Problemi di coppia in intimità
Gentili dottori, ho 29 anni e da due anni sono fidanzata con un ragazzo di 37. È il mio primo rapporto significativo. Con lui all' inizio il rapporto era bello,ricco di dialogo,lui è un ragazzo molto intelligente,premuroso ed attento,ma da qualche mese il nostro rapporto ha subito uno stop. Diciamo che tutto è nato dal fatto che io ho trovato lavoro vicino al nostro paese di origine , prima abitavo in un' altra città e questo invece che unirci di più ci ha quasi allontanato. Lui è molto impegnato fa più di un lavoro e quasi non riesce mai a trovare il tempo per me: se ci vediamo è giusto per un caffè veloce a fine giornata; a volte mi ha fatto pesare il fatto che gli facessi perdere tempo... anche io sono molto stanca perché ho iniziato un nuovo lavoro molto impegnativo e per raggiungerlo mi sveglio presto il mattino, quindi a vicenda ci dedichiamo poco tempo. Inoltre da circa un mese lui va da una psicologa perché ha sempre avuto problemi di ansia,attacchi di panico . Io ho collegato questa sua esigenza al fatto che,ora che ho un lavoro a tempo indeterminato,molti amici e parenti gli hanno fatto pressione bonariamente,per via della nostra età, affinché noi prendessimo una scelta sul nostro rapporto di coppia come la convivenza o il matrimonio. Io non gli ho mai detto niente solo che forse egoisticamente in sincerità mi sono sentita tradita perché invece che pensare magari al.nostro futuro, a progettare qualcosa insieme,lui ha scelto ora di concentrarsi su se stesso. A parte questa situazione vi è anche un problema sulla sfera sessuale: da quando stiamo insieme il rapporto non è stato per niente soddisfacente. Forse per via della sua ansia,non so,non riesce a mantenere l' erezione. All'inizio mi disse che era un problema legato alla sensibilita' ai preservativi: allora abbiamo deciso che io prendessi la pillola come contraccettivo,ma ugualmente lui non riesce a mantenere l'erezione anche se lui riesce durante al rapporto ( sempre stessa posizione)ad avere un orgasmo..io non gli ho fatto pesare la cosa, sono stata sempre molto comprensiva ma l'ultima volta dopo il rapporto ho avuto una crisi di pianto perché non posso immaginare di vivere una sessualità così con rischi di gravidanze e nessun piacere..io lo amo ma non ce la faccio più. Gli ho detto spesso di andare da un andrologo ma lui ha troppa vergogna ed io mi sento male a fargli pressione;andare da questa psicologa secondo lui è un modo per risolvere la sua impotenza ma secondo me non è abbastanza; ultimamente lui mi ha detto che penso solo al sesso ..ma io vorrei solo condividere l' intimita' con lui, così mi sembra di avere solo un amico con cui esco quando siamo entrambi liberi. Di recente a lavoro ho conosciuto un collega con il quale sono attratta solo fisicamente perché non abbiamo nulla in comune e mi sento male a tradire solo con il pensiero il mio ragazzo, ma non faccio che pensare a questo tipo facendomi del male.scusate i pensieri sconnessi ma avevo bisogno di parlare con qualcuno
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Gentile utente,
sicuramente la Sua richiesta di una visita andrologica è corretta,
per una diagnosi relativa al deficit erettile (D. E.).
Leggendo quanto Lei ci scrive,
se ne ricava l'impressione di un rapporto sfilacciato:
poco tempo,
impazienza,
vita sessuale insoddisfacente...
Le Sue richieste/istanze/desideri sono più che legittimi,
la sessualità un ingrediente importante dell'amore.
E poi:
la psicologa sarà abilitata alla psicoterapia?
Non sarebbe il caso di una terapia di coppia un po' più avanti nel tempo?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Riguardo all'impazienza:
" .. a volte mi ha fatto pesare il fatto che gli facessi perdere tempo... ". No comment.
Se lui non segue i percorsi diagnostici e terapeutici corretti forse non arriverà da nessuna parte.
Mentre Lei, privata di un aspetto importante della relazione di coppia, magari involontariamente ma significativamente allunga l'occhio del desiderio verso il Suo collega. Ma non è colpa Sua, e non è nemmeno una "colpa". Succede, in queste situazioni.
"...Mi vedo senza soluzioni"..
Andando avanti capirà;
i fatti ci parlano,
i sentimenti, le voglie, le attrazioni ci parlano
se li sappiamo e vogliamo ascoltare.
Ed allora la soluzione si trova, ci appare.
Più di questo online è impossibile .
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.3k visite dal 29/10/2017.
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