Ansia e complesso di Edipo
Buonasera.
Premetto che ho 20 anni e da 4 anni soffro d'ansia,depressione ciclica e altre innumerevoli patologie correlate.
Da piccolo avevo un fortissimo attaccamento a mia madre,questo probabilmente dovuto alla mancata figura paterna.
Gradualmente il rapporto che avevo con mia madre si è incrinato con il passare degli anni,questo per cause molto banali. In poche parole ora a 20 anni mi ritrovo con una fortissima repulsione verso mia madre,che mi impedisce di discuterci e anche semplicemente di guardarla,difatti sono anni che la evito e i contatti sono limitati all'essenziale.
In realtà è riduttivo parlare di repulsione dal momento che spesso le mie "crisi" sfociano in un'incontrollabile attacco d'ira,che mi impedisce di ragionare lucidamente,portandomi spesso a reazioni immotivate.
Addirittura in certe situazioni bastava un suo respiro troppo profondo o un qualsiasi insignificante gesto (di mia madre s'intende) per farmi ricadere in questi attacchi.
Un'altra cosa che mi ha fatto pensare è il fatto che in qualche occasione mi è capitato di fare sogni a sfondo sessuale tra me e mia madre,cosa per me inconcepibile dal momento che sto male anche solo stando nella stanza adiacente alla sua.
Ci tengo a precisare che non ho mai fatto terapie e ho assunto antidepressivi e ansiolitici per un certo arco di tempo.
In tutta sincerità sono abbastanza sicuro di non riuscire a risolvere questo problema per me "insormontabile" , ma mi è stato spesso ripetuto dal mio psicologo che questo avrà sicuramente effetti negativi sul mio rapporto con le persone e,ovviamente,con il genere femminile.
Ora,so che questo non è un portale destinato all'informazione e che ogni caso è diverso ed è impossibile prevedere riscontri a lungo termine,ma dal momento che,nonostante le mie ricerche non sono riuscito a trovare a trovare molte informazioni,speravo che voi poteste illuminarmi sulla faccenda.
Dal momento che la mia ansia già mi rende difficile l'approccio con il genere femminile,per il quale provo un sentimento di sfiducia e rassegnazione,volevo capire a cosa andassi incontro in caso di un complesso Edipico non risoluto.
Voglio inoltre precisare che ho avuto poche relazioni,la maggior parte deludenti. Spesso nelle relazioni tendo ad essere o gelosissimo e molto attaccato,oppure totalmente indifferente.Naturalmente l'esito è spesso disastroso,a causa dell'estremizzazione di entrambi i casi.
Ora so di avervi dato un quadro piuttosto blando della situazione ma la mia domanda era questa:
Data la mia consapevolezza del fatto che questo complesso non sono in grado di risolverlo,potrò vivere serenamente un rapporto con una ragazza (cosa che da molto tempo desidero) o il complesso Edipico compromette a tal punto la vita di una persona?
So che per voi è impossibile dare una risposta certa,ma,data la scarnissima presenza di approfondimenti sulla questione,ci tenevo a farmi perlomeno un'idea su come affrontare la cosa,vi ringrazio anticipatamente per le risposte
Premetto che ho 20 anni e da 4 anni soffro d'ansia,depressione ciclica e altre innumerevoli patologie correlate.
Da piccolo avevo un fortissimo attaccamento a mia madre,questo probabilmente dovuto alla mancata figura paterna.
Gradualmente il rapporto che avevo con mia madre si è incrinato con il passare degli anni,questo per cause molto banali. In poche parole ora a 20 anni mi ritrovo con una fortissima repulsione verso mia madre,che mi impedisce di discuterci e anche semplicemente di guardarla,difatti sono anni che la evito e i contatti sono limitati all'essenziale.
In realtà è riduttivo parlare di repulsione dal momento che spesso le mie "crisi" sfociano in un'incontrollabile attacco d'ira,che mi impedisce di ragionare lucidamente,portandomi spesso a reazioni immotivate.
Addirittura in certe situazioni bastava un suo respiro troppo profondo o un qualsiasi insignificante gesto (di mia madre s'intende) per farmi ricadere in questi attacchi.
