Madre
buonasera
sono una donna di 41 anni divorziata da 10 e ho un figlio di 15 anni.
sin da quando sono nata ho vissuto in questa casa, una villetta composta da due piani, sotto abitavano i miei genitori e io sopra con mio marito, dal quale ho poi avuto un figlio.
abbiamo divorziato, in parte anche per i miei e in parte perché lui non era un uomo affidabile.
da allora ho continuato a vivere qua con mio figlio, due anni fa è morto mio padre e da allora continuo a vivere qua con mio figlio e mia madre di 74 anni al piano sotto.
Premetto che mia madre è una donna particolare, molto determinata, molto autoritaria, non ha amiche non ha amici. ne sua sorella ne i suoi fratelli vengono mai a trovarla. Persino mio fratello viene raramente. Con mia congnata non parliamone. Diciamo che anche mia cognata è molto strana.
Ha un brutto carattere mia mamma. Insieme a mio padre dal nulla hanno costruito questa casa e una anche a mio fratello, mi hanno sempre aiutato lo ammetto ma ho sempre dovuto fare tutto quel che voleva lei.
Spesso avevano ragione. Ho fatto nella mia vita scelte sbagliate di cui ne pago amare conseguenze.
io lavoro a circa 25 km di distanza e ora anche mio figlio studia nella stessa città dove io lavoro.
da qua la mia eventuale scelta di trovarmi un appartamento in questa città e staccare il cordone ombelicare.
ma sono attanagliata dai sensi di colpa. E' giusto lasciarla sola? e' vero che torneremmo nel fine settimana ma in settimana lei starà sempre sola.
sento che voglio cambiare ...voglio essere indipendente. il fatto di stare qua le da ancora oggi il diritto di aggredirmi se qualcosa non va come dice lei.
cosa devo fare?
è giusto lasciarla sola?
ultimamente poi mi sembra più sbadata, non fa che lamentarsi..è sempre incavolata . mai un sorriso. mai un giorno in cui la vedo sorridere.
non capisco se lo fa per farsi compatire visto la mia comunicazione nel trasferirmi o se effettivamente può avere delle problematiche psicologiche.
in attesa di una risposta ringrazio
Sara
sono una donna di 41 anni divorziata da 10 e ho un figlio di 15 anni.
sin da quando sono nata ho vissuto in questa casa, una villetta composta da due piani, sotto abitavano i miei genitori e io sopra con mio marito, dal quale ho poi avuto un figlio.
abbiamo divorziato, in parte anche per i miei e in parte perché lui non era un uomo affidabile.
da allora ho continuato a vivere qua con mio figlio, due anni fa è morto mio padre e da allora continuo a vivere qua con mio figlio e mia madre di 74 anni al piano sotto.
Premetto che mia madre è una donna particolare, molto determinata, molto autoritaria, non ha amiche non ha amici. ne sua sorella ne i suoi fratelli vengono mai a trovarla. Persino mio fratello viene raramente. Con mia congnata non parliamone. Diciamo che anche mia cognata è molto strana.
Ha un brutto carattere mia mamma. Insieme a mio padre dal nulla hanno costruito questa casa e una anche a mio fratello, mi hanno sempre aiutato lo ammetto ma ho sempre dovuto fare tutto quel che voleva lei.
Spesso avevano ragione. Ho fatto nella mia vita scelte sbagliate di cui ne pago amare conseguenze.
io lavoro a circa 25 km di distanza e ora anche mio figlio studia nella stessa città dove io lavoro.
da qua la mia eventuale scelta di trovarmi un appartamento in questa città e staccare il cordone ombelicare.
ma sono attanagliata dai sensi di colpa. E' giusto lasciarla sola? e' vero che torneremmo nel fine settimana ma in settimana lei starà sempre sola.
sento che voglio cambiare ...voglio essere indipendente. il fatto di stare qua le da ancora oggi il diritto di aggredirmi se qualcosa non va come dice lei.
cosa devo fare?
è giusto lasciarla sola?
ultimamente poi mi sembra più sbadata, non fa che lamentarsi..è sempre incavolata . mai un sorriso. mai un giorno in cui la vedo sorridere.
non capisco se lo fa per farsi compatire visto la mia comunicazione nel trasferirmi o se effettivamente può avere delle problematiche psicologiche.
in attesa di una risposta ringrazio
Sara
[#1]
Gentile signora,
se i due appartamenti hanno ingressi indipendenti, lei dovrebbe già avere la sua autonomia e indipendenza. Inoltre ha già l'indipendenza economica.
Non è la lontananza fisica che migliora i rapporti, in genere.
Per migliorare il rapporto con sua madre, se non riesce da sola, dovrebbe consultare uno psicologo psicoterapeuta e una terapia breve di solito è molto efficace.
Se invece ci sono altre motivazioni per allontanarsi, come ad es. la distanza dal luogo di lavoro, la decisione mi sembrerebbe più corretta.
Ci sono inoltre gli altri fattori da considerare, quali l'età di sua madre, i rapporti con gli altri parenti ecc. che lo psicologo dovrebbe valutare attentamente per poterle dare delle indicazioni.
Cordiali saluti
se i due appartamenti hanno ingressi indipendenti, lei dovrebbe già avere la sua autonomia e indipendenza. Inoltre ha già l'indipendenza economica.
Non è la lontananza fisica che migliora i rapporti, in genere.
Per migliorare il rapporto con sua madre, se non riesce da sola, dovrebbe consultare uno psicologo psicoterapeuta e una terapia breve di solito è molto efficace.
Se invece ci sono altre motivazioni per allontanarsi, come ad es. la distanza dal luogo di lavoro, la decisione mi sembrerebbe più corretta.
Ci sono inoltre gli altri fattori da considerare, quali l'età di sua madre, i rapporti con gli altri parenti ecc. che lo psicologo dovrebbe valutare attentamente per poterle dare delle indicazioni.
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 25/09/2017.
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