Ipersensibilità
Ho 19 anni e sono una ragazza suscettibile che facilmente si offende e rimane male.
Sono sempre disposta ad aiutare gli altri, preferisco di più aiutare che essere aiutata, chiedo sempre scusa quando sbaglio, mi sento in colpa se sbaglio, se gli altri stanno male mi metto nei loro panni e sento tristezza per loro e cerco di aiutarli in tutti i modi, ho sempre paura di essere giudicata male, derisa o criticata e senza nemmeno accorgermene passo sulla difensiva o uso un tono di voce aggressivo, oppure capitava che usavo atteggiamenti un po' aggressivi anche se non ero arrabbiata anzi sembravo, sono spesso di malumore, non mi sento mai capita, non mi fido delle persone, se quando mi sgridano usano un tono alto mi viene da piangere, piango per cavolate e rimango male per cavolate, se uno scherza a volte lo prendo come se mi deridesse, se sento gente ridere dietro di me ho sempre la sensazione che ridano di me.
Ho pure letto dei testi che parlano di ipersensibilità e mi sono accorta di essere uguale allo scritto.
Non ho neanche amici perché mi trovano antipatica (tranne pochissime persone) e mi faccio tanti problemi per questo perché mi è sempre capitato e non so come non risultare antipatica, ho sempre cercato di scherzare ed essere simpatica ma non sono mai riuscita a star simpatica, e sto male se io parlo e le persone mi evitano o mi prendono male come se gli odiassi. Vorrei solo capire come essere accettata dagli altri e non risultare una brutta persona. Vorrei che la gente scherzi e parli pure con me.
Gli unici momenti felici per me, in cui mi sento contenta e quando mi vedo col mio ragazzo.
Non andiamo a scuola insieme e anche questo mi fa triste, poi a scuola nessuno parla con me e rimango sempre in disparte, se parlo con loro non mi ascoltano e fanno finta che non ci sono quindi mi tocca rimanere da sola nei miei pensieri e nelle mie sofferenze. Lui va a lavoro, e a lavoro è uno che sta simpatico alle persone e sa scherzare, io non so come faccia, sa far ridere gli altri e io invece no, mi sento sempre inferiore, sento che è meglio di me. Molte volte gli chiedo come fa a stare con una come me e lui dice che sono una bella persona, che ho solo piccoli difetti e sono la ragazza perfetta. Io però non mi vedo come mi descrive lui perché mi baso molto sui miei difetti (che sono quelli elencati sopra). Se fossi perfetta sarei come lui, vista bene dagli altri e non male. Non verrei evitata o vista antipatica.
La cosa che spesso mi chiedo e se sono sensibile perché leggendo cose sulla sensibilità, non ho tutto in comune con lo scritto, per esempio non mi emoziono lasciando una lacrima per un tramonto o cose varie.
Ho solo scoperto di essere ipersensibile che è diverso da sensibile. Ho pure comprato un libro sulla ipersensibilità.
Ho scritto questo perché vorrei consigli riguardo alla mia situazione, su tutto quello che ho scritto.
Grazie per la disponibilità :)
Sono sempre disposta ad aiutare gli altri, preferisco di più aiutare che essere aiutata, chiedo sempre scusa quando sbaglio, mi sento in colpa se sbaglio, se gli altri stanno male mi metto nei loro panni e sento tristezza per loro e cerco di aiutarli in tutti i modi, ho sempre paura di essere giudicata male, derisa o criticata e senza nemmeno accorgermene passo sulla difensiva o uso un tono di voce aggressivo, oppure capitava che usavo atteggiamenti un po' aggressivi anche se non ero arrabbiata anzi sembravo, sono spesso di malumore, non mi sento mai capita, non mi fido delle persone, se quando mi sgridano usano un tono alto mi viene da piangere, piango per cavolate e rimango male per cavolate, se uno scherza a volte lo prendo come se mi deridesse, se sento gente ridere dietro di me ho sempre la sensazione che ridano di me.
Ho pure letto dei testi che parlano di ipersensibilità e mi sono accorta di essere uguale allo scritto.
Non ho neanche amici perché mi trovano antipatica (tranne pochissime persone) e mi faccio tanti problemi per questo perché mi è sempre capitato e non so come non risultare antipatica, ho sempre cercato di scherzare ed essere simpatica ma non sono mai riuscita a star simpatica, e sto male se io parlo e le persone mi evitano o mi prendono male come se gli odiassi. Vorrei solo capire come essere accettata dagli altri e non risultare una brutta persona. Vorrei che la gente scherzi e parli pure con me.
