Interruzione di gravidanza

Gentile Utente,

sarebbe gentile da fornire qualche informazione in più?
Ad esempio, quanti anni ha?
Com'è la Sua relazione sentimentale?

Lei che risposta dà alle domande sulla Sua reazione? Perchè pensa di non accettare questi figli?

Ha, di conseguenza, preso la decisione di interrompere la gravidanza?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

Ho 43 anni, la mia relazione sentimentale va bene e ho un figlio con il mio primo marito... non riesco a trovare risposte però desidero tanto questo figlio con il mio secondo marito, purtroppo ho fatto l’interruzione e mi sono pentitita vorrei sapere perché in me succede questo

Gentile signora,

Lei non ha avuto modo di parlare con uno psicologo di persona prima di prendere la decisione di interrompere la gravidanza?

Il desiderio di avere un figlio può essere presente e forte, ma non è detto che non si possa anche provare paura, ansia, ecc... nel momento in cui ci si trova davvero davanti ad un grande cambiamento e a grandi responsabilità.

La rabbia la prova ora perchè si è pentita di aver abortito? Se sì, con chi è arrabbiata?

No non ho mai avuto modo di parlare con uno psicologo, e provo rabbia con me stessa per averlo fatto ma in quel periodo vedevo tutto in maniera oscura

Come mai in quel periodo vedeva in modo buio?
Che cosa era successo?
Quanto tempo fa è accaduto?
Con Suo marito ne aveva parlato? Avete deciso insieme?

Non riesco a spiegarmelo nemmeno io, la prima volta Sei anni fa e la seconda volta un mesetto fa, si con mio marito ne ho parlato e lui vedendo il mio malessere è stato costretto a prendere questa decisione con me

Gentile signora,

è un fatto certo che la gravidanza e anche l'interruzione volontaria della gravidanza
possano essere fonte di dubbi e ambivalenze.

Nel Suo caso aggiungiamo che
dal Suo ex matrimonio ha avuto un figlio e
che dal presente (felice?) legame no..
Aggiungiamoci anche che
il Suo orologio biologico continua il proprio inesorabile ticchettio...
ed avremo alcuni ulteriori elementi.

Come fare, con tali premesse,
a distinguere un vero desiderio di maternità
dal bisogno di mettere alla prova corpo e relazione?

E'già successo due volte che,
superata la prova (rimasta incinta)
il malessere abbia avuto il sopravvento;
e dunque concordo con la Collega sull'opportunità
di contattare di persona un nostro Collega
per non rimanere imprigionata in tale ripettitività.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/