Psicologia e immenso sconforto per il futuro
Gentili dottori,
mi chiamo Gemma e scrivo perché sono nello sconforto più totale. A luglio ho conseguito la laurea triennale in psicologia con lode ed ho superato il test di ammissione per l'accesso alla magistrale di psicologia orientata ai contesti formativi e istituzionali, ma il mio più grande interesse è sempre stato la psicologia clinica.
Purtroppo questa estate è stata un duro periodo per me, è crollato tutto... ho chiuso una relazione durata 3 anni e interrotto i rapporti con alcune amiche che ho scoperto essere false, per di più ho dovuto affrontare una serie di problemi familiari di cui non mi dilungo. Tutto ciò non mi ha permesso di focalizzarmi al meglio sulla mia scelta universitaria, ed ho perso l'occasione per studiare clinica.
Purtroppo se guardo oltre non vedo futuro, so che la strada davanti è tutta in salita per chi vuole intraprendere il lavoro di psicologo, figura non adeguatamente riconosciuta. Personalmente non posso neanche permettermi di poter contare economicamente sui miei genitori ancora per molto e penso che mai potró permettermi di frequentare una scuola di specializzazione in psicoterapia. Mi domando inoltre se l'indirizzo a cui mi iscriverò possa in qualche modo ostacolare in futuro la mia professione di clinico, se ne valga davvero la pena continuare... ho concluso il mio primo percorso universitario nel migliore dei modi e in anticipo, ma l'impatto con la realtà è stato duro... ho bisogno di lavorare perché economicamente non posso contare su nessuno.
Sento di aver fallito in tutti i campi della mia vita e nelle mie scelte... non riesco a guardare avanti perché non vedo nulla, ore a studiare senza meriti e riconoscimenti, non vedo prospettive di realizzazione personale e professionale. L'accumularsi di più problemi ha fatto si che il mondo mi crollasse addosso e tutto ciò mi causa un senso di angoscia, paura, sconforto... dormo malissimo e il mio risveglio è seguito da numerosi attacchi d'ansia. Non vedo neanche un pallido riflesso di luce infondo al tunnel della mia vita!
mi chiamo Gemma e scrivo perché sono nello sconforto più totale. A luglio ho conseguito la laurea triennale in psicologia con lode ed ho superato il test di ammissione per l'accesso alla magistrale di psicologia orientata ai contesti formativi e istituzionali, ma il mio più grande interesse è sempre stato la psicologia clinica.
Purtroppo questa estate è stata un duro periodo per me, è crollato tutto... ho chiuso una relazione durata 3 anni e interrotto i rapporti con alcune amiche che ho scoperto essere false, per di più ho dovuto affrontare una serie di problemi familiari di cui non mi dilungo. Tutto ciò non mi ha permesso di focalizzarmi al meglio sulla mia scelta universitaria, ed ho perso l'occasione per studiare clinica.
Purtroppo se guardo oltre non vedo futuro, so che la strada davanti è tutta in salita per chi vuole intraprendere il lavoro di psicologo, figura non adeguatamente riconosciuta. Personalmente non posso neanche permettermi di poter contare economicamente sui miei genitori ancora per molto e penso che mai potró permettermi di frequentare una scuola di specializzazione in psicoterapia. Mi domando inoltre se l'indirizzo a cui mi iscriverò possa in qualche modo ostacolare in futuro la mia professione di clinico, se ne valga davvero la pena continuare... ho concluso il mio primo percorso universitario nel migliore dei modi e in anticipo, ma l'impatto con la realtà è stato duro... ho bisogno di lavorare perché economicamente non posso contare su nessuno.
Sento di aver fallito in tutti i campi della mia vita e nelle mie scelte... non riesco a guardare avanti perché non vedo nulla, ore a studiare senza meriti e riconoscimenti, non vedo prospettive di realizzazione personale e professionale. L'accumularsi di più problemi ha fatto si che il mondo mi crollasse addosso e tutto ciò mi causa un senso di angoscia, paura, sconforto... dormo malissimo e il mio risveglio è seguito da numerosi attacchi d'ansia. Non vedo neanche un pallido riflesso di luce infondo al tunnel della mia vita!
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Gentile utente,
comprendo che Lei stia attraversando un brutto momento
e che questo influisca sul Suo modo di vedere il futuro.
Dico questo
non tanto perchè il futuro dei neo-psicologi sia roseo
(una ricerca fatta dal nostro Ordine di Trento ha rilevato come la gran parte di essi sia occupato in professioni affini: educatore, insegnante, ecc.),
quanto perchè chi ha una "passione" la porta avanti con convinzione ben sapendo che il domani non è prevedibile (nè in bene, ma neanche in male...).
Conclusa la laurea triennale,
frequentemente si apre per lo/a studente una fase di dubbio e incertezza
per il fatto che si fa strada il dubbio concreto
sulla "spendibilità" del titolo acquisito
e ancor più su quello che si andrà a perfezionare con la magistrale.
Si rechi allo sportello psicologico della Sua università e parli con lo/a psicologo/a dei Suoi dubbi e pensieri preoccupati.
Ne trarrà beneficio.
Rimuginando da soli, le preoccupazioni si amplificano e si rivestono di una tonalità cupa.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 23/10/2017.
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