Vertigini, sbandamenti e ansia

Salve medici , sono qui per domandarvi un consulto sui sintomi che presento. Sono una ragazza di 25 anni che da qualche mese soffre di vertigini e sbandamenti. Ho fatto una radiografia alla cervicale e li è apparsa una verticalizzazione della lordosi cervicale. Il mio medico mi ha fatto fare un esame del sangue e abbiamo riscontrato un anemia derivata da una carenza di ferro che sto curando . A seguito di ciò ho fatto anche una visita otorino dove però non mi hanno trovato nulla , tutto negativo. L’otorino mi ha consigliato per tranquillizzarmi ulteriormente la visita di un neurologo. Il mio medico mi ha detto di fate terapie e massaggi ma ad oggi io continuo ad avere le vertigini. Mi accade specialmente se sono in centri commerciali o negozi. Quando le sento arrivare mi viene il panico e mi sale l’ansia di avere qualcosa di grave . Il mio medico mi ha tranquillizzata dicendomi che se avessi avuto qualcosa di più grave avrei avuto sintomi ben diversi. Adesso non faccio che contare i giorni e aspettare giorno 31 per la visita neurologica. Vorrei sapere un vostro parere, secondo voi devo preoccuparmi e agire in maniera immediata?
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Dr.ssa Valentina Tieni Psicologo 3
Gentilissima,
comprendo la sua preoccupazione in un momento in cui non riesce a spiegarsi il motivo di ciò che descrive e che la rende particolarmente "vulnerabile" per la paura di avere qualcosa di "grave". I sintomi che ha citato si possono di certo riscontrare in diverse situazioni ma vanno sempre considerati a partire dalla storia e dalla anamnesi personale: avendo, infatti, lei una carenza di ferro non è escluso che possano derivare da questa, così come non è escluso che la causa di queste vertigini possa essere riconducibile alla cervicale o ad una "motivazione" prettamente psicologica dato che vive questi momenti in circostanze ben definite e già questo può essere un buon punto di partenza per una sua riflessione (provi a riflettere sul primo episodio di vertigini, sul periodo in cui queste sono apparse e a domandarsi se le fosse già capitato in passato). Giustamente, il suo medico le sta facendo fare una serie di accertamenti che aiuteranno a comprendere l'origine di queste sensazioni al fine di indirizzarla verso il professionista maggiormente indicato. Attenda tranquillamente la visita di martedì, valuti insieme al neurologo la possibilità di un consulto psicologico ed eventualmente ci aggiorni circa l'esito della sua visita; se vi fosse stata la necessità di intervenire con "urgenza" sono certa che i medici a cui si è rivolta glielo avrebbero già consigliato.

Dr.ssa Valentina Tieni
Psicologa clinica - Esperta in Valutazione Psicologica
Esperta nell'Intervento in Situazioni di abuso all'infanzia

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