Ansia e attacchi di panico

Salve, ho estremamente bisogno di un consulto di un esperto.. la mia storia di ansia e attacchi di panico inizia a gennaio 2017. Una sera ero comodamente disteso sul divano e iniziai a "sentirmi" i battiti del cuore, avevo il respiro corto, sentivo che da un momento all'altro poteva venirmi qualcosa al cuore. Visto ciò, decisi di fare un'analisi introspettiva della mia vita, la quale mi ha portato prima a cambiare università (senza avere miglioramenti) e poi a chiudere con la mia ragazza. Era come se mi sentissi oppresso da lei, più si andava avanti e più mi sentivo in gabbia.. sentivamo entrambi l'obbligo di vederci ogni giorno, soprattutto a casa di lei (con i suoi genitori che sono stati molto presenti nella nostra relazione, anzi, troppo.. ogni volta che andavamo fuori città c'erano anche loro).. in più io ascoltavo sempre i suoi problemi e le davo consigli, cosa che effettivamente mi piace fare soltanto che sempre più frequentemente utilizzava la nostra relazione come unico "punto di sfogo" e io ad un certo punto non ce l'ho fatta più, chiedendo una pausa. Alla mia richiesta lei non mi rispose per 4 giorni, facendomi stare malissimo e sancendo, di fatto, la fine della relazione (dato che aveva tolto qualsiasi nostra foto o ricordo sui social). Fatto sta che ero arrivato ad avere talmente tanta ansia da non riuscire più nemmeno a dormire. Una volta lasciati, riniziai quantomeno a dormire e a vivere più tranquillo. I mesi successivi, a partire da aprile di quest'anno sono stati un calvario perché ci siamo ricontattati a più riprese e io avevo un'ansia tremenda nel vederla, con lei che spingeva perché ci vedessimo. Ogni volta mi vedevo costretto a rinviare perché avevo troppa ansia e mi sentivo quasi come un nodo alla gola, con una brutta sensazione che mi percorreva il petto (anche ora che ve ne parlo mi sono sentito un battito e il respiro ha cominciato ad essere corto). Inutile dire come le cose siano andate sempre peggio, spingendomi più volte a doverla lasciare (l'ultima volta una settimana fa). Quello che voglio capire è se, effettivamente, possa essere lei una delle cause di questi sintomi.. perché ora che ci siamo lasciati ci sono momenti della giornata in cui non sento più alcun sintomo, altri in cui ancora persistono.. e il fatto che dopo esserci lasciati lei mi abbia detto tutta una serie di cose mi fa stare ancora più male.. in breve mi ha fatto sentire in colpa per tutto, rinfacciandomi gli 8 mesi in cui mi sarebbe stata affianco e dicendomi di dover trovare una persona come lei, dato che lei si era stufata..
Non è una bella situazione per me perché da una parte mi manca e la vorrei affianco ma da un'altra parte se ci penso sto peggio e mi vengono quei sintomi.. sta diventando come un'ossessione.. che fare? Attendo il consulto di un esperto per definire meglio questa situazione abbastanza complessa dalla quale sembro non uscirne mai. Buona giornata
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazzo,

storie di questo tipo mi fanno pensare che a scatenare gli attacchi d'ansia non è tanto la tua ex, quanto la tua mancanza di assertività.
Non dev'essere infatti piacevole nè divertente sentirsi costretti a fare qualcosa, ma è molto piacevole essere liberi nelle proprie scelte.
Tieni presente che da una parte, pur volendo bene a questa ragazza, potrebbe essere subentrata l'abitudine e quindi, dopo un legame così stretto, percepire solitudine e mancanza.

Qualora volessi tornare con questa ragazza, la relazione dovrà essere impostata in modo diverso.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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