Azzeramento desiderio sessuale a 24 anni
Gentili dottori,
scrivo in merito ad una problematica che mi sta provocando un forte disagio. Sono una ragazza di 24 anni e sono fidanzata da quando ne avevo sedici. Da almeno due anni, il mio desiderio sessuale è diminuito e adesso è divenuto quasi inesistente. Nei primi anni di relazione andava tutto bene sotto quell'aspetto, ma ora mi sento quasi come se fossi già in menopausa. La frequenza dei rapporti è di due volte al mese circa (anche perchè entrambi viviamo ancora a casa) e ovviamente il mio ragazzo ha delle esigenze che in questo momento non riesco a soddisfare. Premetto che negli ultimi quattro anni ho lavorato e studiato allo stesso tempo e lo stress accumulato sul lavoro e la profonda delusione nell'essere rimasta molto indietro con gli studi, penso abbiano avuto un ruolo in questa situazione. Ho fatto anche un percorso con una psicologa in quanto la mia situazione familiare mi ha comportato dei disagi come forte ansia e via dicendo. Purtroppo ho anche sofferto di doc fin dall'infanzia (solo nei periodi più difficili della mia vita), che sono andati dal controllare più volte la porta chiusa, al toccare più volte una cosa e quando mi sono iscritta all'università, in concomitanza ad un periodo molto difficile per via del rapporto con mio padre, è arrivato il doc che riguarda la paura di essere lesbica. Un giorno semplicemente ho iniziato a vedere delle mie compagne che sono lesbiche e mi sono domandata se non potessi esserlo anch'io. Un doc puro, con tutte le sue fasi. Parlandone con la psicologa una volta, mi ha consigliato di comportarmi come se non esistesse, senza dargli importanza. Devo dire che da tre anni a questa parte è migliorato, ma non è scomparso. I primi tempi continuavo a guardare altre ragazze per vedere se mi facessero un certo effetto ed ero in ansia e adesso è un pò migliorato, nel senso che ho accettato il doc e ogni tanto riappare la domanda, che però cerco di lasciar scivolare via. Il problema è che penso che tutto questo forte stress mi abbia causato la perdita della libido, oltre al fatto che essendo fidanzata da otto anni, vi è anche un calo fisiologico. Inoltre penso che il fatto di non aver vissuto un rapporto madre-figlia, possa aver creato in me maggiore difficoltà a socializzare ( ho poche amiche fidate) e il distacco che vedo tra me e le altre ragazze provoca in me ulteriori dubbi.Sono davvero molto preoccupata e spero con il cuore che qualcuno possa rispondermi. Scusate per il testo lunghissimo, ma ho cercato di descivere il quadro completo.
scrivo in merito ad una problematica che mi sta provocando un forte disagio. Sono una ragazza di 24 anni e sono fidanzata da quando ne avevo sedici. Da almeno due anni, il mio desiderio sessuale è diminuito e adesso è divenuto quasi inesistente. Nei primi anni di relazione andava tutto bene sotto quell'aspetto, ma ora mi sento quasi come se fossi già in menopausa. La frequenza dei rapporti è di due volte al mese circa (anche perchè entrambi viviamo ancora a casa) e ovviamente il mio ragazzo ha delle esigenze che in questo momento non riesco a soddisfare. Premetto che negli ultimi quattro anni ho lavorato e studiato allo stesso tempo e lo stress accumulato sul lavoro e la profonda delusione nell'essere rimasta molto indietro con gli studi, penso abbiano avuto un ruolo in questa situazione. Ho fatto anche un percorso con una psicologa in quanto la mia situazione familiare mi ha comportato dei disagi come forte ansia e via dicendo. Purtroppo ho anche sofferto di doc fin dall'infanzia (solo nei periodi più difficili della mia vita), che sono andati dal controllare più volte la porta chiusa, al toccare più volte una cosa e quando mi sono iscritta all'università, in concomitanza ad un periodo molto difficile per via del rapporto con mio padre, è