quel pz.
Devo dire che, anche confrontandomi con altri Colleghi, è molto raro che per un disturbo d'ansia si arrivi a pensare che un pz. debba convivere con il disturbo. Di solito è anche molto semplice trattare i disturbi d'ansia.
Se a distanza di anni non sta ancora bene e non vede nessun miglioramento, forse quel metodo terapeutico non è molto adatto a Lei.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
L'approccio psicodinamico non è l'unico ad occuparsi dell'inconscio (lo fa ad esempio dichiaratamente anche la terapia della Gestalt) e penso che il concetto di inconscio non sia ignorabile da nessuno psicologo psicoterapeuta.
Concordo con la collega nel ritenere che la maggior parte dei fallimenti terapeutici sia da ascrivere al terapeuta che non ha saputo trovare la giusta "chiave" per scardinare i sintomi, piuttosto che alle resistenze del paziente, ma come le dicevo, ogni caso va esaminato nella sua specificità.
Concordo con la collega nel ritenere che la maggior parte dei fallimenti terapeutici sia da ascrivere al terapeuta che non ha saputo trovare la giusta "chiave" per scardinare i sintomi, piuttosto che alle resistenze del paziente, ma come le dicevo, ogni caso va esaminato nella sua specificità.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.8k visite dal 06/11/2017.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.