Il medico ha prescritto un vaccino
Salve,
Da circa un anno ho incominciato ad avere problemi di salute, ma tutti i miei famigliari, compreso il mio ragazzo, ogni volta che si manifestano mi allontanano. Mi lasciano sola e senza aiuto. Ho lavorato su me stessa in psicoterapia per essere autonoma e meno dipendente ma alcune volte ho necessità di assistenza. I problemi fisici che ho sono mal di testa, vertigini, spossatezza, astenia, sensazione di fluttuazione ecc ecc..dalle risonanze è risultata una cisti pineale, e una rettilinizzazione cervicale, inoltre mi ammalo spesso alla gola tanto è che sono sotto cortisone e il medico ha prescritto un vaccino. L atteggiamento scostante dei miei famigliari mi costringe a dubitare di me e pensare che i miei sintomi siano di origine psicologica, ma io mi sento davvero male e lasciata sola e senza cure spesso ricorro al pronto soccorso.
Perché accade tutto ciò?
che la mia famiglia non sia quella del mulino bianco l ho sempre saputo ma che anche il mio ragazzo mi allontani ora mi fa sentire dispersa. È stanco di assurgere il ruolo di un famigliare o sono io che sono troppo pesante da vivere?
Concludo dicendo che sono una ragazza dai mille interessi: mi piace il teatro, il cinema, canto, sono una studentessa da ottimi voti e mi piace sempre scherzare. Sono anche molto sensibile pero e vivo a pieno e al 100% sia i momenti di felicità che quelli di sconforto.
Grazie mille
Da circa un anno ho incominciato ad avere problemi di salute, ma tutti i miei famigliari, compreso il mio ragazzo, ogni volta che si manifestano mi allontanano. Mi lasciano sola e senza aiuto. Ho lavorato su me stessa in psicoterapia per essere autonoma e meno dipendente ma alcune volte ho necessità di assistenza. I problemi fisici che ho sono mal di testa, vertigini, spossatezza, astenia, sensazione di fluttuazione ecc ecc..dalle risonanze è risultata una cisti pineale, e una rettilinizzazione cervicale, inoltre mi ammalo spesso alla gola tanto è che sono sotto cortisone e il medico ha prescritto un vaccino. L atteggiamento scostante dei miei famigliari mi costringe a dubitare di me e pensare che i miei sintomi siano di origine psicologica, ma io mi sento davvero male e lasciata sola e senza cure spesso ricorro al pronto soccorso.
Perché accade tutto ciò?
che la mia famiglia non sia quella del mulino bianco l ho sempre saputo ma che anche il mio ragazzo mi allontani ora mi fa sentire dispersa. È stanco di assurgere il ruolo di un famigliare o sono io che sono troppo pesante da vivere?
Concludo dicendo che sono una ragazza dai mille interessi: mi piace il teatro, il cinema, canto, sono una studentessa da ottimi voti e mi piace sempre scherzare. Sono anche molto sensibile pero e vivo a pieno e al 100% sia i momenti di felicità che quelli di sconforto.
Grazie mille
[#1]
Gentile utente,
Lei ci presenta molti punti di approfondimento, tra cui ne raccolgo uno:
"...vivo a pieno e al 100% sia i momenti di felicità che quelli di sconforto. .."
Non sarà che sottopone i Suoi cari a "docce scozzesi" alternando frequentemente gli uni e gli altri?
Come La ha aiutata la sua Terapeuta in ciò?
E Lei che passi avanti ha fatto?
Come mai ha posto a noi queste domande e non a lei?
Lei ci presenta molti punti di approfondimento, tra cui ne raccolgo uno:
"...vivo a pieno e al 100% sia i momenti di felicità che quelli di sconforto. .."
Non sarà che sottopone i Suoi cari a "docce scozzesi" alternando frequentemente gli uni e gli altri?
Come La ha aiutata la sua Terapeuta in ciò?
E Lei che passi avanti ha fatto?
Come mai ha posto a noi queste domande e non a lei?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentile dottoressa,
Con la mia terapeuta stiamo facendo un percorso da anni basato sull'autonomia e la non dipendenza. Spesso mi ripete che devo sentirmi "orfana" tanto da poter contare solo su di me. I passi avanti che ho fatto sono:" essere andata a studiare fuori e cercare di crearmi un autonomia". Nonostante ciò tutti abbiamo periodi in cui barcolliamo ed è in quelli che vorrei abbandobarmi, avere aiuto e sostegno, che purtroppo non arriva come vorrei io.