arrivato il doc che riguarda la paura di essere lesbica. Un giorno semplicemente ho iniziato a vedere delle mie compagne che sono lesbiche e mi sono domandata se non potessi esserlo anch'io. Un doc puro, con tutte le sue fasi. Parlandone con la psicologa una volta, mi ha consigliato di comportarmi come se non esistesse, senza dargli importanza. Devo dire che da tre anni a questa parte è migliorato, ma non è scomparso. I primi tempi continuavo a guardare altre ragazze per vedere se mi facessero un certo effetto ed ero in ansia e adesso è un pò migliorato, nel senso che ho accettato il doc e ogni tanto riappare la domanda, che però cerco di lasciar scivolare via. Il problema è che penso che tutto questo forte stress mi abbia causato la perdita della libido, oltre al fatto che essendo fidanzata da otto anni, vi è anche un calo fisiologico. Inoltre penso che il fatto di non aver vissuto un rapporto madre-figlia, possa aver creato in me maggiore difficoltà a socializzare ( ho poche amiche fidate) e il distacco che vedo tra me e le altre ragazze provoca in me ulteriori dubbi.Sono davvero molto preoccupata e spero con il cuore che qualcuno possa rispondermi. Scusate per il testo lunghissimo, ma ho cercato di descivere il quadro completo.
[#1]
Cara Utente,
sarebbe bene che lei si facesse nuovamente seguire da uno psicologo per occuparsi di questo quadro piuttosto complesso di sofferenza.
Ci ha detto questo:
"Ho fatto anche un percorso con una psicologa in quanto la mia situazione familiare mi ha comportato dei disagi come forte ansia e via dicendo"
e, considerando come si sente oggi, si può pensare che il lavoro sia stato insufficiente, interrotto precocemente o inadeguato ad aiutarla fino in fondo.
Per questo non posso che consigliarle di ripensare alla necessità di farsi aiutare a risolvere davvero quello che le provoca sofferenza, iniziando con l'individuazione delle cause profonde del malessere.
In questo senso le consiglio una psicoterapia psicodinamica/psicoanalitica, che le consenta di lavorare sia sui sintomi che sulle difficoltà di relazione e rapporto con gli altri, oltre che sul DOC.
Ci pensi e mi aggiorni quando vuole.
Un caro saluto,
sarebbe bene che lei si facesse nuovamente seguire da uno psicologo per occuparsi di questo quadro piuttosto complesso di sofferenza.
Ci ha detto questo:
"Ho fatto anche un percorso con una psicologa in quanto la mia situazione familiare mi ha comportato dei disagi come forte ansia e via dicendo"
e, considerando come si sente oggi, si può pensare che il lavoro sia stato insufficiente, interrotto precocemente o inadeguato ad aiutarla fino in fondo.
Per questo non posso che consigliarle di ripensare alla necessità di farsi aiutare a risolvere davvero quello che le provoca sofferenza, iniziando con l'individuazione delle cause profonde del malessere.
In questo senso le consiglio una psicoterapia psicodinamica/psicoanalitica, che le consenta di lavorare sia sui sintomi che sulle difficoltà di relazione e rapporto con gli altri, oltre che sul DOC.
Ci pensi e mi aggiorni quando vuole.
Un caro saluto,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Cara Ragazza,
Aggiungo una video intervista alle riflessioni della dottoressa Massaro che condivido.
https://m.youtube.com/watch?v=0OugcIx-dHg
Il tema del desiderio è davvero tanto complesso, e la sua disamina - diagnosi clinica - obbliga ad effettuare parecchi passaggi diagnostici
Aggiungo una video intervista alle riflessioni della dottoressa Massaro che condivido.
https://m.youtube.com/watch?v=0OugcIx-dHg
Il tema del desiderio è davvero tanto complesso, e la sua disamina - diagnosi clinica - obbliga ad effettuare parecchi passaggi diagnostici
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.5k visite dal 17/10/2017.
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