Preoccupazione su gravidanza e vita futura

Buongiorno, la mia è più che altro una preoccupazione di vita, più che strettamente medica, ma mi sono resa conto di non sapere con chi poterne parlare, quindi chiedo aiuto qui. A me piacerebbe avere un bambino, non ora ma in un futuro prossimo, sono in coppia (lui ha un determinato di un anno con possibilità di indeterminato in una azienda di Milano), il vero problema è mio, che non ho un lavoro stabile, non avrei maternità, e prima di diventare mamma vorrei riuscire ad avere un minimo di stabilità personale, che però fatica ad arrivare. Il problema è che ormai ho 30 anni, e temo ci possano volere almeno 3-4 anni ancora a livello lavorativo. Poi rimanere incinta non è così automatico, potrebbero volerci altri anni, e prima vorrei sposarmi e avere una casa con il mio compagno (viviamo ancora con le rispettive famiglie).. ho paura infine di non riuscirci, o di riuscirci oltre i 37-38 anni con tutte le possibili conseguenze fisiche per il bambino. Poi il rimanere a casa come madre/casalinga mi fa paura, oltre che per motivi economici, anche perchè mia mamma lo era ed ha avuto una pesante depressione, che le ha portato gravi conseguenze fino a non uscire più di casa, ammalarsi, bere, infine avere un tumore e mancare. Erano altri tempi, adesso credo mi sentirei ancora più tagliata fuori dal mondo (è molto soggettivo ovviamente).
A livello fisico sto bene, devo perdere un po di peso, il problema sono il lavoro, i soldi, la casa, questi pensieri che mi creano ansia.. come faccio ad uscirne? Mi sto facendo troppi problemi?
Grazie per qualunque consiglio mi verrà dato.

Un cordiale saluto, Chiara
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598

Gentile utente,

pensare ad avere un bambino mette in moto tutta una serie di riflessioni
su se stessi
sulla coppia
sul bambino
sulla vita
.... .

E non sempre accade che tutti i pezzi del puzzle si incastrino immediatamente.
Ma intanto si incomincia.

Questo non leggo nella Sua mail,
una progettualità concreta partendo da un obiettivo anche piccolo;
e dunque - non arginati dalla concretezza - i pensieri lievitano
e diventano ansia.

Al di là di tutti i "pensieri",
sul piano della realtà
sta cercando concretamente lavoro?
Da quanto? Con quali esiti?
Ha iniziato a metter mano alla questione del peso corporeo? In quale modo? Con quali esiti?



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa Brunialti, la ringrazio per la sua risposta.
Dunque, è da 4 anni che lavoro come tata presso un privato, con regolare contratto, lavoro di media 15 ore settimanali. Nel 2013 in estate mi sono laureata in campo scientifico e ho cercato attivamente lavoro mandando cv nel campo, non ho ricevuto risposte (colpa anche sicuramente del fatto che ho impiegato molto a laurearmi) ma verso settembre tramite contatto ho avuto l'occasione di lavorare presso la famiglia attuale (avevo precedentemente maturato esperienza con dei bambini). Per un paio d'anni non ho più cercato perchè mi sentivo soddisfatta, poi per diversi motivi ho ripreso a cercare attivamente sia nel campo di studi sia piu generico, a Milano, mandando cv e controllando ogni giorno le offerte, non ho mai ricevuto risposta. Ora sto seguendo un corso di assistenza all'infanzia che sarà seguito da un tirocinio, piu un corso base di primo soccorso pediatrico, per avere una possibilità in piu nel campo "bambini" oltre che per interesse personale. Da quando ho iniziato il corso non sto più cercando attivamente, aspettando di completarlo, ho invece cercato per le mattine in modo da compensare il lavoro pomeridiano, ho trovato opportunità come babysitter per un periodo determinato. Con la famiglia che seguo non ho limiti di tempo, ma i bambini crescono e conto di chiudere a giugno. Spero di aver descritto tutto chiaramente, ho cercato di essere sintetica.
Riguardo al peso al momento non ho preso provvedimenti particolari, se non mangiare meno (sto valutando di prendere appuntamento con un nutrizionista) e camminare di più. Vorrei prendere una cyclette da usare in casa (lo facevo anni fa quando ne avevo una in prestito), ho preso in esame anche la reiscrizione in palestra, ma il costo e soprattutto il fatto che non andavo spesso mi fa riflettere se farla o no. Andare a correre non mi piace, preferisco cyclette. Grazie, cordiali saluti
[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Chiara,

