Ipocondria e stato d'ansia
Salve,
Da un mese a questa parte partendo da un mal di testa ho iniziato a cercare il sintomo su internet dato che il dolore persisteva da circa una settimana e lo straordinario mondo digitale non ha fatto altro che aumentare l'ansia (oltre altre esperienze famigliari), una rapida visita dal medico di famiglia e successivamente dall'otorino ha diagnosticato una sinusite allergica acuta da curare con cortisone (spray e a compresse) e antibiotico; alla fine della cura ancora dolori e di nuovo ricerche Online senza sosta fino alla seconda visita otorinolaringoiatrica dopo aver effettuato emocromo (nella norma tranne i globuli bianchi dovuti al cortisone ancora da smaltire completamente) e tac alla testa dopo una forte nevralgia entrambi negativi, altra cura di 8 giorni con antibiotico e cortisone ridotto al minimo essenziale; fine della cura mal di testa passato ma muchi ancora presenti ed ecco che ricominciano le ricerche online per la presenza di linfonodi nel collo; adesso sto aspettando i test allergici e la visita allergologica ma durante questi giorni di stallo continuo a logorarmi di ricerche online e continuo imperterrito a tastare i linfonodi del collo. L'ansia aumenta sempre di più quando mi trovo in situazioni di affollamento (metro o in università) ma questo lo collego all'episodio vissuto in piazza San Carlo per la finale di Champion's, nonostante il medico di famiglia dica che dalle analisi tutto sia nella norma continuo il testamento dei linfonodi sperando scompaiano in maniera autonoma ma tutto questo continua a farmi fare ricerche sul web autodiagnosticandomi malattie anche rare e questo non mi aiuta a restar tranquillo e pensare al futuro o a godermi dei semplici momenti in compagnia! Non so più come tranquillizzarmi e tornare a vivere la vita appieno
Da un mese a questa parte partendo da un mal di testa ho iniziato a cercare il sintomo su internet dato che il dolore persisteva da circa una settimana e lo straordinario mondo digitale non ha fatto altro che aumentare l'ansia (oltre altre esperienze famigliari), una rapida visita dal medico di famiglia e successivamente dall'otorino ha diagnosticato una sinusite allergica acuta da curare con cortisone (spray e a compresse) e antibiotico; alla fine della cura ancora dolori e di nuovo ricerche Online senza sosta fino alla seconda visita otorinolaringoiatrica dopo aver effettuato emocromo (nella norma tranne i globuli bianchi dovuti al cortisone ancora da smaltire completamente) e tac alla testa dopo una forte nevralgia entrambi negativi, altra cura di 8 giorni con antibiotico e cortisone ridotto al minimo essenziale; fine della cura mal di testa passato ma muchi ancora presenti ed ecco che ricominciano le ricerche online per la presenza di linfonodi nel collo; adesso sto aspettando i test allergici e la visita allergologica ma durante questi giorni di stallo continuo a logorarmi di ricerche online e continuo imperterrito a tastare i linfonodi del collo. L'ansia aumenta sempre di più quando mi trovo in situazioni di affollamento (metro o in università) ma questo lo collego all'episodio vissuto in piazza San Carlo per la finale di Champion's, nonostante il medico di famiglia dica che dalle analisi tutto sia nella norma continuo il testamento dei linfonodi sperando scompaiano in maniera autonoma ma tutto questo continua a farmi fare ricerche sul web autodiagnosticandomi malattie anche rare e questo non mi aiuta a restar tranquillo e pensare al futuro o a godermi dei semplici momenti in compagnia! Non so più come tranquillizzarmi e tornare a vivere la vita appieno
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Caro Utente,
lei sta riferendo due diverse problematiche: il "trauma" della serata in piazza San Carlo e la preoccupazione che ha sviluppato in queste ultime settimane dopo l'insorgenza di sintomi fisici oggettivi di natura rinologica e allergologica.
Ovviamente cercare informazioni su internet senza avere la competenza necessaria per valutarle non può che aumentare la sua preoccupazione e quindi è meglio che non lo faccia più, come ha già capito, se non vuole spaventarsi per niente.
Prima di quella sera a Torino era una persona tranquilla o aveva già momenti di ansia eccessiva?
lei sta riferendo due diverse problematiche: il "trauma" della serata in piazza San Carlo e la preoccupazione che ha sviluppato in queste ultime settimane dopo l'insorgenza di sintomi fisici oggettivi di natura rinologica e allergologica.
Ovviamente cercare informazioni su internet senza avere la competenza necessaria per valutarle non può che aumentare la sua preoccupazione e quindi è meglio che non lo faccia più, come ha già capito, se non vuole spaventarsi per niente.
Prima di quella sera a Torino era una persona tranquilla o aveva già momenti di ansia eccessiva?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Prima di quella sera non avevo mai avuto momenti di ansia ma da quel momento mi sento in uno stato di confusione seppur leggero se mi trovo in luoghi affollati (ad esempio in metro all'ora di punta). Da quel momento mi sto muovendo da casa il meno possibile e spesso solo se necessario.
