Disturbo alimentare

Gentili medici, sono una studentessa universitaria di 22 anni. Mi è sempre capitato di avere problemi a gestire la fame nervosa in passato, ma avendo una situazione famigliare abbastanza delicata evito di parlarne per non generare tensioni e perchè non troo nella mia famiglia un supporto valido. Nell'ultimo periodo ero riuscita a perdere qualche chilo con un'alimentazione corretta e un po' di sport (ho sempre fatto agonismo, ma ho smesso un anno fa per motivi di studio). Purtroppo esco da un periodo (di circa 3 settimane) davvero stressante, fuori misura, come credo di non aver mai vissuto fino ad ora. Questo stress e nervosismo mi hanno portata ad abbuffarmi di cibi, di "schifezze", in quantità impressionanti, fino a stare davvero male. Per compensare a questo mi sono limitata a mangiare fino a stare male una volta al giorno, per poi digiunare fino all'abbuffata successiva. La cosa in assoluto più frustrante è che più cerco di allontanare questa cosa, questo mio comportamento, più tendo a farlo, probabilmente si esacerba tutta la mia debolezza. Il periodo che soffro di più è il weekend. Sabato e domenica mi sento particolarmente nervosa e arrabbiata poichè mi trovo più a contatto con la mia famiglia e questo mi porta a sfogarmi sul cibo. Per ora non ho adottato il metodo del vomito autoindotto come compensazione, non ne ho il coraggio e anche i vari tentativi sono stati un insuccesso. Ho un'immagine di me che vorrei cambiare, vorrei mangiare bene per sentirmi più a mio agio con me stessa e allontanare i cattivi pensieri che purtroppo mi suscitano le persone che mi circondano all'interno della mia famiglia. Chiedo come potrei muovermi, tenendo conto del fatto che non posso permettermi uno psicologo, o un nutrizionista per motivi purtroppo economici.

Cordialmente
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Indipendentemente dai problemi economici, psicologo, nutrizionista, internista, ecc... sono professionisti indispensabili per la cura di questo tipo di disturbo.

La tua famiglia può chiaramente stare fuori dal tuo percorso di cura e tu dovrai apprendere altre strategie di gestione dei problemi sia a casa sia fuori.

Ma non indugiare ancora: presso molti ospedali della regione puoi accedere gratuitamente alle cure!

In bocca al lupo!

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica