Orientamento sessuale

Salve,
sono una ragazza di 26 anni. Da qualche mese soffro di ansia e attacchi di panico per una serie di eventi accaduti; una storia con un uomo, che ancora trascino per insicurezza sui miei sentimenti e la mia attrazione verso lui che c'è, lo desidero, ma ho dubbi sul suo orientamento sessuale, gli ho addirittura chiesto se fosse gay per alcuni atteggiamenti un po' femminili che ha, e lui mi ha garantito di no, ma io non ne sono convinta. Ho cercato di accettarlo per quello che è, ma ho continuato a scrutarlo con occhio clinico; lo lascio e riprendo; una volta sono riuscita ad allontanarmene per quasi un mese ma poi sono rientrata per una questione di gelosia e paura di perderlo. Quando penso di lasciarlo, sento di me che poi potrei essere libera di andare avanti, ma il mio stato di ansia mi provoca il costante riavvicinamento, il bisogno di assicurarmi che ci sia. Oltre a questo ho cominciato a sviluppare il pensiero di poter essere omosessuale, che escludo, per le mie esperienze amorose e sessuali sempre etero, ma non nascondo di aver baciato da piccola delle bambine, mie amiche, e qualche anno fa una ragazza mi ha baciata in un locale e non mi è dispiaciuto. Un altro evento è stato l'abbandono della mia condizione lavorativa un po' sofferente, non ero retribuita, era un lavoro autonomo condiviso con un'amica e negli ultimi tempi mi ha provocato forte rigetto, dispiacere e tristezza nel gestirlo. Oltre a questi due eventi se ne sono susseguiti altri...continuo a permanere in uno stato di profonda tristezza, amarezza, correlata da attacchi di panico, ansia e paure...ho sviluppato dei pensieri fissi ricorrenti che sono ad esempio il dubbio sulla mia sessualità (la paura di essere poco femminile), sulla mia identità, e sul mio orientamento sessuale, ho paura di essere bisessuale, faccio fatica ad accettare questo probabile cambiamento o novità nella mia vita, e presentarlo agli altri. Ho sviluppato inoltre delle fobie, allontano il contatto fisico con le persone,le donne soprattutto (anche sfiorarle mi spaventa), ho allontanato i miei amici negli ultimi due mesi, ho solo contatti online, che faccio fatica a mantenere perché non mi va di confrontarmi con nessuno, ho molta paura. Continuo a vedere il ragazzo di cui prima parlavo, perché mi infonde fiducia e mi da ascolto. ho molta fiducia negli uomini soprattutto, come mio padre, mio fratello. Ma la paura di scoprirmi bisessuale un giorno, mi spaventa molto, e mi da il tormento. Premetto che sono amante del bello e che mi piace molto osservare le persone, sono molto introspettiva, ma non mi riconosco più..in mezzo alle persone mi estraneo e sono fissa sui miei pensieri. Seguo una terapia psicologica da due mesi e domani avrò un primo colloquio con uno psichiatra per capire se si tratta di doc o meno; non faccio altro che indagare su internet sulle patologie psichiche, sulle testimonianze altrui... ho paura di impazzire, che queste diventeranno profezie che si auto-avverano.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

come mai si sta rivolgendo a noi se è già seguita da una nostra collega?
Non ha fiducia nella sua psicologa?
Che tipo di percorso sta effettuando?
Con quale cadenza vi vedete?

Per quanto riguarda la diagnosi, non ha bisogno di aspettare che sia uno psichiatra a formularla, ma dovrebbe essere la psicologa per prima a dirle di cosa soffre. Non si è pronunciata su questo punto?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it