Nervoso ereditario
Buongiorno a tutti, ho una domanda da porvi, sono cresciuta in un ambiente familiare tipico di questi tempi genitori separati, padre molto assente, madre donna in carriera, sorella di sei anni più grande la quale durante il mio periodo di adolescenza si è trasferita in un altro paese. Premetto ricordo ben poco della mia età prescolare ricordo molto invece della mia adolescenza ho patito parecchio la mancanza di mia sorella e di mia mamma molto impegnata lavoro di conseguenza stresssta e nervosa con una figlia e una casa da mantenere e nessun aiuto da parte di mio padre. Ad oggi sono mamma di uno splendido bambino di due anni e mezzo dal carattere superforte, passiamo dei periodi di conflitto ed io mi sento principalmente responsabile di questo perché alterno molta pazienza a parecchio nervoso Al momento non lavoro ho deciso di prendermi cura di lui finché non andrà alla materna. Mi rendo conto che quando utilizzo gli strumenti giusti quindi la pazienza e la diplomazia ottengo molto da mio figlio però questo non accade sempre alle volte cado nel vortice del nervoso inizio a vedere tutto difficile e complicato, creando conflitti che si potrebbero tranquillamente evitare, è ovvio che non riesco a controllare questa cosa, è da lì che nasce il dubbio che sia dovuto al nervoso e allo stess assorbito nella mia età infantile. Vorrei dare una linea giusta a mio figlio e non trasmettergli irascibilità e troppa severità, come posso fare x trovare un equilibrio con me stessa e trasmetterlo anche a mio figlio? Grazie mille in anticipo x i vostri preziosi consigli .
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Cara Signora,
ha fatto bene a programmare di rimanere a casa fino a quando il bimbo non inizierà l'asilo, ma è importante che in questi anni possa stargli vicino essendo serena.
Oltre ad aver "assorbito" stress e tensione in famiglia mentre cresceva ha probabilmente interiorizzato un modello genitoriale materno carente e inadeguato, che oggi riemerge e si ripresenta spontaneamente nei suoi gesti, quando perde la pazienza.
In questo senso è importante che rielabori la sua esperienza di figlia con l'aiuto di uno psicologo che le consenta di sciogliere i nodi del passato che stanno influenzando oggi il suo stile genitoriale.
Se si farà aiutare imparerà a gestire in altro modo i momenti stressanti e a non cedere alla rabbia e all'impazienza che probabilmente fanno parte di sua madre, ma non necessariamente anche di lei.
Un caro saluto,
ha fatto bene a programmare di rimanere a casa fino a quando il bimbo non inizierà l'asilo, ma è importante che in questi anni possa stargli vicino essendo serena.
Oltre ad aver "assorbito" stress e tensione in famiglia mentre cresceva ha probabilmente interiorizzato un modello genitoriale materno carente e inadeguato, che oggi riemerge e si ripresenta spontaneamente nei suoi gesti, quando perde la pazienza.
In questo senso è importante che rielabori la sua esperienza di figlia con l'aiuto di uno psicologo che le consenta di sciogliere i nodi del passato che stanno influenzando oggi il suo stile genitoriale.
Se si farà aiutare imparerà a gestire in altro modo i momenti stressanti e a non cedere alla rabbia e all'impazienza che probabilmente fanno parte di sua madre, ma non necessariamente anche di lei.
Un caro saluto,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.1k visite dal 20/09/2017.
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