Rapporto conflittuale madre figlia

Salve Dottori, mi serve il vostro aiuto su come rapportarmi con una mamma molto difficile e complicata!
Inizialmente il rapporto con mia madre non era così come è oggi (prima eravamo molto unite e complici), poi dopo la morte di mio fratello nel 2009, all'età di 20 anni, sono cambiata ed è cambiato tutto e tutti.
Oggi sono arrivata al punto che non la sopporto più! Lei non accetta che io sia cresciuta (sono diventata mamma nel 2014 e nel 2015 mi sono sposata e quindi ho cambiato casa e paese). Non fa altro che criticare come mi comporto o qualunque cosa faccia, mangi, dica o indossi.
Io non sento il bisogno di andare a trovarla ogni giorno, mentre lei vorrebbe che io andassi sempre a casa sua; io vorrei che ogni tanto fosse anche lei a venire da me, ma secondo il suo punto di vista spetta solo a me andare da lei (dice che a casa mia si sente a disagio); se mi chiede di accompagnarla a fare commissioni e io le dico di no si offende e non mi parla per settimane (idem se io e mio marito rifiutiamo un invito a cena o a pranzo); quando le ho chiesto di non baciare più mio figlio sulle labbra perché a mio marito dà fastidio mi ha accusato di non permetterle di amare a modo suo; se faccio una festa di compleanno e le dico di venire ad esempio alle 19.00, lei si offende perché secondo il suo ragionamento lei è mia mamma e non deve avere orari; non vogliamo che nostro figlio mangi ancora a casa loro (senza noi genitori) e a casa di zie/zii o degli altri nonni e ci punta il dito contro; se viene un mio parente a vedere casa mia per la prima volta e capita che ci sia anche lei, subito elenca i difetti della casa e partono le critiche; se le giunge notizia che qualcuno si è laureato cerca di farmi sentire in colpa perché io ancora non lo sono e via con i paragoni; se le dico di andare dalla psicologa perché soffre di insonnia, mi dice che tanto non serve perché il suo problema lei sa qual è e nessuno può farci niente e potrei andare avanti così all'infinito! Le ho detto che a 49 anni ha degli atteggiamenti molto infantili e ovviamente se l'è presa. L'ultima litigata è avvenuta domenica scorsa e lei ancora è arrabbiata e a malapena mi saluta. E' successo che dopo aver mangiato a casa di mia mamma e averci trascorso 4 ore, lei al momento di andare via ha detto "eh, tanto cosa devi fare a casa tua?", quindi io un po' seccata le ho risposto "a casa mia faccio quello che voglio!". L'ho trovata una domanda invadente! Ovviamente la colpa è tutta mia secondo lei, sono io la cattiva e la "strana" (sempre e comunque) e aspetta che sia io a ricontattarla, altrimenti non si fa sentire se non per accusarmi di non farmi sentire. Sinceramente sono stanca di lei, mi fa venire il malumore e trovo questa situazione molto pesante.
Fa sempre la vittima e sembra che solo lei soffra per la morte di mio fratello e quindi per questo motivo dobbiamo tutti compatirla, giustificarla e fare come vorrebbe lei.
Scusate lo sfogo, ma sono arrivata al limite della sopportazione!
Grazie!
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
comprendiamo lo sfogo, ma cosa ci chiede?
Non ci dice come era il rapporto fra lei e sua madre prima della perdita di suo fratello, né se sua madre vive sola.

Come lei dice la scomparsa di suo fratello ha cambiato i vostri rapporti o anche può avere messo allo scoperto e amplificato dinamiche familiari preesistenti ma non così evidenti ...forse anche essendo così "unite e complici" ha patito la sua uscita di casa per formarsi una famiglia. Una doppia perdita che probabilmente non ha ben elaborato stante poi il vostro "stretto" rapporto precedente ...ipotizzo

Un rapporto sofferente il vostro, con modalità che si ripetono continuamente inalterate. Sua madre difficile cambi atteggiamento, spetta a lei che scrive cercare di comprendere come gestire diversamente questa relazione che ha bisogno di manutenzione per migliorare.
Cosa potrebbe fare lei di diverso?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Attivo dal 2013 al 2018
Ex utente
Gentile Dr.ssa Rinella, non ho descritto il rapporto prima della morte di mio fratello perché ho dovuto rispettare un numero preciso di caratteri. Prima non avevo problemi nell'abbracciarla, nel darle il bacio della buonanotte, nel confidarle anche le cose più intime, come ad esempio quali ragazzi mi piacessero, il mio primo bacio, la mia prima volta oppure perché tornavo a casa arrabbiata e cose del genere. Poi non me la sono più sentita perché mi sentivo più adulta, sentivo che certe cose dovevo tenerle per me e poi perché anche lei è diventata molto più critica, sempre pronta a giudicarmi...e ovviamente pretendeva e pretende che io ritorni ad essere la persona che ero 8 anni fa...
Lei non vive da sola, ma con mio padre e mio fratello di 8 anni.
Perché dovrei essere solamente io a cambiare?
Lei mi chiede che cosa potrei fare di diverso. Le rispondo che ho proposto a mia mamma più volte di andare da una psicologa con me o da sola, ma secondo lei ci vanno solo i pazzi o persone con chissà quale malattia mentale. Lei è convinta che lei è perfettamente normale e sono gli altri quelli con problemi, come me o mio padre. Inoltre, sono convinta che per andare d'accordo con lei dovrei praticamente diventare la persona che lei vuole che io diventi! Ma chiaramente non ne ho alcuna intenzione! Non sa quante volte ho lasciato e lascio perdere per evitare queste sue reazioni, ma la pazienza ha un limite per tutti. Se mi permetto di farle presente ciò che non sta bene a me o a me e mio marito, lei si sente ferita e tutto si ripete.
[#3]
Attivo dal 2013 al 2018
Ex utente
Le chiedo un consiglio o un parere sul comportamento che dovrei avere in questo caso. Grazie mille.
[#4]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Sembra evidente la difficoltà di sua madre nell'accettare che lei sia diventata adulta e sia cambiato il vostro rapporto in relazione alla sua età e anche al suo status di donna con famiglia.
Comunque intendevo cambiare da parte sua quello che può concorrere a sostenere il problema.

Potrebbe essere che nonostante tutto in qualche modo inconsapevole a sua madre arrivi la conferma che può continuare a comportarsi così .
Ad esempio quando sua madre si mostra ferita lei come si sente?
E poi cosa fa?
Succede che torni sui suoi passi, ad esempio quando la chiama dopo una lite?

In ogni caso potrebbe lei in prima persona rivolgersi a un nostro collega che alla luce di ogni elemento utile non rilevabile on line potrebbe fornirle indicazioni utili. Da qui solo ipotesi.

Codialità
[#5]
Attivo dal 2013 al 2018
Ex utente
Quando lei si mostra ferita, io come una spugna, assorbo la negatività e mi sento triste e arrabbiata. Solitamente sono sempre io a tornare da lei, ma solo perché mi dispiace per mio fratellino e molte volte è mio figlio di 3 anni che mi chiede di andare dallo zio o è mio fratellino a chiamarmi e chiedermi di venire da loro. Quindi metto da parte tutto e faccio io il primo passo. Penso che se restassi troppo tempo senza vederlo poi potrebbe pensare che io non gli voglia bene o ce l'abbia anche con lui. Lei crede che dovrei aspettare che sia lei a cercarmi o venire da me? Non è semplice essendoci dei bambini di mezzo...certe volte vorrei comportarmi come lei giusto per farle capire cosa si prova, ma non posso sia perché non sono così sia per i bimbi...
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