Gelosia e bugie: dov'è l'amore?
Buongiorno a tutti,
sto da 2 anni con un uomo che durante la fase della prima conoscenza si è mostrato come un individuo limpido, deluso dalle precedenti relazioni, poco interessato al sesso femminile, integerrimo, molte passioni ma un bassa autostima. Il nostro rapporto è iniziato in modo molto bello e in modo naturale siamo andati a vivere insieme dopo poco tempo.
Sono una donna che ha vissuto: ho viaggiato, sono indipendente e adoro il sesso che vedo come unica forma comunicativa tra persone senza filtri o sovrastrutture, ho sempre avuto una vita sessuale da single decisamente briosa ma con cervello, non nascondo la mia bisessualità che mi porta ad innamorarmi di una persona in quanto tale e senza alcun fattore legato ai suoi organi genitali. Con lui sono sempre stata sincera dovendo poi gestire le sue ansie e anche i suoi sguardi di disapprovazione.
Mi sono innamorata come mai in 35 anni, ma allo stesso tempo questo rapporto dopo qualche mese ha iniziato a rendermi felice a metà: nonostante le attenzioni e la "favola" avevo l'impressione che ci fosse qualcosa di strano e questo mi ha portata a tirar fuori aspetti (negativi) della mia persona che mai avrei pensato. Non mi è servito molto per scoprire che l'uomo che avevo accanto in realtà era completamente diverso dalla sua maschera: prostitute di ogni tipo, ricorso quotidiano (più volte al giorno) alla pornografia, chat, sesso casuale senza protezioni, archivi di foto di ex nude e in situazioni più che erotiche, archivi di foto anche solo scaricate da social vari di ogni tipo di essere femminile, tradimenti prevalentemente con prostitute stradali mentre era legato e conviveva con le uniche due fidanzate che ha avuto in 30 anni.
Questo riguardava, a quanto dice lui, un lungo periodo terminato quando ha conosciuto me, se non fosse che mentre stavamo andando a vivere insieme ancora faceva lo splendido con altre fanciulle.
Ovviamente lui ha negato fino a quando ha potuto, di volta in volta aumentando la dose di informazioni, riempiendomi di bugie costantemente in ogni nuova versione, e ancora il mio stomaco mi dice chiaramente che non è tutto. Ovviamente lui nega, e dopo due anni siamo ancora qui.
Ammetto che, apparentemente almeno, lui sembra fedele e innamorato... tuttavia alcuni episodi ambigui verificatisi durante il nostro rapporto, le dolorose bugie, mi stanno rovinando il cuore. Si è verificato un deciso calo dell'attività sessuale da un anno a questa parte, da tre volte al giorno a una a settimana da un momento all'altro, e così è tuttora. Con lui nessuna conversazione riguardante il sesso o il mio malessere si può affrontare, diventa verbalmente aggressivo, cattivo, minaccia tradimenti e mi offende pesantemente. Se questi due argomenti non vengono toccati va tutto alla grande.
Abbiamo seguito una terapia di coppia, senza successo.
Mi sembra di impazzire, mi sento stupida, il cervello mi dice di lasciar perdere ma non ce la faccio.
Mi scuso per la prolissità.
Grazie per l'ascolto.
sto da 2 anni con un uomo che durante la fase della prima conoscenza si è mostrato come un individuo limpido, deluso dalle precedenti relazioni, poco interessato al sesso femminile, integerrimo, molte passioni ma un bassa autostima. Il nostro rapporto è iniziato in modo molto bello e in modo naturale siamo andati a vivere insieme dopo poco tempo.
Sono una donna che ha vissuto: ho viaggiato, sono indipendente e adoro il sesso che vedo come unica forma comunicativa tra persone senza filtri o sovrastrutture, ho sempre avuto una vita sessuale da single decisamente briosa ma con cervello, non nascondo la mia bisessualità che mi porta ad innamorarmi di una persona in quanto tale e senza alcun fattore legato ai suoi organi genitali. Con lui sono sempre stata sincera dovendo poi gestire le sue ansie e anche i suoi sguardi di disapprovazione.
