Vivere con mia madre

Buonasera,

vi scrivo perché mi sento molto triste e questa tristezza la sento ripetersi non per la prima volta, in particolare mi distrugge sentire la tristezza di mia madre, il rapporto che ho con lei, penso che questo mi condizioni molto nella vita di tutti i giorni e che mi tolga molte energie e voglia di interagire con le persone.
Dopo due anni dalla morte di mio padre sono tornata a vivere con mia mamma, che non lavora, non ha mai lavorato, è depressa ma non vuole parlarne con me, vuole mantenere un rapporto un po' infantile, in cui mi tratta come una bambina. Mi abbatte vederla che non fa nulla, che sta male in silenzio, ha problemi di salute, non ha amici o amiche, fa poco sport, non si cura di se stessa, è sola e non fa nulla per cambiare la situazione.
Personalmente sento di vivere i suoi problemi e li vedo riflessi anche su di me. In più a volte ho conflitti perché mi tratta come una bambina nonostante abbia vissuto già fuori casa da sola (e sto patendo molto di vivere con mia madre ora, per quanto bene le voglia,ma ho perso la mia "indipendenza" seppure non economica), per esempio si immischia nei miei affari di lavoro senza che glielo chieda, pensa sempre di sapere cosa sia giusto per me senza averne l'esperienza. Mi abbatte vederla così, a volte triste e senza obiettivi, a volte che cerca di trovare la sua energia esercitando il suo ruolo di madre in maniera decisiva nonostante io sia già adulta e di certi consigli non ne abbia bisogno, specie se non richiesti. So che dovrei andarmene, ne avrei anche la possibilità, ma non so perché, non riesco a prendere il passo decisivo; tre anni fa quando mio padre era malato sono riuscita a decidere di andarmene perché stavo troppo male e non potevo fare nulla per lui (non volendo lui che facessi qualcosa io per lui), ma ora no, non ce la faccio, c'è qualcosa che mi blocca e da questo mi sento come paralizzata nei rapporti con gli altri, non mi sento per niente serena, nonostante "le cose per me " (lavoro, sport, cura di se stessi) le faccia, mi manca energia per i rapporti con le persone.

Vi ringrazio per l'attenzione e la pazienza,
G.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara G.,

mi spiace che la situazione si sia ulteriormente aggravata e che lei non abbia ascoltato il consiglio, che le abbiamo dato più volte, circa la necessità di rivolgersi nuovamente al nostro collega che l'ha seguita dopo la morta di suo papà.
Come vede la situazione non può sbloccarsi senza un aiuto esterno e rinnovo quindi l'invito a farsi seguire per il tempo necessario a risolvere i problemi che ha descritto.

Anche sua madre avrebbe bisogno di un aiuto, se è caduta in depressione dopo il normale periodo di lutto per la perdita del marito: probabilmente la sua presenza di figlia rientrata in casa le riempie le giornate o anche solo i pensieri e questo non la motiva a cercare un aiuto, perchè si sta già "tenendo su" appoggiandosi a lei e immischiandosi nella sua vita, oltre che prosciugando le sue energie.

In effetti in questo momento siete probabilmente legate a doppio filo e questo legame non fa bene a nessuna delle due.

Per uscire da questa situazione non potete contare solo sulle vostre forze e lei, come figlia, può solo consigliarle di farsi aiutare e nel frattempo sottrarsi più energicamente al suo controllo e alla sua invadenza, evitando quindi di continuare ad alimentare le dinamiche che si sono instaurate.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it