dal suo post mi sembra che lei si stia "avvitando" in una spirale di preoccupazioni che montano una sull'altra e le fanno già immaginare di essere una madre anziana, depressa, a rischio di morire per la sofferenza di quel tipo di vita.
Alcune delle sue preoccupazioni possono essere condivisibili, ma lei sta sommando un pensiero negativo all'altro fino a giungere a delineare scenari veramente foschi, quando non sa affatto cosa potrà succedere.

Prima di tutto non è obbligata ad aspettare di aver messo tutto a posto prima di avere un figlio (in quanti avrebbero figli se avessero aspettato il momento ideale, nel quale ogni problema fosse stato risolto?).
E' una decisione sua e del suo compagno e può non prenderla, ma optare per un diverso riordino delle priorità.

Riguardo al tempo necessario per concepire, non può sapere quanto ci vorrà e di sicuro se c'è una cosa che rende più difficile il concepimento è proprio lo stress:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1532-lo-stress-ostacola-il-concepimento.html
Le suggerisco di fare qualcosa (rivolgersi ad uno psicologo, ma anche fare yoga o altre attività che la rilassino) per iniziare a ritrovare la calma e non subire le conseguenze che la tensione fisica e psichica può provocare da questo e da altri punti di vista.
Le consiglierei anche di sottoporsi ad esami pre-concezionali, da concordare con il suo ginecologo, in modo tale da verificare che fisicamente tutto sia a posto e da non trovarsi a scoprire magari che qualcosa non va fra qualche anno. Augurandole che non emerga nulla di problematico, se questo dovesse avvenire sarà meglio occuparsene adesso piuttosto che più in là e verificando che siete entrambi sani e fertili la sua ansia diminuirà almeno in parte.

Riguardo infine a sua mamma, mi spiace molto per quello che ha sicuramente passato e la invito a non pensare che la depressione sarà anche il suo "destino", perchè anche in questo caso si tratta solo di una delle tante possibilità.
Ovviamente se riconoscesse in sè stessa dei sintomi depressivi sarà bene che se ne occupi in tempo e che non li sottovaluti.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#4]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598

Gentile utente,

grazie dell'apprezzamento con stelline.
In risposta ai miei interrogativi Lei risponde con una progettualità concreta.
Buono.

Non resta che lavorare sui pensieri ingombranti,
quelli che prefigurano un futuro
- non prevedibile nella realtà ma disastroso secondo la Sua mente -
pensieri che dunque occorre arginare come disfunzonali al proprio benessere.

Ritengo opportuno che si faccia aiutare psicologicamente non tanto sui contenuti,
quanto sui meccanismi di pensiero.

Saluti cordiali.




[#5]
Utente
Utente
Grazie per entrambe le risposte! Credo riprenderò i contatti con una terapeuta molto in gamba che vedevo spesso l'anno scorso, la vedo ancora ma molto di rado essendo lei non stabile a Milano (inoltre è stata in maternità). Troveremo sicuramente un buon accordo compatibile con tutti gli impegni.
È un periodo stressante, poi nonostante siano passati più di quattro anni sento molto la mancanza di mia mamma, ora veramente tanto.

Grazie ancora e buona giornata.

Chiara
[#6]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Benissimo, ricontatti la nostra collega e le auguro che riusciate ad accordarvi per riprendere il lavoro insieme, visto che si era trovata bene con lei.

Ci aggiorni quando vuole su eventuali novità,
un caro saluto
[#7]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598


Liete di esserLe state utili.


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