Mi sono innamorata come mai in 35 anni, ma allo stesso tempo questo rapporto dopo qualche mese ha iniziato a rendermi felice a metà: nonostante le attenzioni e la "favola" avevo l'impressione che ci fosse qualcosa di strano e questo mi ha portata a tirar fuori aspetti (negativi) della mia persona che mai avrei pensato. Non mi è servito molto per scoprire che l'uomo che avevo accanto in realtà era completamente diverso dalla sua maschera: prostitute di ogni tipo, ricorso quotidiano (più volte al giorno) alla pornografia, chat, sesso casuale senza protezioni, archivi di foto di ex nude e in situazioni più che erotiche, archivi di foto anche solo scaricate da social vari di ogni tipo di essere femminile, tradimenti prevalentemente con prostitute stradali mentre era legato e conviveva con le uniche due fidanzate che ha avuto in 30 anni.
Questo riguardava, a quanto dice lui, un lungo periodo terminato quando ha conosciuto me, se non fosse che mentre stavamo andando a vivere insieme ancora faceva lo splendido con altre fanciulle.
Ovviamente lui ha negato fino a quando ha potuto, di volta in volta aumentando la dose di informazioni, riempiendomi di bugie costantemente in ogni nuova versione, e ancora il mio stomaco mi dice chiaramente che non è tutto. Ovviamente lui nega, e dopo due anni siamo ancora qui.
Ammetto che, apparentemente almeno, lui sembra fedele e innamorato... tuttavia alcuni episodi ambigui verificatisi durante il nostro rapporto, le dolorose bugie, mi stanno rovinando il cuore. Si è verificato un deciso calo dell'attività sessuale da un anno a questa parte, da tre volte al giorno a una a settimana da un momento all'altro, e così è tuttora. Con lui nessuna conversazione riguardante il sesso o il mio malessere si può affrontare, diventa verbalmente aggressivo, cattivo, minaccia tradimenti e mi offende pesantemente. Se questi due argomenti non vengono toccati va tutto alla grande.
Abbiamo seguito una terapia di coppia, senza successo.
Mi sembra di impazzire, mi sento stupida, il cervello mi dice di lasciar perdere ma non ce la faccio.
Mi scuso per la prolissità.
Grazie per l'ascolto.
[#1]
Gentile utente, sono perplessa , non vedo che ci siano grandi vantaggi per Lei, .. briosa, disinvolta, in gamba, nel sopportare una tale quantità di disconferme ed anche di ansie , comprensibili veramente, e di dolore.. Se questo lui , non è quello che sembrava , c'era una maschera affascinante , ed ora tutto è cambiato, e lui minaccia tradimenti, è cattivo e aggressivo.. ci pensi bene e si domandi cosa desidera avere nel suo futuro.. se davvero le piacerà sempre combattere per superarsi, sentirsi mettere in discussione ed in alternativa.. fingere che tutto va bene..
Può avere di più e di meglio, a mio parere, non un uomo che la fa soffrire e che non domanda a sè stesso il perchè delle proprie ricerche compulsive di sesso, anche a pagamento..
Ma cerca appagamento o cerca potere quest'uomo.. il potere di tenere in pugno anche Lei , carissima, sebbene.. "indipendente.. briosa.. intelligente"..In effetti Lei è una donna interessante, molto meglio tenere in pugno Lei che una violetta.. ci ha mai pensato..? Restiamo in ascolto, preoccupati..
Può avere di più e di meglio, a mio parere, non un uomo che la fa soffrire e che non domanda a sè stesso il perchè delle proprie ricerche compulsive di sesso, anche a pagamento..
Ma cerca appagamento o cerca potere quest'uomo.. il potere di tenere in pugno anche Lei , carissima, sebbene.. "indipendente.. briosa.. intelligente"..In effetti Lei è una donna interessante, molto meglio tenere in pugno Lei che una violetta.. ci ha mai pensato..? Restiamo in ascolto, preoccupati..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Utente
Razionalmente concordo pienamente con lei. Tuttavia non riesco a lasciarlo, quando accade lui diventa un tornado di rabbia e lacrime e "mi impegnerò" e rimostranze: finisco sempre per avere l'impressione di avere sbagliato qualcosa, di essere quella sbagliata, di non essere paziente.
