Riuscirò a venirne fuori?
Da più ci un anno sono in cura da una psicologa e, dopo essere stato ricoverato per colite ulcerosa causata da fattori psicologici, lo psichiatra mi ha prescritto il Cipralex. Ora certe volte mi sento talmente bene che mi sento di toccare il cielo. Però basta un piccolo evento per sentirmi crollare il mondo addosso. Per esempio i genitori della mia ragazza le hanno vietato di vedersi con me e ultimamente sento un odio verso tutti i genitori, anche i miei. Poi sento che nella vita non riuscirò a concludere niente. Ho fatto la mia scelta di frequentare liceo scientifico e conservatorio, ma ora mi sembra tutto troppo pesante, nella mia mente condanno gli altri perchè ho diritto a godermi la vita, non mi ha prescritto il medico di complicarmela (sono un bravo pianista, lo faccio con passione, quindi non penso sia questo il problema, quanto il fatto che condanno agli altri una scelta che ho fatto io). Non riesco a spogliarmi in casa e nessuno può entrare nella mia camera. Premetto che la mia psicoterapeuta è molto brava e sento che il problema sono io. Lei mi dice che sono come un bambino che impara a camminare e che inizialmente inciampa, pian piano riuscirò a camminare da solo senza cadere, ma mi sembra alquanto impossibile.
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Gentile utente,
credo sia un bene che la sua terapeuta sia brava e che riesca a seguirla nella maniera corretta.
Mi sembra che la cosa migliore sia continuare a parlarne con lei, che la conosce sicuramente meglio di noi.
La invito dunque a riportare nei suoi colloqui la sfiducia che sente nel potere "imparare a camminare", per cercare di approfondirla e contestualizzarla insieme alla sua psicologa.
Cordialmente,
credo sia un bene che la sua terapeuta sia brava e che riesca a seguirla nella maniera corretta.
Mi sembra che la cosa migliore sia continuare a parlarne con lei, che la conosce sicuramente meglio di noi.
La invito dunque a riportare nei suoi colloqui la sfiducia che sente nel potere "imparare a camminare", per cercare di approfondirla e contestualizzarla insieme alla sua psicologa.
Cordialmente,
Dr. Luca Mazzucchelli
www.psicologo-milano.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.8k visite dal 15/12/2008.
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