Un'altra cosa che mi ha fatto pensare è il fatto che in qualche occasione mi è capitato di fare sogni a sfondo sessuale tra me e mia madre,cosa per me inconcepibile dal momento che sto male anche solo stando nella stanza adiacente alla sua.
Ci tengo a precisare che non ho mai fatto terapie e ho assunto antidepressivi e ansiolitici per un certo arco di tempo.
In tutta sincerità sono abbastanza sicuro di non riuscire a risolvere questo problema per me "insormontabile" , ma mi è stato spesso ripetuto dal mio psicologo che questo avrà sicuramente effetti negativi sul mio rapporto con le persone e,ovviamente,con il genere femminile.
Ora,so che questo non è un portale destinato all'informazione e che ogni caso è diverso ed è impossibile prevedere riscontri a lungo termine,ma dal momento che,nonostante le mie ricerche non sono riuscito a trovare a trovare molte informazioni,speravo che voi poteste illuminarmi sulla faccenda.
Dal momento che la mia ansia già mi rende difficile l'approccio con il genere femminile,per il quale provo un sentimento di sfiducia e rassegnazione,volevo capire a cosa andassi incontro in caso di un complesso Edipico non risoluto.
Voglio inoltre precisare che ho avuto poche relazioni,la maggior parte deludenti. Spesso nelle relazioni tendo ad essere o gelosissimo e molto attaccato,oppure totalmente indifferente.Naturalmente l'esito è spesso disastroso,a causa dell'estremizzazione di entrambi i casi.
Ora so di avervi dato un quadro piuttosto blando della situazione ma la mia domanda era questa:
Data la mia consapevolezza del fatto che questo complesso non sono in grado di risolverlo,potrò vivere serenamente un rapporto con una ragazza (cosa che da molto tempo desidero) o il complesso Edipico compromette a tal punto la vita di una persona?
So che per voi è impossibile dare una risposta certa,ma,data la scarnissima presenza di approfondimenti sulla questione,ci tenevo a farmi perlomeno un'idea su come affrontare la cosa,vi ringrazio anticipatamente per le risposte
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Gentile ragazzo,
evitiamo di complicarci la vita più del necessario!
Se davvero il passato fosse in grado di condizionare così tanto il presente e il futuro in modo così pesante, credo che ben poche persone potrebbero essere sereni oggi...! :-)
Il rapporto con la mamma probabilmente si è strutturato in un determinato modo anche a causa della mancanza del papà (non so se assente perchè deceduto, separato dalla mamma o altro), ma di solito quando manca una figura genitoriale, l'altro genitore (la mamma nel tuo caso) diventa spesso iperprotettiva perchè sente il peso della responsabilità che non può condividere con il partner.
Inoltre, non è detto che il rapporto con la mamma condizionerà tutte le tue relazioni future, anche perchè alcuni elementi (es sogni) possono pure esserci ma senza che ci siano problemi psicopatologici di alcun tipo.
Mi occuperei, quindi, delle ragioni per le quali ti sei rivolto allo psicologo: quali sono? Il rapporto con gli altri e le ragazze in particolare?
evitiamo di complicarci la vita più del necessario!
Se davvero il passato fosse in grado di condizionare così tanto il presente e il futuro in modo così pesante, credo che ben poche persone potrebbero essere sereni oggi...! :-)
Il rapporto con la mamma probabilmente si è strutturato in un determinato modo anche a causa della mancanza del papà (non so se assente perchè deceduto, separato dalla mamma o altro), ma di solito quando manca una figura genitoriale, l'altro genitore (la mamma nel tuo caso) diventa spesso iperprotettiva perchè sente il peso della responsabilità che non può condividere con il partner.
Inoltre, non è detto che il rapporto con la mamma condizionerà tutte le tue relazioni future, anche perchè alcuni elementi (es sogni) possono pure esserci ma senza che ci siano problemi psicopatologici di alcun tipo.
Mi occuperei, quindi, delle ragioni per le quali ti sei rivolto allo psicologo: quali sono? Il rapporto con gli altri e le ragazze in particolare?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 29/10/2017.
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