Ed ecco le sue parole degli ultimi giorni: ci sono stata sempre solo io, in certi momenti ANCHE io, e lui sentiva il desiderio di cercare altro finchè questo non ha avuto un peso talmente forte da diventare un bisogno da soddisfare nel qui ed ora (anche nel mezzo del lavoro). Una boccata d'aria con la sua donna ideale sessualmente perchè "ho sempre desiderato a letto una donna così, l'ho idealizzata ma alla fine non l'avrò mai, di cosa hai paura?". Ha finto di essere qualcun altro, qualcuno aderente ai miei canoni e con i miei principi, per non perdermi. Non importa avermi tolto la possibilità di decidere se stare con lui o meno, fingendosi altro. E poi insomma è un uomo, meglio cercare la carta che una prostituta. Vive di premi e punizioni, critica il mio modo di vestire (anche se decido, a luglio di indossare dei pantaloncini è un problema), ogni volta in cui faccio uno spettacolo (sono un artista) è una tragedia, se voglio partecipare a due ore di seminario mi rinfaccia di togliere tempo a noi e minaccia di sparire per un weekend.
Questi comportamenti sono del tutto ego-sintonici in lui.
Non mi fraintenda Dottoressa, il problema non è la masturbazione nè l'uso di una "miccia". Il problema per me è la mancanza di gestione della pulsione, il fatto che ogni volta in cui lui si dedica alla sua donna ideale o idealizzata poi si nega a me (e lo ammette). Quindi la sua dimensione individuale non è scissa, ma integrata nella vita sessuale di coppia, un sostitutivo e un riempitivo.
Io mi ritengo una persona di mentalità aperta, ma credo che ci sia un limite a tutto, quello dell'amore, del rispetto e della sincerità soprattutto per se stessi. Ho iniziato a pensare di avere un narcisista davanti a me e di essere dipendente da un gioco meschino e malato.
L'unico modo per allontanarlo da me è lasciarlo chiuso fuori di casa, subendo minacce e urla e lacrime. Se lo faccio entrare per prendere le sue cose alterna rabbia a pacatezza e indifferenza, finendo per dormirmi vicino e svegliarsi la mattina dopo come se nulla fosse accaduto.
Ho preso contatti con un centro integrato per un supporto psicologico e sono in attesa di appuntamento per iniziare il primo ciclo di incontri.
Nel frattempo ho dentro un senso di vuoto enorme, di rabbia, di inadeguatezza, di delusione, mi sento presa in giro, umiliata e colpevole...di cosa poi...di avere amato come l'aria una persona che non esisteva e di non essere io stessa la persona forte che credevo
Ed ecco le sue parole degli ultimi giorni: ci sono stata sempre solo io, in certi momenti ANCHE io, e lui sentiva il desiderio di cercare altro finchè questo non ha avuto un peso talmente forte da diventare un bisogno da soddisfare nel qui ed ora (anche nel mezzo del lavoro). Una boccata d'aria con la sua donna ideale sessualmente perchè "ho sempre desiderato a letto una donna così, l'ho idealizzata ma alla fine non l'avrò mai, di cosa hai paura?". Ha finto di essere qualcun altro, qualcuno aderente ai miei canoni e con i miei principi, per non perdermi. Non importa avermi tolto la possibilità di decidere se stare con lui o meno, fingendosi altro. E poi insomma è un uomo, meglio cercare la carta che una prostituta. Vive di premi e punizioni, critica il mio modo di vestire (anche se decido, a luglio di indossare dei pantaloncini è un problema), ogni volta in cui faccio uno spettacolo (sono un artista) è una tragedia, se voglio partecipare a due ore di seminario mi rinfaccia di togliere tempo a noi e minaccia di sparire per un weekend.
Questi comportamenti sono del tutto ego-sintonici in lui.
