Attacchi di "ansia" immotivati dopo episodio depressivo con pensieri intrusivi

Salve, voglio specificare che da giugno a dicembre del 2016 ho perso circa 18 chili. A Dicembre del 2016 sono andato 3 settimane fuori Italia ed ho avuto problemi durante gli ultimi giorni. Ho cominciato a sentire come un martello che batte continuamente in testa e da lì sono partite tremila domande e ricerche su google. Mi chiedevo spesso "cosa succede? sono bipolare/borderline/depresso?". Ero apatico e non volevo più uscire di casa. Mi ero fidanzato da poco e la mia ragazza mi mancava davvero tanto, infatti ci parlavo spesso ed ero anche stressato poiché mi disse che aveva notato degli atteggiamenti strani da parte di un ragazzo della nostra comitiva (mio amico) nei suoi riguardi. Mangiavo pochissimo perché avevo intenzione di dimagrire e male (assumevo circa 1000 calorie al giorno e sono alto 1.82m), niente carne perché i miei parenti Australiani sono vegani. Tornato in Italia le cose sono peggiorate. Cominciai ad avere dubbi sul mio orientamento sessuale (pensavo di essere gay / pedofilo (questa "molla" è scattata dopo che ho letto la notizia di un allenatore del nostro paese che è stato arrestato per questo)) e non sapevo se amavo o meno la mia ragazza. Dall'inizio di Gennaio al suo termine persi circa 6 chili di peso (arrivai a pesare 74 chili - a Giugno del 2016 ne pesavo 98). Stavo impazzendo, avevo crisi di pianto, stavo quasi sempre a casa e a volte non riuscivo neanche a camminare, avvertivo conati di vomito e l'umore era sotto la soglia dello 0. Tante volte ho pensato alla morte per terminare la mia sofferenza ma dentro di me sapevo di non volerlo fare. Nel frattempo, con la mia ragazza facevamo "lascia e piglia" perché a volte pensavo di non amarla, poi tornavo a casa e mi mancava, e questo ciclo è andato avanti per due mesi forse. A Febbraio ho deciso di cominciare a mangiare un po' di più, e, piano piano ho cominciato a star meglio. Ho deciso poi di intraprendere un percorso di psicoterapia con un dottore ed ho cominciato a star meglio sotto tutti i punti di vista, l'umore cominciava ad alzarsi ed i pensieri intrusivi non avevano un effetto così forte su di me (ho letto diverse guide riguardo il doc omosex, pedofilo e da relazione). Tre settimane fa ho lasciato definitivamente la mia ragazza (consapevolmente) perché non mi attraeva più. Adesso il mio umore è abbastanza alto ma a volte, per qualche secondo o minuto, è come se si abbassasse e l'ansia viene a bussare di nuovo (spesso ritornando sugli argomenti omosex, pedofili e da relazione). Ho paura di non guarire più (sebbene io conduca una vita normale attualmente) e soffro anche d'ansia da prestazione (senza neanche avere una ragazza, tra l'altro). Ora svolgo attività fisica,studio, sto con gli amici ma l'ansia ogni tanto torna sempre a trovarmi. Il mio psicoterapeuta non è cognitivo-comportamentale, è il caso di indirizzarsi verso un altro professionista cognitivo-comportamentale? E' possibile guarire definitivamente o il mio cervello è ormai "danneggiato"?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro Utente,

la Terapia Cognitivo-Comportamentale, come tutte le terapie, è adatta a qualcuno e non adatta a qualcun altro, quindi non so dirle se il problema è che sta effettuando un diverso percorso.

Nello specifico quale terapia sta effettuando?
Con che cadenza hanno luogo le sedute?
Chi la segue è uno psicologo o un medico?
Che diagnosi ha ricevuto?
Assume anche farmaci?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
1 - Non ho mai chiesto al mio terapeuta il tipo di terapia che sto effettuando, ma non è quella cognitivo comportamentale poiché non è abilitato a farla (ho guardato la sua scheda prima di richiedere il consulto). Queste sono le sue tecniche e metodi :
Psicodramma
Terapia Strategica
Terapia Immaginativa
Training Autogeno
Analisi Bioenergetica
Ipnosi
Psicoterapia breve

Ma non so precisamente quale sta utilizzando con me.

2 - Inizialmente una volta a settimana, ora una ogni due.

3 - E' uno psicologo psicoterapeuta.

4 - Non mi ha fatto nessuna diagnosi, mi ha detto semplicemente che ho molte paure (che secondo me sono derivate dall'ansia) e ad ogni seduta cerchiamo di lavorarci sopra. In pratica mi siedo, gli racconto cosa sto passando in questo periodo e ragioniamo assieme sui miei schemi logici di pensiero.

5 - No, non assumo e non ho mai assunto farmaci.

La ringrazio per la sua disponibilità !
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Le tecniche che elenca appartengono in parte o sono affini all'area delle terapie cognitive e comportamentali.
Gli può chiedere chiaramente che tipo di percorso state effettuando e gli può esporre le sue perplessità, se non ha ancora deciso definitivamente di cambiare terapia.

Se invece avesse già deciso di cambiare le suggerirei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta di orientamento psicodinamico/psicoanalitico o di orientamento rogersiano, che utilizzerebbe sicuramente un approccio molto lontano da quelli che possono essere stati utilizzati finora.
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Utente
Utente
Spesso gli espongo le mie perplessità e mi risponde sempre, però certamente non può prevedere il futuro. Mi spiego meglio, se gli chiedo se andranno via questi "momenti", lui mi risponde "me lo auguro per te". In ogni caso credo che la cosa che devo fare adesso è cominciare ad accettarli ed a conviverci con loro piuttosto che cercare di abbatterli o lasciarli "prevalere" su di me. Posso chiedere cosa cambia tra l'orientamento cognitivo-comportamentale e quello psicodinamico/psicoanalisti o rogersiano ? Grazie!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
E' un discorso molto complesso.
Diciamo che alcuni approcci, come quello della TCC e della TBS, si concentrano essenzialmente sui sintomi e sul presente, mentre altri approcci approfondiscono in maniera differente le cause del disagio e intervengono su queste per risolverlo.
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Utente
Utente
Secondo lei è possibile "guarire" in modo definitivo o il mio cervello ha subito dei danni a livello organico?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Non posso risponderle con totale certezza, ma in linea di massima i danni al cervello non hanno nulla a che fare con i disturbi d'ansia come il suo.
Il problema è psicologico, non fisico.
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Utente
Utente
E quale tipo di orientamento mi consiglia per il problema che ho cercato di descriverle?
Grazie !
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Come le dicevo, le consiglierei una psicoterapia psicodinamica o rogersiana.
Non posso sapere con quale si troverebbe meglio perchè dipende anche dal singolo terapeuta e dal rapporto che costruirà con lui o lei, si tratta solo di provare.
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