Non ho posto alla mia terapeuta il quesito perché vorrei sentire anche altri pareri visto che il suo lo conosco già. Inoltre non mi andava di disturbarla nel fine settimana, dicendole di essere in pronto soccorso. Diciamo che vi ho scritto in un vero momento di solitudine e sconforto. Comunque per spiegarmi meglio le dico che i miei cari non hanno difficoltà a prendersi le gioie...È sull'aiuto che fanno passi indietro. La mia storia famigliare è molto complicata..diciamo che per vivere bene dovrei sempre ingoiare rospi e subire ingiustizie.. nel senso che mio padre è semi assente e se offre aiuto lo fa in cambio di "colmare il suo vuoto affettivo" mia madre, per quello che ci ho capito io, fa difficoltà a entrare nel ruolo di madre e da quando ho smesso io di far da madre a lei (grazie anche alla terapia) spesso mi rifiuta/umilia e disprezza...io cerco di essere autonoma ma un minino ho bisogno di aiuto..e li me lo negano e lo offrono al prezzo di qualcosa...tipo trattandomi male..o mortificandomi o umiliandomi..bah..forse è questo che mi porta ad esplodere chiedendo spesso aiuto? Il fatto di non avere quel minimo di riconoscimento umano/calore/affetto dovuto? Boh..
La ringrazio per il suo intervento,
Cari saluti
Con la mia terapeuta stiamo facendo un percorso da anni basato sull'autonomia e la non dipendenza. Spesso mi ripete che devo sentirmi "orfana" tanto da poter contare solo su di me. I passi avanti che ho fatto sono:" essere andata a studiare fuori e cercare di crearmi un autonomia". Nonostante ciò tutti abbiamo periodi in cui barcolliamo ed è in quelli che vorrei abbandobarmi, avere aiuto e sostegno, che purtroppo non arriva come vorrei io.
Non ho posto alla mia terapeuta il quesito perché vorrei sentire anche altri pareri visto che il suo lo conosco già. Inoltre non mi andava di disturbarla nel fine settimana, dicendole di essere in pronto soccorso. Diciamo che vi ho scritto in un vero momento di solitudine e sconforto. Comunque per spiegarmi meglio le dico che i miei cari non hanno difficoltà a prendersi le gioie...È sull'aiuto che fanno passi indietro. La mia storia famigliare è molto complicata..diciamo che per vivere bene dovrei sempre ingoiare rospi e subire ingiustizie.. nel senso che mio padre è semi assente e se offre aiuto lo fa in cambio di "colmare il suo vuoto affettivo" mia madre, per quello che ci ho capito io, fa difficoltà a entrare nel ruolo di madre e da quando ho smesso io di far da madre a lei (grazie anche alla terapia) spesso mi rifiuta/umilia e disprezza...io cerco di essere autonoma ma un minino ho bisogno di aiuto..e li me lo negano e lo offrono al prezzo di qualcosa...tipo trattandomi male..o mortificandomi o umiliandomi..bah..forse è questo che mi porta ad esplodere chiedendo spesso aiuto? Il fatto di non avere quel minimo di riconoscimento umano/calore/affetto dovuto? Boh..
La ringrazio per il suo intervento,
Cari saluti
[#3]
Fortunatamente è già seguita,
e dunque - anche se non nell'immediatezza del bisogno - Lei ha una specialista di riferimento.
Si tratta ora di farsi aiutare ad individuare delle strategie personali con le quali far fronte a quei momenti "in cui barcolliamo", quando vorremmo immediatamente "avere aiuto e sostegno, che purtroppo non arriva come vorrei io.".
Saluti cordiali.
e dunque - anche se non nell'immediatezza del bisogno - Lei ha una specialista di riferimento.
Si tratta ora di farsi aiutare ad individuare delle strategie personali con le quali far fronte a quei momenti "in cui barcolliamo", quando vorremmo immediatamente "avere aiuto e sostegno, che purtroppo non arriva come vorrei io.".
Saluti cordiali.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1k visite dal 14/10/2017.
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