Non mi fraintenda Dottoressa, il problema non è la masturbazione nè l'uso di una "miccia". Il problema per me è la mancanza di gestione della pulsione, il fatto che ogni volta in cui lui si dedica alla sua donna ideale o idealizzata poi si nega a me (e lo ammette). Quindi la sua dimensione individuale non è scissa, ma integrata nella vita sessuale di coppia, un sostitutivo e un riempitivo.
Io mi ritengo una persona di mentalità aperta, ma credo che ci sia un limite a tutto, quello dell'amore, del rispetto e della sincerità soprattutto per se stessi. Ho iniziato a pensare di avere un narcisista davanti a me e di essere dipendente da un gioco meschino e malato.
L'unico modo per allontanarlo da me è lasciarlo chiuso fuori di casa, subendo minacce e urla e lacrime. Se lo faccio entrare per prendere le sue cose alterna rabbia a pacatezza e indifferenza, finendo per dormirmi vicino e svegliarsi la mattina dopo come se nulla fosse accaduto.
Ho preso contatti con un centro integrato per un supporto psicologico e sono in attesa di appuntamento per iniziare il primo ciclo di incontri.
Nel frattempo ho dentro un senso di vuoto enorme, di rabbia, di inadeguatezza, di delusione, mi sento presa in giro, umiliata e colpevole...di cosa poi...di avere amato come l'aria una persona che non esisteva e di non essere io stessa la persona forte che credevo
[#3]
Carissima, la sua lettera si commenta da sola e conferma quanto le ho detto precedentemente.. e’ preoccupante quest’uomo, così centrato sul se’ , sulle sue esigenze imprescindibili e sul
potere che lui ha su di Lei.. pensi davvero se ritiene di meritarsi così poco e se non sia l’ora di svoltare e volersi bene davvero.. Spiace dirle tutto questo.. ma tanto dolore e tanta umiliazione in cambio di ben poco amore e’un cattivo investimento per una donna in gamba come Lei..
potere che lui ha su di Lei.. pensi davvero se ritiene di meritarsi così poco e se non sia l’ora di svoltare e volersi bene davvero.. Spiace dirle tutto questo.. ma tanto dolore e tanta umiliazione in cambio di ben poco amore e’un cattivo investimento per una donna in gamba come Lei..
[#4]
Utente
E alla fine lui è ancora qui. Io sono spenta, mi infastidisce la sua presenza, mi infastidisce il contatto fisico che lui ricerca in continuazione.
E' molto cambiato sotto diversi punti di vista, questo lo riconosco, ma io vedo il marcio ovunque e la questione si è spostata sulla sua ricerca della sessualità in varie forme.
E' emerso che a tratti sente la necessità di guardare altro, cercare altro , masturbarsi e non riesce a trattenersi dal farlo nel qui e ora. Sostiene di avere la voglia di fantasticare su altre donne per poter fare con loro tutto quello che non ha il coraggio di propormi...ma nella vita sessuale di coppia io ho solo rifiutato due cose: il dolore e la presenza di altri/e nella nostra intimità. Dice che a tratti il suo desiderio si spegne e rivolgendo la sua attenzione ad altro colma questo vuoto.
Ammette a tratti di avere un problema, oscilla tra il "ho rovinato tutto e voglio fare tutto il possibile per sistemare le cose" e il "ti amo ma non ci sei solo tu e alla fine non faccio nulla di male". Io mi domando cosa, visto che già adesso ha bisogno di altro pur mantenendolo sul piano virtuale, potrebbe fare in futuro.
Non condanno la masturbazione, è un atto intimo e un diritto. Quello che non comprendo è il non riuscire a farlo senza qualcosa davanti, e quando questa cosa finisce per impattare sulla vita sessuale reale e di coppia.
Quando non esiste una misura, e si oscilla dal non far nulla nemmeno con la fantasia per mesi e poi fare scorpacciate bulimiche anche al lavoro. Per poi tornare a casa e non degnarmi di uno sguardo o rifiutarmi, e cercare altre donne in rete tutti i giorni per poi cercare la propria donna una volta alla settimana...in questo caso mi sento sostituita. Oppure, e non so cosa sia peggio, avvicinarsi a me nell'unica giornata della settimana in cui si è guardato foto di donne o porno.
