Paura che diventi violento

Buongiorno, sono una ragazza di 23 anni fidanzata da quasi 3 anni con un ragazzo di 25. Abbiamo una relazione a distanza. 1 anno fa, dopo che una mia amica mi parlò di una sua amica che aveva avuto a che fare con una persona violenta, mi venne l'ansia incontrollata che anche il mio partner potesse diventarlo; mi vennero in mente degli episodi: 1 litigammo per strada e lui mi spinse leggermente per allontanarmi nel momento in cui provai ad accarezzarlo 2 litigammo e io provai a toccargli il viso ma lui mi prese i polsi forse per tenerli fermi o forse per stringerli? Io non ricordo ma il mio cervello si interroga continuamente su questi episodi. Più di una volta io ho avuto reazioni aggressive nei suoi confronti (gli ho dato degli schiaffi e lui reagiva ritirandomelo lievemente senza farmi male). E' iniziato così un periodo (che dura tuttora) in cui io quotidianamente interrogo il mio partner facendogli domande sulla violenza, su come la pensa di certe cose (stupri, maschilismo, etc.) So per certo che non è una persona maschilista. Il problema è che tutte queste risposte che lui mi dà non mi bastano e ogni giorno mi viene in mente una nuova domanda! Lui ha parlato anche alla madre di questa cosa e lei dice che quando si arrabbia cambia faccia (anche da piccolo aveva problemi a gestire la rabbia) ma che comunque non farebbe mai del male a nessuno. A volte si arrabbia quando gli faccio le domande, altre volte è paziente e risponde a tutto. Recentemente si è arrabbiato per una domanda che gli ho fatto e ha sbattuto il pugno sul tavolo. Qualche giorno fa invece abbiamo litigato per il lavoro (se cercarlo nella mia o nella sua città) e io mi sono concentrata, a dir suo, su una cosa detta da lui di poco conto (spesso lo faccio, è vero) e ho iniziato a insistere su questo. Lui si è arrabbiato moltissimo, ha alzato tanto la voce e ha di nuovo battuto il pugno sul tavolo, bestemmiando. Premetto che non mi ha mai offeso, minacciato o insultato. In seguito la conversazione è ritornata nuovamente a essere pacata spontaneamente. In quel momento non ho avuto assolutamente paura che mi potesse far del male e io gli rispondevo impassibilmente senza alzare la voce. Dentro di me però adesso si sono scatenate molte domande: "E se io avessi alzato di più la voce lui cosa avrebbe fatto?" e così via... litighiamo spesso (quando io lo interrogo) ma reazioni così eccessive non le ho mai viste.
Sono seguita da uno psicologo e ho frequentato anche uno psichiatra.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

se il racconto della sua amica l'ha così impressionata significa che il tema della violenza è qualcosa che la riguarda in qualche modo, perchè parte di lei o della sua storia.
L'attenzione incessante ai comportamenti di lui e alle sue reazioni la può portare a provocarlo continuamente solo per vedere come reagirà, e questo non può portare a nulla di buono.

Come mai è seguita da uno psicologo?
Soffre di un disturbo in particolare?
Assume o ha assunto psicofarmaci, visto che era/è anche in terapia da uno psichiatra? Se sì, quali?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2016 al 2018
Ex utente
Intanto la ringrazio per la sua risposta. Quando dice che la violenza riguarda in qualche modo me o la mia storia, intende che il mio ragazzo potrebbe essere violento? Sì, spesso lo provoco per vedere che cosa fa; a cosa potrebbe portare questo?
Sono seguita da uno psicologo perché ho sofferto di vari disturbi: in passato ipocondria, poi fobia sociale, agorafobia. Più recentemente invece gelosia ossessiva e, in seguito, appunto la paura che il partner possa diventare violento, anche se non mi ha mai alzato le mani. Lo psicologo dice che potrei soffrire di doc. Sono stata dallo psichiatra che mi ha prescritto cymbalta, fluoxeren e modalina per i pensieri ossessivi.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Intendevo la sua storia passata/familiare (che ovviamente non conosco) o anche una sua tendenza all'aggressività che può aver paura di riscontrare negli altri perchè in realtà parte da lei, anche se non se ne rende conto.
Ovviamente il suo psicologo potrà approfondire molto più di me questi temi.
Sta effettuando una terapia specifica?
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Attivo dal 2016 al 2018
Ex utente
Vado da questo psicoterapeuta ma ho paura che non sia indicato per me. Infatti tende ad ascoltare le mie paranoie e a rassicurarmi. Non mi dice di fare determinate cose o attuare delle tecniche per non avere questa ansia.
Ho assistito e assisto tuttora a liti molto colorite tra i miei genitori. Mia madre in particolare è molto aggressiva verbalmente nei confronti di mio padre. Io stessa tendo ad esserlo con i miei genitori e spesso vorrei alzare le mani ma ovviamente non lo faccio. Spesso mi capita di sbattere gli oggetti per la rabbia.