Problemi in famiglia

Salve,da un mese io e il mio fidanzato siamo registrati all'anagrafe come conviventi, anche se viviamo insieme da un anno e mezzo. Per tutto il periodo invernale, abbiamo convissuto da soli a 15 km da dove abitano i miei genitori, ma causa licenziamento dì lui, adesso siamo ospiti dai miei genitori. Qualche settimana fa, non avendo ancora trovato un lavoro, il mio compagno ha deciso di voler cercare lavoro in una malga anche se non sa neanche lui dove. Io gli ho detto che qua non ha cercato, perché è sempre a letto che dorme (premetto che va a letto a mezzanotte e si sveglia alle 13,ora di pranzo) , o fuori in bici e lui ha ammesso che è così, allora gli ho detto che l'idea della malga è, ma gli ho chiesto se non potesse cercare con impegno qua intanto, lui ha accettato, ma il giorno dopo, a seguito di un colloquio con la sua psicologa, mi ha accusata di avergli proibito di andare alla malga. La questione della malga alla fine si è risolta.
Ieri pomeriggio, durante una passeggiata, lui comincia a dirmi che è indeciso e non sa cosa fare, mi dice che avrebbe bisogno di staccare da tutto e da tutti e restare single per un po' e che io non ho colpe, quando gli ho chiesto spiegazioni, lui mi ha detto che non prova più niente per me (dal licenziamento, questa frase l'ha detta quattro volte prima di lasciarmi e poi è sempre ritornato con me per tutte e quattro le volte e io non ho mai avuto dubbi sui suoi sentimenti). Ha detto che qua non ce la fa più (è nato in Russia, ma è stato adottato a 11 mesi e fin da sempre lui ha una passione per la montagna). Premetto che noi abitiamo con mia mamma che 36 anni fa è rimasta in coma per 15 gg a seguito di un incidente in auto e sette anni fa ha avuto un'emorragia cerebrale, adesso ha un DOC e da quando si è svegliata dal coma, ogni mese va in depressione, e con mio papà che è ansioso e da qualche anno è seguito da uno psichiatra in quanto a volte aggressivo sia a parole che a fatti, da quando il capo gli ha comunicato che potrebbe essere licenziato per mancanza di soldi da un momento all'altro. Al mio fidanzato ho detto che ciò che lui pensa è condizionato dalla situazione: dai problemi dei miei genitori, dal fatto che lui sia senza un'occupazione e dal fatto che sia in una città e non in un luogo dove si trovi a suo agio. Mia cognata, sa la situazione ed è d'accordo con me, così ci ha proposto di pagarci una gita in giornata, solo io e lui, così che lui capisca che non è la relazione in sè il problema, ma la situazione in cui viviamo. Premetto che più volte ho pensato di rivolgermi a dei vostri colleghi nella mia città, ma avendo problemi economici, non posso permettermi uno psicologo privato (la psicologa che segue il mio fidanzato è un'amica di sua mamma). Ho paura che mi lasci e non so come evitare ciò, in quanto non dipende da qualche mio atteggiamento. Voi cosa mi consigliate? Attendo risposte, grazie in anticipo
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza

Hai postato la stessa richiesta solo pochi giorni fa....


Forse per fare luce sulle soluzioni al problema puoi davvero rivolgerti allo psicologo psicoterapeuta dell' asl. Che ne pensi?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
È che ieri la situazione è peggiorata...purtroppo non so dove siano i punti Asl nella mia zona