La sessuologa a cui si è rivolto pare concordi con lui che non toglie niente alla coppia con questo atteggiamento, e il problema è mio e sono io. Lo incoraggia a continuare le sue pratiche, e io non devo farmi problemi. Oltre al fatto che io non devo sapere nulla teoricamente perchè è la sua sessualità. Un'anamnesi dopo sole due sedute. Io comprendo il fatto che per lavorare sulla sua sessualità sia necessaria privacy, ma l'individuo è inserito in una coppia ed esiste un'altra persona che al momento è in bilico e soffre terribilmente.
Sono davvero io il problema?
E' davvero così assurdo che io mi senta inadeguata e possa soffrire se lui ricerca e si eccita in continuazione con altre donne? Così sciocco che io mi senta sostituita se lui cerca altre e non cerca più me, o si avvicina a me solo dopo aver cercato altre?
E' molto cambiato sotto diversi punti di vista, questo lo riconosco, ma io vedo il marcio ovunque e la questione si è spostata sulla sua ricerca della sessualità in varie forme.
E' emerso che a tratti sente la necessità di guardare altro, cercare altro , masturbarsi e non riesce a trattenersi dal farlo nel qui e ora. Sostiene di avere la voglia di fantasticare su altre donne per poter fare con loro tutto quello che non ha il coraggio di propormi...ma nella vita sessuale di coppia io ho solo rifiutato due cose: il dolore e la presenza di altri/e nella nostra intimità. Dice che a tratti il suo desiderio si spegne e rivolgendo la sua attenzione ad altro colma questo vuoto.
Ammette a tratti di avere un problema, oscilla tra il "ho rovinato tutto e voglio fare tutto il possibile per sistemare le cose" e il "ti amo ma non ci sei solo tu e alla fine non faccio nulla di male". Io mi domando cosa, visto che già adesso ha bisogno di altro pur mantenendolo sul piano virtuale, potrebbe fare in futuro.
Non condanno la masturbazione, è un atto intimo e un diritto. Quello che non comprendo è il non riuscire a farlo senza qualcosa davanti, e quando questa cosa finisce per impattare sulla vita sessuale reale e di coppia.
Quando non esiste una misura, e si oscilla dal non far nulla nemmeno con la fantasia per mesi e poi fare scorpacciate bulimiche anche al lavoro. Per poi tornare a casa e non degnarmi di uno sguardo o rifiutarmi, e cercare altre donne in rete tutti i giorni per poi cercare la propria donna una volta alla settimana...in questo caso mi sento sostituita. Oppure, e non so cosa sia peggio, avvicinarsi a me nell'unica giornata della settimana in cui si è guardato foto di donne o porno.
La sessuologa a cui si è rivolto pare concordi con lui che non toglie niente alla coppia con questo atteggiamento, e il problema è mio e sono io. Lo incoraggia a continuare le sue pratiche, e io non devo farmi problemi. Oltre al fatto che io non devo sapere nulla teoricamente perchè è la sua sessualità. Un'anamnesi dopo sole due sedute. Io comprendo il fatto che per lavorare sulla sua sessualità sia necessaria privacy, ma l'individuo è inserito in una coppia ed esiste un'altra persona che al momento è in bilico e soffre terribilmente.
Sono davvero io il problema?
E' davvero così assurdo che io mi senta inadeguata e possa soffrire se lui ricerca e si eccita in continuazione con altre donne? Così sciocco che io mi senta sostituita se lui cerca altre e non cerca più me, o si avvicina a me solo dopo aver cercato altre?
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Carissima,Le ho già detto diffusamente come la penso.. mi permetto di non essere d'accordo con la Sessuologa, posto che sia vero quello che lui le riporta..pur nel rispetto della libertà individuale , non capisco perchè Lei deve sopportare tutto questo , star male , sentirsi inadeguata e perdente..si faccia un regalo di Natale, lo lasci , alle sue tenebre e alle sue irrefrenabili pulsioni.. un amore finito lascia spazio al futuro.. non è una tragedia..
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.9k visite dal 19/10/2017.
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