Fare outing...tardi
Buongiorno,
sono una donna sposata da 4 anni, senza figli.
Voglio molto bene a mio marito, una persona fantastica con cui c'è molto affetto, interessi comuni e complicità.
Da ormai oltre un anno mi sono resa conto di essermi innamorata di una donna, una nostra amica comune. Mi sono anche resa conto di essere in genere più attratta dalle donne.
In passato tutte le mie relazioni amorose duratore sono state con uomini, tuttavia da adolescente ho avuto per brevissimo tempo una relazione con una ragazza. All'epoca avevo dismesso la cosa come una "svista" o una distrazione adolescenziale, ora mi rendo conto di non aver accettato al mia vera natura per codardia.
Avendo appunto un rapporto felice con mio marito, trovo molta difficoltà a prendere la decisione di spiegargli la situazione. Ho paura di ferirlo, ho paura di rovinare il nostro affetto, ho paura di perdere tutto quello che abbiamo costruito insieme. Lui ha investito moltissimo nella nostra relazione, ha rinunciato a molte cose importanti e non siamo più così giovani da poter ricominciare tutto da capo senza grandi ammaccature.
Ma mi sento estremamente in colpa a non essere sincera con lui riguardo ai miei sentimenti.
Inotlre da 4 anni stiamo provando ad avere un figlio. Per ora non abbiamo concepito, ma in luce di questa mia "riscoperta" ogni mese sono sollevata quando ho la certezza di non essere ancora incinta.
Da quando ho realizzato qual è la situazione ho molta difficoltà a prendere sonno, sono molto in ansia, ho perso peso, i miei capelli bianchi sono triplicati, ho difficoltà a concentrarmi sul lavoro...La sera quando sono sola con mio marito, sempre più spesso mi capita di non riuscire a respirare bene, respiro, respiro, ma è come se l'aria non bastasse. Ho spiegato questo al mio medico di base che mi ha esaminata più volte, ha ascoltato la mia respirazione mi ha fatto fare le analisi del sangue e per ora dice che sembrerei sana come un pesce. Insomma, credo che la causa sia nella mia testa. Sto veramente facendo fatica a vivere bene e temo che la cosa possa avere un impatto anche sui miei cari.
Davvero non so da dove cominciare per mettere in ordine questo pasticcio cercando di fare meno danni possibile. Sto prendendo in considerazione la possibilità di fare un percorso di psicoterapia prima di prendere decisioni avventate.
sono una donna sposata da 4 anni, senza figli.
Voglio molto bene a mio marito, una persona fantastica con cui c'è molto affetto, interessi comuni e complicità.
Da ormai oltre un anno mi sono resa conto di essermi innamorata di una donna, una nostra amica comune. Mi sono anche resa conto di essere in genere più attratta dalle donne.
In passato tutte le mie relazioni amorose duratore sono state con uomini, tuttavia da adolescente ho avuto per brevissimo tempo una relazione con una ragazza. All'epoca avevo dismesso la cosa come una "svista" o una distrazione adolescenziale, ora mi rendo conto di non aver accettato al mia vera natura per codardia.
Avendo appunto un rapporto felice con mio marito, trovo molta difficoltà a prendere la decisione di spiegargli la situazione. Ho paura di ferirlo, ho paura di rovinare il nostro affetto, ho paura di perdere tutto quello che abbiamo costruito insieme. Lui ha investito moltissimo nella nostra relazione, ha rinunciato a molte cose importanti e non siamo più così giovani da poter ricominciare tutto da capo senza grandi ammaccature.
Ma mi sento estremamente in colpa a non essere sincera con lui riguardo ai miei sentimenti.
Inotlre da 4 anni stiamo provando ad avere un figlio. Per ora non abbiamo concepito, ma in luce di questa mia "riscoperta" ogni mese sono sollevata quando ho la certezza di non essere ancora incinta.
Da quando ho realizzato qual è la situazione ho molta difficoltà a prendere sonno, sono molto in ansia, ho perso peso, i miei capelli bianchi sono triplicati, ho difficoltà a concentrarmi sul lavoro...La sera quando sono sola con mio marito, sempre più spesso mi capita di non riuscire a respirare bene, respiro, respiro, ma è come se l'aria non bastasse. Ho spiegato questo al mio medico di base che mi ha esaminata più volte, ha ascoltato la mia respirazione mi ha fatto fare le analisi del sangue e per ora dice che sembrerei sana come un pesce. Insomma, credo che la causa sia nella mia testa. Sto veramente facendo fatica a vivere bene e temo che la cosa possa avere un impatto anche sui miei cari.
Davvero non so da dove cominciare per mettere in ordine questo pasticcio cercando di fare meno danni possibile. Sto prendendo in considerazione la possibilità di fare un percorso di psicoterapia prima di prendere decisioni avventate.
[#1]
Gentile Utente
Credo che la scelta di chiarire la situazione con l ' aiuto specislistico di uno psicologo psicoterapeuta sia ottima anche perché le permetterà di capire meglio se stessa e quando sarà il momento più opportuno per parlare con suo marito e quali modalità usare.
Non sono d ' accordo sul fatto che sia tardi. Certamente non è facile ed espone alla sofferenza ma quali alternative ha?
Credo che la scelta di chiarire la situazione con l ' aiuto specislistico di uno psicologo psicoterapeuta sia ottima anche perché le permetterà di capire meglio se stessa e quando sarà il momento più opportuno per parlare con suo marito e quali modalità usare.
Non sono d ' accordo sul fatto che sia tardi. Certamente non è facile ed espone alla sofferenza ma quali alternative ha?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Dott.ssa,
ringrazio per il rapido riscontro.
In effetti sto prendendo in considerazione di provare ad intraprendere un percorso di psicoterapia per poter affrontare la situazione con pulizia e consapevolezza almeno dal punto di vista della salute mentale, essendo che quest'ansia che si è sviluppata probabilmente non aiuta a risolvere la questione con lucidità.
In effetti non ho scelta. Vivere nascondendo la realtà ai propri cari è una sofferenza e, nel lungo periodo, probabilmente farebbe male anche ai miei cari.
ringrazio per il rapido riscontro.
In effetti sto prendendo in considerazione di provare ad intraprendere un percorso di psicoterapia per poter affrontare la situazione con pulizia e consapevolezza almeno dal punto di vista della salute mentale, essendo che quest'ansia che si è sviluppata probabilmente non aiuta a risolvere la questione con lucidità.
In effetti non ho scelta. Vivere nascondendo la realtà ai propri cari è una sofferenza e, nel lungo periodo, probabilmente farebbe male anche ai miei cari.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 25/09/2017.
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