Per quanto riguarda le ricerche online sto cercando di evitarle diminuendo sempre di più l'utilizzo di informazioni via web ma non nego che qualche volta ancora capita seppur in maniera meno ossessiva
Per quanto riguarda le ricerche online sto cercando di evitarle diminuendo sempre di più l'utilizzo di informazioni via web ma non nego che qualche volta ancora capita seppur in maniera meno ossessiva
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"Da quel momento mi sto muovendo da casa il meno possibile e spesso solo se necessario"
Questa è una tipica condotta di evitamento che si genera quando è presente un disturbo d'ansia.
E' possibile che quell'esperienza di panico collettivo a Torino sia stata traumatica (per lei e per la maggior parte dei presenti) e abbia generato una reazione psicologica che lei non riesce a superare da solo.
Di questa reazione può far parte anche la preoccupazione eccessiva insorta a seguito della problematica rinologica, che potrebbe rappresentare per lei un attacco e una minaccia alla sua integrità fisica (che ha presumibilmente sentito minacciata anche quella sera).
Le suggerisco di occuparsi del problema rivolgendosi ad un mio collega, perchè l'ansia potrebbe peggiorare e limitare ulteriormente le sue attività quotidiane.
Questa è una tipica condotta di evitamento che si genera quando è presente un disturbo d'ansia.
E' possibile che quell'esperienza di panico collettivo a Torino sia stata traumatica (per lei e per la maggior parte dei presenti) e abbia generato una reazione psicologica che lei non riesce a superare da solo.
Di questa reazione può far parte anche la preoccupazione eccessiva insorta a seguito della problematica rinologica, che potrebbe rappresentare per lei un attacco e una minaccia alla sua integrità fisica (che ha presumibilmente sentito minacciata anche quella sera).
Le suggerisco di occuparsi del problema rivolgendosi ad un mio collega, perchè l'ansia potrebbe peggiorare e limitare ulteriormente le sue attività quotidiane.
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Utente
Salve rieccomi, per diminuire l’ansia sono andato in erboristeria e mi sono state date delle gocce ai fiori di Bach e delle compresse di Valeriana per conciliare il sonno; ora dormo meglio è per un periodo ho condotto una vita normale senza pensieri assillanti anche grazie al lavoro che non mi ha dato tregua (cameriere extra). Ma da qualche giorno, più o meno da una settimana mi sento sempre peggio, sto aspettando la visita allergologica del 31 ottobre per una rinite e successivamente dovrei effettuare dei controlli per un probabile reflusso gastroesofageo. Il problema è che mi sento di nuovo sempre stanco e non riesco a vedere al futuro, cerco i sintomi online e penso al peggio, nella mia mente si è insidiato il pensiero che morirò presto, col terrore di non arrivare ai 40 anni (ne ho 21). Cerco conforto nelle statistiche che affermando si tratti di casi rari ma guardandomi intorno vedo il contrario: un ex compagno di squadra morto a 20 anni per un tumore ai polmoni, un compagno di scuola andato via per un tumore al cervello, un altro per una leucemia fulminante ed uno zio salvato miracolosamente da un’aneurisma cerebrale inoltre altri colleghi di mio padre che si ammalano di queste malattie tremendamente gravi...questo terrore mi sta tormentando, arrivo a tal punto da vivere come se fossi un malato a tutti gli effetti quando analisi del sangue, tac al cervello e un rx al torace fatto ad aprile hanno dato tutti esiti assolutamente confortanti. Ogni giorno il risveglio è un trauma con cuore che batte forte e pensieri pessimistici; mi godo ogni momento con la mia famiglia e ho cambiato alimentazione almeno questo lo trovo un dato positivo, ma questi pensieri non mi permettono di focalizzarmi sul futuro anche quando qualcuno mi dice “chissà dove arriverai tra diec’anni” ecco il mio cervello pensa sempre al peggio.
Ora sto continuando con ciò che mi ha dato l’erboisteria e prima di iniziare un consulto psicoterapeutico aspetto i risultati della visita allergologica con test allergici, magari quello mi aiuterà a tranquillizzarmi. Scusatemi per il poema ma volevo esporre a dei professionisti la situazione dato che in famiglia ho paura che non possano comprendere
Ora sto continuando con ciò che mi ha dato l’erboisteria e prima di iniziare un consulto psicoterapeutico aspetto i risultati della visita allergologica con test allergici, magari quello mi aiuterà a tranquillizzarmi. Scusatemi per il poema ma volevo esporre a dei professionisti la situazione dato che in famiglia ho paura che non possano comprendere
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I rimedi che le hanno dato possono esserle utili, ma non consentirle di superare tutto come se si trattasse di qualcosa di risolvibile senza un approfondimento.
Le suggerisco di prenotare un primo colloquio psicologico anche senza aspettare l'esito della visita allergologica, perchè è piuttosto probabile che un responso non "negativo" non le basterà per dimenticarsi di tutto quello che sta passando e per cancellare la tendenza ipocondriaca che è emersa in lei.
Mi faccia sapere!
Le suggerisco di prenotare un primo colloquio psicologico anche senza aspettare l'esito della visita allergologica, perchè è piuttosto probabile che un responso non "negativo" non le basterà per dimenticarsi di tutto quello che sta passando e per cancellare la tendenza ipocondriaca che è emersa in lei.
Mi faccia sapere!
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2k visite dal 19/09/2017.
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