Nausea e vomito da ansia
Salve a tutti. Come da titolo accuso dei disturbi ansiogeni che purtroppo somatizzo tramite nausea e molto spesso anche vomito. Cio mi condiziona molto perchè ho spesso mancanza di appetito e mangio a fatica (a parte quando sono distratto o di buon umore) , associato ad un senso di nausea e nel peggiore dei casi arrivo a vomitare. Il vomito si presenta solo in casi di forte delusioni o dispiaceri, come una notizia che per me puo risultare una doccia fredda o cose simili. Oltre a questi sintomi spesso quando mi sveglio sono in preda ad una potentissima tachicardia, ed a volte in momenti casuali della giornata(ad esempio di sera) ho una forte salivazione.
Oggi per la prima volta ho fatto un colloquio presso una specialista psicologa, la quale oltre ad una terapia mi ha consigliato degli psicofarmaci antidepressivi che secondo lei potrebbero aiutare molto dato che ho ho la biochimica del mio cervello alterata (perdonatemi se sto dicendo idiozie, sto solo riportando quanto mi è stato riferito) e che quindi dovrebbe prima stabilizzarsi. Mi ha quindi detto di recarmi da un neurologo(neuropsichiatra) il quale dopo una visita dovrebbe essere in grado di prescrivermi cio che fa al mio caso. Ma adesso la mia domanda è, è normale che dopo aver raccolto cosi pochi elementi sul mio conto e dopo un colloquio di solo mezz'ora voglia gia farmi iniziare con antidepressivi? E soprattutto , non avranno effetti collaterali su di me considerata la mia eta??
Oltre cio, documentandomi un po' ho anche visto che molti degli effetti collaterali di questi farmaci sono disturbi che gia posseggo.. ad esempio nausea per l'appunto, vomito, ansia , in alcuni casi disfunzioni sessuali e cosi via...
È davvero quella dei farmaci la via o dovrei rivolgermi ad un altro specialista?
Attendo una vostra risposta
Oggi per la prima volta ho fatto un colloquio presso una specialista psicologa, la quale oltre ad una terapia mi ha consigliato degli psicofarmaci antidepressivi che secondo lei potrebbero aiutare molto dato che ho ho la biochimica del mio cervello alterata (perdonatemi se sto dicendo idiozie, sto solo riportando quanto mi è stato riferito) e che quindi dovrebbe prima stabilizzarsi. Mi ha quindi detto di recarmi da un neurologo(neuropsichiatra) il quale dopo una visita dovrebbe essere in grado di prescrivermi cio che fa al mio caso. Ma adesso la mia domanda è, è normale che dopo aver raccolto cosi pochi elementi sul mio conto e dopo un colloquio di solo mezz'ora voglia gia farmi iniziare con antidepressivi? E soprattutto , non avranno effetti collaterali su di me considerata la mia eta??
Oltre cio, documentandomi un po' ho anche visto che molti degli effetti collaterali di questi farmaci sono disturbi che gia posseggo.. ad esempio nausea per l'appunto, vomito, ansia , in alcuni casi disfunzioni sessuali e cosi via...
È davvero quella dei farmaci la via o dovrei rivolgermi ad un altro specialista?
Attendo una vostra risposta
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gentile utente per uno specialista non ci vuole molto tempo per un inquadramento diagnostico. Quando si rivolgerà allo psichiatra, quest'ultimo, di certo, non le farà prescrizioni ad occhi chiusi e rivaluterà , in base alle sue competenze, le osservazioni diagnostiche precedenti.
Quindi si affidi con fiducia alle prescrizioni.
saluti
Quindi si affidi con fiducia alle prescrizioni.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.6k visite dal 21/09/2017.
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