Mi sento fragile ed insicura
Buongiorno dottori, vi scrivo perché ormai sono entrata in un loop senza fine di cose rimandate e non fatte per la paura di sbagliare e questo mi sta causando molti problemi nella relazione con mio marito.
Da adolescente ho sofferto di depressione avevo smesso di mangiare perché nulla sembrava valere visto che io stessa non valevo nulla, non mi è mai mancato niente ma allo stesso tempo sentivo di non meritarmi la felicità in quanto non ero degna.. Ho seguito una terapia comportamentale e per un po è andata benissimo, ho conosciuto mio marito che avevo 21 anni e la relazione è sempre andata bene anche se con il tempo i suoi continui attacchi sul piano del mio fisico p dei miei comportamenti, non andavo mai bene, sia come mi vestivo, sia per quello che mangiavo sia come mi comportavo, so che lo diceva e lo dice solo per il mio bene perché tendo a trascurarmi ma alle tante hanno minato la mia già precaria autostima. Nel 2010 ho trovato un lavoro con una responsabile che non perdeva occasione per denigrarmi ed umiliarmi. Nel 2012 è nato mio figlio (prima ho avuto un aborto e Mio marito ha pensato bene di farsi venire una crisi depressiva in concomitanza con il lutto e quindi non ho potuto piangere per star dietro a lui) che subito ha avito problemi di salute risolti (sospettavano avesse problemi di autismo) e questo mi ha atterrato morale del tutto. Sono una persona che ha il terrore di sbagliare e quindi non fa e se faccio qualcosa che si rivela fallimentare tendo a "nascondere" la cosa con bugie e sotterfugi. So che non è un comportamento maturo ma ormai sono entrata in questo circolo vizioso che non riesco a smuovere. Vorrei un aiuto a capire come poter attuare una qualche strategia per non fare questi errori, mi rendo conto che dovrei rivolgermi direttamente ad uno specialista ma al momento non posso permettermelo
Rimango in attesa di una risposta che mi aiuti ormai sto compromettendo seriamente tutto l'ansia mi tiene come in sospeso.. Non so cosa fare e ho paura persino di muovermi e di sbagliare non sono una perfezionista tutt'altro probabilmente sono solo immatura o forse sono molto stanca di essere come sono non so....
Da adolescente ho sofferto di depressione avevo smesso di mangiare perché nulla sembrava valere visto che io stessa non valevo nulla, non mi è mai mancato niente ma allo stesso tempo sentivo di non meritarmi la felicità in quanto non ero degna.. Ho seguito una terapia comportamentale e per un po è andata benissimo, ho conosciuto mio marito che avevo 21 anni e la relazione è sempre andata bene anche se con il tempo i suoi continui attacchi sul piano del mio fisico p dei miei comportamenti, non andavo mai bene, sia come mi vestivo, sia per quello che mangiavo sia come mi comportavo, so che lo diceva e lo dice solo per il mio bene perché tendo a trascurarmi ma alle tante hanno minato la mia già precaria autostima. Nel 2010 ho trovato un lavoro con una responsabile che non perdeva occasione per denigrarmi ed umiliarmi. Nel 2012 è nato mio figlio (prima ho avuto un aborto e Mio marito ha pensato bene di farsi venire una crisi depressiva in concomitanza con il lutto e quindi non ho potuto piangere per star dietro a lui) che subito ha avito problemi di salute risolti (sospettavano avesse problemi di autismo) e questo mi ha atterrato morale del tutto. Sono una persona che ha il terrore di sbagliare e quindi non fa e se faccio qualcosa che si rivela fallimentare tendo a "nascondere" la cosa con bugie e sotterfugi. So che non è un comportamento maturo ma ormai sono entrata in questo circolo vizioso che non riesco a smuovere. Vorrei un aiuto a capire come poter attuare una qualche strategia per non fare questi errori, mi rendo conto che dovrei rivolgermi direttamente ad uno specialista ma al momento non posso permettermelo
Rimango in attesa di una risposta che mi aiuti ormai sto compromettendo seriamente tutto l'ansia mi tiene come in sospeso.. Non so cosa fare e ho paura persino di muovermi e di sbagliare non sono una perfezionista tutt'altro probabilmente sono solo immatura o forse sono molto stanca di essere come sono non so....
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<mi rendo conto che dovrei rivolgermi direttamente ad uno specialista ma al momento non posso permettermelo>
Gentile Utente,
comprensibilissimo il suo bisogno di risolvere le problematiche descritte, tuttavia si rende conto lei stessa che un apporto specialistico diretto sia opportuno.
In effetti non servono consigli dati on line senza approfondimenti e la conoscenza di ogni elemento utile per aiutarla a risolvere un disagio che ha radici antiche.
Carenza di autostima , timore del fallimento, del giudizio altrui, non aiutano nell'affrontare e il non affrontare rinforza i timori e la quota d'ansia che se elevata inficia le prestazioni, il tutto con ricadute negative sulla percezione di sé, solo per citare alcuni punti.
Può rivolgersi a un nostro collega anche presso una struttura pubblica ASL o centri convenzionati per uscire dal circolo vizioso descritto, conquistare migliore fiducia in sé, benessere e qualità di vita.
Cordialità
Gentile Utente,
comprensibilissimo il suo bisogno di risolvere le problematiche descritte, tuttavia si rende conto lei stessa che un apporto specialistico diretto sia opportuno.
In effetti non servono consigli dati on line senza approfondimenti e la conoscenza di ogni elemento utile per aiutarla a risolvere un disagio che ha radici antiche.
Carenza di autostima , timore del fallimento, del giudizio altrui, non aiutano nell'affrontare e il non affrontare rinforza i timori e la quota d'ansia che se elevata inficia le prestazioni, il tutto con ricadute negative sulla percezione di sé, solo per citare alcuni punti.
Può rivolgersi a un nostro collega anche presso una struttura pubblica ASL o centri convenzionati per uscire dal circolo vizioso descritto, conquistare migliore fiducia in sé, benessere e qualità di vita.
Cordialità
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
La ringrazio dottoressa Rinella per la risposta. Essere già stata in terapia aiuta a essere più "analitici" ed obbiettivi con la propria situazione ed in effetti ho realmente necessità, oltre che di trovare soluzioni alla mia problematica anche di sfogarmi, mi sento come una diga che è pronta a tracimare,, come se ogni giorno indossassi una maschera, è come se sentissi che affidando a qualcun altro il problema questo possa in qualche modo alleggerirsi.. Lei che tipo di terapia pensa sia opportuna alla mia situazione? La ringrazio se mi vorrà dedicare ulteriore tempo
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Provi a leggere questa guida per approfondimenti sui vari approcci terapeutici, il primo passo è ovviamente la valutazione diretta
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Auguri
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Auguri
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.5k visite dal 27/09/2017.
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