Gli unici momenti felici per me, in cui mi sento contenta e quando mi vedo col mio ragazzo.
Non andiamo a scuola insieme e anche questo mi fa triste, poi a scuola nessuno parla con me e rimango sempre in disparte, se parlo con loro non mi ascoltano e fanno finta che non ci sono quindi mi tocca rimanere da sola nei miei pensieri e nelle mie sofferenze. Lui va a lavoro, e a lavoro è uno che sta simpatico alle persone e sa scherzare, io non so come faccia, sa far ridere gli altri e io invece no, mi sento sempre inferiore, sento che è meglio di me. Molte volte gli chiedo come fa a stare con una come me e lui dice che sono una bella persona, che ho solo piccoli difetti e sono la ragazza perfetta. Io però non mi vedo come mi descrive lui perché mi baso molto sui miei difetti (che sono quelli elencati sopra). Se fossi perfetta sarei come lui, vista bene dagli altri e non male. Non verrei evitata o vista antipatica.
La cosa che spesso mi chiedo e se sono sensibile perché leggendo cose sulla sensibilità, non ho tutto in comune con lo scritto, per esempio non mi emoziono lasciando una lacrima per un tramonto o cose varie.
Ho solo scoperto di essere ipersensibile che è diverso da sensibile. Ho pure comprato un libro sulla ipersensibilità.
Ho scritto questo perché vorrei consigli riguardo alla mia situazione, su tutto quello che ho scritto.
Grazie per la disponibilità :)
[#1]
Cara Utente,
da come si descrive:
"sono una ragazza suscettibile che facilmente si offende e rimane male.
Sono sempre disposta ad aiutare gli altri, preferisco di più aiutare che essere aiutata, chiedo sempre scusa quando sbaglio, mi sento in colpa se sbaglio, se gli altri stanno male mi metto nei loro panni e sento tristezza per loro e cerco di aiutarli in tutti i modi, ho sempre paura di essere giudicata male, derisa o criticata e senza nemmeno accorgermene passo sulla difensiva o uso un tono di voce aggressivo"
mi sembra che lei sia fondamentalmente una ragazza molto insicura, che di conseguenza dà enorme peso al parere altrui, rimane male se suscita reazioni indesiderate e percepisce tali reazioni anche dove forse non compaiono realmente.
Al tempo stesso tende a essere magari eccessivamente disponibile per farsi benvolere e accettare e si sente in errore e in colpa anche quando non sarebbe il caso, chiedendo scusa forse anche un po' troppo di frequente, da persona passiva che non riesce a mettere in atto modalità assertive di relazione con gli altri.
Consideri che da qui non possiamo sapere se ci sia dell'altro e se lei soffra o meno di un disturbo psicologico, ma quello che mi sembra chiaro è che la sua autostima è piuttosto scarsa e che è probabilmente questo a renderla così suscettibile.
Ha mai pensato di farsi aiutare da uno psicologo a cambiare e diventare la persona che vorrebbe essere?
da come si descrive:
"sono una ragazza suscettibile che facilmente si offende e rimane male.
Sono sempre disposta ad aiutare gli altri, preferisco di più aiutare che essere aiutata, chiedo sempre scusa quando sbaglio, mi sento in colpa se sbaglio, se gli altri stanno male mi metto nei loro panni e sento tristezza per loro e cerco di aiutarli in tutti i modi, ho sempre paura di essere giudicata male, derisa o criticata e senza nemmeno accorgermene passo sulla difensiva o uso un tono di voce aggressivo"
mi sembra che lei sia fondamentalmente una ragazza molto insicura, che di conseguenza dà enorme peso al parere altrui, rimane male se suscita reazioni indesiderate e percepisce tali reazioni anche dove forse non compaiono realmente.
Al tempo stesso tende a essere magari eccessivamente disponibile per farsi benvolere e accettare e si sente in errore e in colpa anche quando non sarebbe il caso, chiedendo scusa forse anche un po' troppo di frequente, da persona passiva che non riesce a mettere in atto modalità assertive di relazione con gli altri.
Consideri che da qui non possiamo sapere se ci sia dell'altro e se lei soffra o meno di un disturbo psicologico, ma quello che mi sembra chiaro è che la sua autostima è piuttosto scarsa e che è probabilmente questo a renderla così suscettibile.
Ha mai pensato di farsi aiutare da uno psicologo a cambiare e diventare la persona che vorrebbe essere?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.5k visite dal 28/09/2017.
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